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• ANTEPRIMA: NAPOLI-INTER, SAN PAOLO SII IL VALENTINO DEGLI AZZURRI •

13/02/2010 19:11:32

L’attesa sta per volgere al termine, e quando il prato verde apre il suo sipario ogni polemica, ogni pensiero ridondante, ogni boccone dal sapore rancido dell’ingiustizia, dell’insoddisfazione, della rabbia, viene messo da parte, e la passione esplode, come tutte le volte, piena nel suo orgoglio, navigando le vene e facendo rimbombare in petto il cuore, inseguendo il desiderio di trionfo. Domani sera, la notte degli innamorati, e che il San Paolo sia il Valentino amante degli azzurri, in una notte nella quale ingoiare la voglia di riscatto e porre una volta ancora, dopo i maltrattamenti arbitrali, un sigillo azzurro su quel quarto posto, pasto singolo per un branco affamato.  Poco più di ventiquattr’ore e ci sarà la palla al centro, epilogo serale della quinta giornata del girone di ritorno, ma l’incontro, come suo solito, non si racchiude solo nello spazio temporale dei 90’ e passa minuti sul campo, ma vive anche dell’attesa e di una gara verbale al limite del sofistico con veri e propri dissoi logoi.  Sappiamo che l'ambiente a Napoli non e' facile, sappiamo che tipo di pressione c'e' su avversari e arbitri. Se nella panchina dell'Inter facciamo il 10 per cento di quello che si fa nella panchina del Napoli, andiamo negli spogliatoi dopo 10 minuti" - il Mou non perde occasione per dirne una delle sue, veste l’abito del lamento probabilmente per tenere sempre vigile l’attenzione sulla propria squadra, senza cadere nello stucchevole di un piagnismo da vittima utilizzato solo nei momenti negativi. Strategia ineccepibile quella dello special one, la cui furbizia e perizia mediatiche sono probabilmente inversamente proporzionali alle sue capacità tattiche, tuttavia inutili quando si allena una squadra come quella nerazzurra, la cui prepotenza tecnico-atletica non ha necessità di particolari applicazioni strategiche, ma solo di carisma per gestire la lunga processione di campioni che si avvicenda tra campo, panchina, infermeria e tribuna. Al maestro dell’eloquenza, simil retore latino, Mourinhus, risponde il mago casereccio Walterone Mazzarri, pane al pane e vino al vino, che con la sua proverbiale grinta, accresciuta anzi dalla mai digerita sconfitta di Udine, ha dichiarato di voler vedere scoppiare il pallone nei contrasti – sperando che ne resti uno sano per concludere la partita - .  
La margheritina della speranza per il Pocho, è diventata un erbaccia ricoperta di terra, difatti dopo la rifinitura di oggi l’argentino non compare nella lista dei convocati, assenza importante che delude la corsa al recupero e che si somma all’altra defezione di rilievo, quella di Christian Maggio. Contro la corazzata Inter non si potrà quindi contare sulla rapidità del Pocho, che sarebbe stata arma micidiale contro una difesa arcigna ma lenta come quella rappresentata dai due colossi di Rodi Samuel e Lucio. Se il Mou in conferenza stampa ha già dato la formazione che partirà titolare domani al San paolo, il Mazzarri furioso ha ancora qualche dubbio, e se Zuniga è il sostituto tacito per Superbike, sulla sinistra, col ritorno di Aronica dopo il turno di stop, si propone un ballottaggio interessante con Dossena, il quale avendo più corsa, potrebbe alla fine essere preferito al siciliano per contrastare la tracotante esplosività di Maicon, proponendo un secondo ballottaggio, quindi, sul centrosinistra difensivo tra lo stesso Aronica ed il soldatino Grava. In ogni caso, sebbene qualche piccola incertezza rimanga, la formazione anti-capolista è grossomodo fatta, proponendo il pirata pararigori De Sanctis tra i pali, perforato immeritatamente da 3 reti nell’ultima giornata dopo sei turni di saracinesca abbassata, aiutato nella difesa delle intimità azzurre da Campagnaro, Cannavaro ed un punto interrogativo che forse verrà sciolto all’ultimo minuto. Sulla mediana lo scontro sulle fasce  sarà condotto dal colombiano che danza sul pallone – dimenticandosi talvolta dei compagni – sulla destra (a fronteggiare il baby Santon, tornato a buoni livelli), e con ottima percentuale Dossena sulla sinistra ad avere uno dei compiti più ardui nella fredda notte partenopea. Diga di centrocampo sempre Pazienza e Gargano ai quali sarà affidato il gravoso compito di limitare la fantasia dell’uomo in più interista, il fantasista dai colpi di biliardo Sneijder, fluttuante in quella posizione tra le linee che risulta sempre indigesta alla compagine azzurra. L’attacco ancora orfano di Lavezzi punterà sui tre restanti – Hoffer, rientrante, fino ad ora ha fatto solo numero e simpatia – sperando nel ritorno al gol di Marekiaro, in ombra in questo inizio di 2010, confidando in qualche nuova parabola del profeta Quagliarella o in un guizzo del Tanque, sempre generoso ma quasi mai determinante quando viene schierato dall’inizio. Sul lato opposto gli uomini del Mou, pluriscudettati e chissà se con voglia di riscatto dopo il pareggio di Parma o con un occhio alla Champions nella quale c’è sempre la paura di venire sbugiardati, saranno il numero uno verdeoro Julio Cesar, la freccia rossa Maicon sulla destra col dirimpettaio Santon a fare rima e ricoprire le fasce, con Lucio e Samuel a formare la muraglia sudamericana al centro del reparto. Centrocampo a tre con Highlander Zanetti, Cambiasso e Muntari a fare da sicura alla fantasia ed alla pericolosità del trio d’attacco formato da Sneijder sulla trequarti, il principe Milito ed il redivivo Pandev – dopo l’inferno lotitesco – in avanti. Anche l’Inter è umana, ed ogni tanto si inceppa, lo ha dimostrato in settimana in una gara opaca contro un Parma da tempo in grande difficoltà. Il San Paolo, gremito in ogni millimetro, sarà ancora una volta il classico dodicesimo uomo in campo, urla di terrore per gli avversari, spinta viscerale per gli azzurri. E allora il Napoli ce la può fare, si che ce la può fare, perché ha grinta, voglia, rabbia, qualità tecniche e grande solidità tattica, ponga quindi la lapide sulla prima sconfitta e riparta, perché dall’Inter in avanti può fare di nuovo 15… 

Queste le probabili formazioni

NAPOLI: 26 De Sanctis, 14 Campagnaro, 28 Cannavaro, 2 Grava, 16 Zuniga, 23 Gargano, 5 Pazienza, 8 Dossena, 27 Quagliarella, 17 Hamsik, 19 Denis.
A disposizione: 1 Iezzo, 77 Rinaudo, 6 Aronica, 21 Cigarini, 18 Bogliacino, 9 Hoffer, 33 Rullo.
All. Mazzarri

INTER: 12 Julio Cesar, 13 Maicon, 6 Lucio, 25 Samuel, 39 Santon, 4 Zanetti, 19 Cambiasso, 11 Muntari, 10 Sneijder, 22 Milito, 27 Pandev.
A disposizione: 1 Toldo, 2 Cordoba, 17 Mariga, 8 Thiago Motta, 7 Quaresma, 45 Balotelli, 9 Eto’o
All. Mourinho 


di Emanuele Gargiulo

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COMMENTA QUESTA NOTIZIA
cambia

E' dura
Di Cuan - scritto il 14/02/2010 20:04:11

Senza Lavezzi, Maggio e Dossena.

Solo la rabbia contro l'Inter, speriamo basti.


Anche il 4° posto è già scritto nelle stelle
Di Napoli70 - scritto il 14/02/2010 16:54:40

Dopo l'arbitraggio di Juventus Genoa, con particolare attenzione al fantarigoresu Del Piero, ancora guardiamo il nostro Napoli sperando e sognando cosa?


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