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• NAPOLI-GENOA, FACCE DA DERBY •

29/01/2010 10:56:31
Lo ha detto Gasperini, il tecnico del Genoa, in conferenza stampa: «Con Mazzarri si respirerà quasi aria di derby». E c’è da giurarci, tra i due, ci saranno le scaramucce di sempre. L’anno scorso alla vigilia del derby, quello vero tra Genoa e Sampdoria, si resero protagonisti di una situazione insolita quanto originale. Per stemperare gli animi, per dare un esempio alle tifoserie opposte, si fecero intervistare insieme. Certo, fu un grande esempio di fair play. Ma se qualcuno ricorda quanto i due tecnici, pure in quella circostanza, riuscirono a punzecchiarsi, avrà chiaro il clima di sfida che ci sarà tra i due domani sera nella notte del San Paolo. Davanti alle telecamere apparvero piuttosto freddini: parole di stima, certo. Ma anche ricordi delle partite vinte dall’uno e dall’altro. Il dopo gara - vinse il Genoa - diede l’occasione a Mazzarri per ribadire i suoi successi. Due su quattro confronti, uno alla Samp e l’altro finito in partità. Col Napoli, Mazzarri ricomincia. C’è il gemellaggio, ma gli azzurri dopo il ritorno in serie A non hanno mai battuto il Genoa al San Paolo. C’è da sfatare un tabù e patron De Laurentiis ha già consigliato che forse sarebbe il caso di guardarsi un po’ in cagnesco. Da ex doriano Mazzarri è in buona compagnia. Chè nel Napoli c’è il signor Hugo Campagnaro, fino alla scorsa stagione «Toro blucerchiato». All’andata a Marassi fu un confronto non piacevolissimo. Al di là della sonora sconfitta per 4-1, il difensore azzurro fu espulso perchè l’arbitro giudicò irregolare una botta ad Amelia. Ha voglia di grande riscatto, il «toro». Vuole invece ripetersi Christian Maggio, autore di un gol meraviglioso con la maglia della Samp (17 febbraio 2008), che valse la vittoria nel derby. Maggio non è amatissimo dai tifosi genoani: l’anno scorso un suo contrasto con Modesto comportò un lungo infortunio all’esterno rossoblù. Altro ex doriano d’eccezione: Fabio Quagliarella. Lui non ha mai giocato un derby, ma al Genoa aveva fatto gol con la maglia dell’Udinese. La sfida più sentita è probabilmente proprio la sua. Rientra dopo una giornata di squalifica, chiede a se stesso un gol pesante che possa regalare finalmente la vittoria al Napoli. Al San Paolo ci sarà il pubblico delle grandi occasioni, i riflettori portano bene alla squadra di casa: nell’era De Laurentiis 19 vittorie e cinque pareggi in 24 partite. Quaglia vuole il gol, anche è Denis il bomber della notte (cinque finora). Va sfatato un tabù: il Napoli non vince contro il Genoa al San Paolo dal 20 novembre 1998 (nel 2002 c’era stata la vittoria ma sul campo neutro di Benevento). Doppietta di Bellucci, grifone ko. Mazzarri, invece, da doriano, ha battuto i rossoblù due volte su quattro. Ma anche da napoletano ha fatto la sua parte. Dodici anni fa, a Fuorigrotta, in panchina, ad esultare per i gol di Bellucci c’era anche lui. Sì, perchè la squadra era allenata da Renzo Ulivieri e il tecnico livornese era il suo vice. Circostanza beneaugurante, non c’è dubbio. Anche se aMazzarri non piace attaccarsi al passato. La sua nuova avventura a Napoli rappresenta un’altra storia, quella che apre al secondo quinquennio dell’era De Laurentiis. Anche domani saranno aggregati alla prima squadra i giovani della primavera Maiello ed Insigne.
Fonte: Corriere Mezzogiorno
di E.L.
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