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• ANTEPRIMA: NAPOLI-GENOA, CIUCCIO GALOPPA ANCORA! •

30/01/2010 11:01:23

Girone di ritorno atto terzo, ed il ciuccio impegnato nel copione da Filmauro “Alla ricerca della felicity-Champions” ha per ostacolo il pericoloso grifone, figura a cavallo tra il mitologico e l'araldico, che fa delle sue ali un punto di forza nel proporre un gioco avvolgente, che dalle fasce può incombere poi pericolosamente verso il cuore (dell'aria di rigore). Già col Palermo è iniziata una serie quasi interminabile di spareggi per l'Europa, da giocare nell'abbraccio avvolgente di un San Paolo gremito come il girone dei lussuriosi di calcio, un sequel che prosegue oggi con l'incontro in notturna con gli amici genoani e che proseguirà, alternandosi alle sfide in trasferta (di minore risonanza mediatica, ma dalla medesima pericolosità), con Roma, Fiorentina e Juventus. Mazzarri è caricato a mille e con lui tutta la squadra, determinata a sfatare un'altra cabala ancora che vede i rossoblu sempre trionfanti da quando le due compagini sono ritornate in serie A. il Napoli è determinato, e sale ancora il sangue al cervello se si ripensa all'andata, ai disastri arbitrali, al disastroso secondo tempo, alla disastrosa opera di Dona-doni – che era sempre pronto a donare-doni di tre punti agli avversari – e questa è sicuramente una motivazione ulteriore che spingerà la banda del mago-alchimista-impressionista di S. Vincenzo, oltre ovviamente a quella basilare, che in silenzio di certo tutti sussurrano, e che apre uno squarcio sui desideri di gloria e sulle ambizioni di una squadra che finalmente si mostra matura nella consapevolezza di se e del suo potenziale. Come ogni settimana anche in questa circostanza si ripropone il solito ritornello per il quale per un reparto che si risistema ce n'è un altro che si “sconceca”, ed al ritorno di Quagliarella dopo il turno di squalifica scontato a Livorno, fa eco l'assenza di Pazienza, anch'egli fermato per un turno dal giudice sportivo. Pazienza - chi se lo sarebbe aspettato - baluardo di centrocampo, paladino della difesa, tanta sostanza a garantire equilibrio a tutta una squadra che non subisce reti da un'eternità, mancanza che di sicuro si farà sentire in mezzo al campo, sebbene Cigarini si stia impegnando ad imparare un ruolo che proprio non gli si addice, nel quale mette applicazione e tanta buona volontà, risultando anche parecchio falloso, perchè si arrangia come può dato che incontrare non è affatto il suo mestiere. Si saluta gennaio, si saluta il mercato di riparazione, che chiuderà domani, con un bilancio che di certo lascia un po' di perplessità: “a gennaio ci divertiremo”, aveva proclamato il Dela, magari non sono capitate quelle occasioni che ci si aspettava, ma di sicuro il solo Dossena non è l'unico rinforzo di cui aveva bisogno questa rosa, troppo, troppo sguarnita proprio sulla mediana! Ci stiamo divertendo in ogni caso, quello è indubbio, merito del Mazz(arri) e di una squadra che lo segue come il depositario dei dogmi più fecondi, ma come si dice, “aiutati che il ciel t'aiuta”, e non è che la leggerezza di lasciare il centrocampo con 2 unità e 1/3 possa irritare i celesti? Sperando proprio di no, ci si appresta ad affrontare il Genoa tra mille certezze: una difesa diligente, attenta e cattiva al punto giusto, un portiere che probabilmente in questo momento è il migliore in Italia, un Maggio sulla destra formato mondiale, Dossena sulla sinistra che sta ritornando in forma (e intanto c'è sempre il prezioso contributo di Aronica), quei due li a svolgere al meglio la loro “vita da mediano - a recuperar palloni”, e poi l'attacco con i pezzi pregiati (in attesa che il Pocho rientri dall'infortunio). Con i grifoni quindi la formazione sarà sempre la stessa (varianti obbligate a parte) presentando il pirata De Sanctis pronto a tirar giù ancora una volta la sua saracinesca, aiutato in questo dai tre angeli custodi del reparto difensivo, Campagnaro – un muro, ma non quello degli U2 nel quale venivano compiute brecce su brecce – Cannavaro, un po' rude nei suoi interventi, ma come nello stile di una volta “la palla in tribuna non è mai un male”, e Grava, il soldatino riabilitato agli occhi del campionato, erto quasi a leader del reparto. Sulla linea di centrocampo Superbike Maggio, alias Van Maggen dopo lo straordinario gol in terra di toscana, sembra essere tornato ai suoi livelli, dopo le prove opache di inizio gennaio, sulla sinistra l'unico ballottaggio di giornata tra Aronica e Dossena (ovviamente l'ex reds ha bisogno di ritrovare la forma migliore e di inserirsi per bene negli schemi precostituiti ed efficaci del Napoli), al centro il motorino inesauribile di Gargano insieme al professore Cigarini che ha da mettere da parte teorie euclidee e pitagoriche per mettere in atto quelle della “cazzimma”. In avanti, come detto, rientra Quagliarella (con tanta voglia di segnare) che ritorna ad affiancarsi a Denis ed Hamsik (un po' spento nelle ultime partite) in attesa – ed ormai manca davvero poco – che il fulmine argentino Pocho Lavezzi possa tornare a stravolgere le retroguardie avversarie. Il Genoa, dal canto suo, con uno schieramento speculare a quello degli azzurri, verrà a Napoli influenzato di un mal di trasferta quasi atavico che lo rende a tratti irriconoscibile lontano da Marassi. Un Genoa tutto sommato, però, in ripresa dopo l'uscita dalle coppe, un Genoa che ha ancora la possibilità di giocarsela per l'Europa e che quindi deve essere preso con le pinze. I rossoblu schiereranno a porta l'ex secondo di Buffon in nazionale Amelia, i tre di difesa Biava, Dainelli ed il partenopeo Bocchetti, a centrocampo sugli esterni la corsa di Rossi e dell'altro napoletano Mimmo Criscito, con Milanetto e Juric a contendere ai due azzurri contrapposti il predominio sulla zona nevralgica del terreno di gioco. In attacco Mesto Suazo e Palacio per un reparto che fa della rapidità e della velocità i suoi punti forti.
La Fiorentina dopo il caso Mutu potrebbe essere definitivamente tagliata fuori dalla corsa Champions, viceversa la Juve col cambio di timoniere – se si verificasse ciò che è già avvenuto per Napoli Roma e Palermo – tornerebbe a fare paura, pertanto il San Paolo può e deve essere cassaforte di punti, la lotta è aperta, e quando il gioco si fa duro i duri cominciano a giocare...

Queste le probabili formazioni:

NAPOLI: 26 De Sanctis, 14 Campagnaro, 28 Cannavaro, 2 Grava, 11 Maggio, 23 Gargano, 21 Cigarini, 6 Aronica, 27 Quagliarella, 17 Hamsik, 19 Denis.
A disposizione: 1 Iezzo, 91 Insigne, 77 Rinaudo, 8 Dossena, 16 Zuniga, 33 Rullo, 18 Bogliacino.
All. Mazzarri

GENOA: 32 Amelia, 25 Biava, 3 Dainelli, 26 Bocchetti, 7 Rossi, 77 Milanetto, 28 Juric, 4 Criscito, 20 Mesto, 19 Suazo, 8 palacio.
A disposizione: 73 Scarpi, 24 Moretti, 15 Papasthatopoulos, 21 Zapater, 17 Jankovic, 10 Palladino, 14 Sculli.
All. Gasperini.


di Emanuele Gargiulo

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era la volta BUONA
Di lucio - scritto il 30/01/2010 15:47:25

Tutti noi sappiamo che questa volta era la volta buona x approdare in EUROPA. PECCATO CHE IL PRESIDENTE HA AVUTO PAURA E NON HA VOLUTO ESSERE SBALZATO IN CL. Peccato, perchè bastava qualche rinforzo a centrocampo x volare in Europa. Il cuore, l'amore, la passione verso i nostri colori ci saranno sempre però DELA doveva essere mostruoso, ci voleva veramente poco, peccato presidè. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .


la partita di stasera
Di Antonio san Eugenio Roma - scritto il 30/01/2010 13:52:16

Giggino ma stasera dove la vediamo la partita???

che siamo di turno tutti e due?

ci imboschiamo come al solito?

prepara il decoder. . . . . . . . . . . .


Vorrei dire solo una cosina.....
Di Superbike - scritto il 30/01/2010 11:50:09

Sempre Pocho


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