Un indizio è un indizio, ma quello scatto bruciante è la prova che il pocho sta tornando, che il peggio è passato, la­sciando nella cartella clinica la distra­zione muscolare di primo grado al bici­pite femorale sinistro, rimuovendo le scorie di un'amarezza palpabile come lo stiramento con la Sampdoria e resti­tuendo i sorrisi rimasti impigliati in quella domenica ormai lontana. Un in­dizio è semplicemente uno stupido in­dizio, ma quegli allunghi a ripetizione e quella voglia matta di saltare l'uomo e dunque il fosso di qualsia­si pregiudizio sono la con­troprova che Ezequiel La­vezzi è praticamente tor­nato, la valigia sull'uscio di casa e la direzione Sie­na già intrapresa per cre­dere in compagnia che l'Europa non sia poi così distante.

Riecco a voi il pocho, tonico e raggiante, certo pure un pochino in debito d'ossigeno: ma un mese e passa d'inattività lascia il segno e dopo aver strappato in diagonale per una, due, tre volte, ci mancherebbe altro. La­vezzi c'è, con la sua anda­tura ciondolante, le gambe a ics nei mo­menti di pausa e la solita, devastante rapidità negli slalom che inquietano chi sta di fronte ed eccitano chi sta con lui. La missione possibile, afferrare il quar­to posto e convincere Maradona, va certificata attraverso i risultati e senza più tempo da perdere: i quarantadue giorni di assenza, sino a Siena, sono già un'eccedenza rispetto alla tabella di marcia e spingono il pocho a derapare, tastando muscoli che confortano.

SI PARTE - L'Inter è ormai stata abban­donata anche nei pensieri e il viaggio verso Siena è la proiezione immediata del Napoli che insegue la Champions: ma Lavezzi gioca o non gioca? Le cor­renti di pensiero vivono sulla interpre­tazioni, sui messaggi spediti dal cam­petto d'allenamento e percepiti dall'al­to: ma Mazzarri, nella testa, non lascia intrufolare nessuno, conservandondo sino a domenica pomeriggio ogni im­pressione e qualsiasi valutazione. La certezza che offre Castelvolturno, tra le pieghe d'un allenamento salutare, è il rinnovato entusiasmo d'un Lavezzi che va di fretta, che insegue la solidità assoluta di quel quarto posto che vale il preliminare di Champions e che aspet­ta di convincere Maradona per seguir­lo sino in Sud Africa: il resto è niente.

Fonte: Corriere dello Sport

di E.L.