E’ bene dirlo e ricordarlo, l’unico a credere in Luca Cigarini (nella foto di Felice De Martino), è stato il patron che appena qualche tempo fa, puntò i piedi: «Non lo cedo a nessun prezzo, anche perché l’ho pagato dodici milioni di euro». Sbarcato in azzurro per volontà di Donadoni che ne era entusiasta, il regista dell’Under 21 si ritrovò fuori squadra. Con l’avvento di Mazzarri al quale non piaceva il suo modo di giocare, fu messo definitivamente da parte. Lento e poco dinamico il giovanotto e poco adatto alle nuove strategie tecnico-tattiche che prevedevano due mediani nella zona centrale: dal campo – dove giocava in coppia con Gargano – alla panchina, il passo fu breve. Il gol segnato al Milan al San Paolo nella notte magica di fine ottobre scorso, non fu sufficiente a cancellare remore e riserve su di lui che adesso – e si può dirlo senza possibilità di smentite - sono state definitivamente accantonate con la prestazione di Livorno e il gol segnato su punizione. Inserito nella lista dei partenti, per il giovane interno Bologna e Lazio erano in fila e con loro c’era anche l’Udinese che in cambio di D’Agostino, oltre a Cigarini chiedeva pure un conguaglio tra i quattro, cinque milioni di euro. Non se ne farà niente, a questo punto. De Laurentiis e lo stesso Mazzarri hanno posto il veto ad una sua cessione, ritirandolo dal mercato. Bisogna comunque ricordare le perplessità e lo scetticismo del presidente De Laurentiis che aveva ceduto alle richieste di Donadoni che aveva voluto Cigarini ad ogni costo in azzurro e che successivamente si è trovato di fronte all’eventualità di un addio di Cigarini, dal patron comunque sempre esclusa. Ora sono tutti contenti: Cigarini è incedibile.

Fonte: LEGGO

di VL