Il Pocho vuole esserci a tutti i costi contro i campioni d’Italia in carica: senza di lui la squadra è come se perdesse un po’ di quella “anima” che tanto piace a Walter Mazzarri. Parliamoci chiaro, Lavezzi è senza dubbio gran parte dell’anima di questo Napoli che senza di lui diventa quasi prevedibile nella fase offensiva. La domanda allora nasce spontanea: la squadra azzurra è davvero Pocho-dipendente? La risposta va ricercata in due aspetti, quello dei numeri ed in quella del campo. Partiamo dai numeri. Intanto sono già sette le gare senza il Pocho in campo. Tutte nella gestione Mazzarri. Nelle ultime quattro ad esempio il Napoli ha raccolto 5 punti, frutto di due pareggi interni contro Palermo e Genoa, vittoria a Livorno e sconfitta ad Udinese. Le cose erano andate meglio nel corso del precedente stop del Pocho. A Firenze ad esempio è andata bene senza Lavezzi squalificato. Poi altro infortunio e fuori contro Parma e Bari, un pari e una vittoria: 7 punti. Per un totale di 12 punti in sette partite, quelle senza Lavezzi. Ma tralasciando per un attimo i numeri c’è da dire che la mancanza di “Eze” si è avvertita in mezzo al campo, grazie alla sua imprevedibilità, ai suoi repentini scatti, ai suoi dribbling ubriacanti, anche perché il Pocho si sa non è un goleador. Solo 3 gol all’attivo, tutti in trasferta, contro Inter, Roma e Cagliari; segnature per la verità mai decisive visto che si tratta di due sconfitte ed di un pari rocambolesco. Fatto sta che il Pocho è sempre più l’anima di questo Napoli, fenomenale a portarsi dietro due tre avversari, aprendo spazi infiniti compagni di reparto. La difesa dell’Inter è avvisata.

Fonte: LEGGO

di VL