Aveva un po' di febbre, ieri mattina Fabio Quagliarella, intervenuto in mattinata alla presentazione della nuova collezione di uno sponsor del Napoli. L'attaccante ha messo le mani avanti, domenica al 'Friuli' sarà in campo a qualsiasi costo, contro la sua ex squadra a cui sogna di fare gol, per arricchire lo score personale, ma soprattutto per dare una mano al Napoli nella corsa verso l'Europa.

«Dopo l'attacco febbrile di mercoledì notte ora sto un po' meglio, e anche con la febbre a 50 ci sarò. Spero di andare gol - ha fatto presente l'attaccante di Castellammare ai microfoni di Napolipress -. L'importante è segnarli, sia in casa che fuori, ma è fondamentale che la squadra continui ad andare avanti su questa strada, così come sta facendo».

L'amarcord di Quagliarella, a Udine due le stagioni a grandissimi livelli. «Dell'esperienza in Friuli ho un buon ricordo, ho conservato un rapporto speciale con la proprietà del club e con la tifoseria bianconera. Ho raccolto delle grosse soddisfazioni e non lo dimenticherò mai». Vuole il gol, lo Scugnizzo azzurro, ma mette in guardia i suoi compagni: «La classifica dell'Udinese è bugiarda, gente come Di Natale e Floro Flores è meglio averli in squadra che contro; e poi c'è Pepe, c'è lo stesso D'Agostino che risulta imprevedibile con le sue punizioni e i suoi inserimenti.

Se esulto in caso di gol? Non credo, ripeto, a Udine mi hanno sempre trattato molto bene e porterò rispetto a quei tifosi. L'importante è che esultino i miei compagni al posto mio». Per Quagliarella è in ballo lo stesso traguardo di Cannavaro, Maggio, De Sanctis e Dossena: l'Europa con il Napoli e il Mondiale con la maglia della Nazionale.

Fonte: Leggo

di S.S.