Quella scena non l'ha dimenticata. Applausi per Balotelli, non al Meazza ma al San Paolo il 26 aprile 2009, la notte dell'ultimo Napoli-Inter. Otto giorni prima Mario era stato insultato dagli ultrà della Juve a Torino. Due cori disgustosi tra tanti: «Se saltelli muore Balotelli» e «Un nero non può essere italiano».

Si mobilitarono politici e tifosi napoletani. Nel lussuoso hotel del lungomare dove i nerazzurri tornano domani sera l'assessore Nicola Oddati, interista, consegnò una targa a Balotelli a nome dell'amministrazione comunale: un istituzionale gesto d'affetto. Poi l'abbraccio dei napoletani: fischi all'avversario temuto, non all'attaccante nero marcato da un difensore nero, Santacroce, l'italo-brasiliano del Napoli assente stavolta a Fuorigrotta perché i suoi tormenti fisici, cominciati al Meazza il 23 settembre, non sono terminati.

Tornato a Brescia, Mario parlò con i fratelli Giovanni e Corrado, che sono anche i suoi procuratori, della manifestazione d'affetto ricevuta al San Paolo, dove l'Inter perse per 1-0. «Ho apprezzato molto quel calore: il San Paolo non è come altri stadi». Episodio ricordato anche in queste ore, prima del ritorno a Fuorigrotta: Balotelli ha conosciuto la faccia migliore del pubblico napoletano, lontano dal razzismo e dalla violenza fatta anche di parole, urlate e scritte sugli striscioni.

«I nostri tifosi facciano un lungo applauso a Mario, bersagliato da fischi e ingiurie vergognose in altri stadi», l'invito parte da Antonio Gentile, presidente del Napoli club Senato. In lotta contro avversari invisibili, quegli ultrà razzisti che si nascondono nel buio delle curve, Balotelli ha ritrovato il gol e la battuta a Parma.

Ha firmato il pareggio e poi ha scherzato: «Perché non esulto? Lo farò dopo la finale dei Mondiali». Difficile che possa giocarla perché il ct Lippi ha idee chiare sul parco attaccanti e lui, anche se è un grande talento, nel listone per il Sudafrica non c'è. L'allenatore campione del mondo teme che questo ragazzo, considerato un ribelle, possa rovinare l'armonia del gruppo.

E, a proposito di allenatori, i problemi con Mourinho? «Piccoli screzi: io vorrei sempre giocare e sto male quando resto in panchina o vengo sostituito», spiega Balotelli. Intanto, il loquace Special one sarà costretto a pagare un'altra multa: 18mila euro, pena patteggiata, per le accuse rivolte all'arbitro del derby vinto sul Milan.

Multati anche l'ad Paolillo (20mila) e il club (38mila). Forse l'arrivo di Pandev, grande rinforzo invernale a costo zero, non è stato gradito da Mario, che vuole adesso cercarsi una chance da titolare tra campionato e Champions. Al San Paolo ha giocato le ultime due partite e aspetta di vivere da protagonista un'altra notte napoletana contro avversari finalmente visibili: in campo, con quelle maglie azzurre che hanno fatto tremare l'Inter a Fuorigrotta. Le urla dei sessantamila spingeranno il Napoli. Voci d'amore, niente offese.

Fonte: Il Mattino

di S.S.