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• ANTEPRIMA: SIENA-NAPOLI, POCHO C'E'! •

20/02/2010 19:22:15
…e come direbbe Guido Meda: Pocho c’è! Era la notizia più attesa, ma se la margherita dell’incertezza la settimana scorsa era pregna di petali pessimistici, in questo caso la trasferta senese per l’argentino era, finalmente, un tanto sospirato ritorno annunciato. I modi ed i tempi di utilizzo sono ancora tutti da sciogliere, perché di sicuro la forma non è ancora delle migliori, perché dopo il Siena ci sarà un mese infuocato nel quale Lavezzi non può e non deve assolutamente mancare, per cui meglio andare cauti, avere un occhio di riguardo ulteriore, e magari utilizzare il fulmine più amato dai napoletani con ponderazione. In ogni caso, che sia schierato dall’inizio, che entri a partita in corsa, Pocho è tornato, Pocho è affamato, ed ha una folle, incredibile, voglia di scaricare sul terreno di gioco la sua potenza da puledro di razza per rincorrere a pieni polmoni, con fantasia e dribbling, la meta dei sogni più intimi, quelli colorati di una patina argentata di emozione. La settimana di attesa volge al termine, il testa-coda Siena-Napoli è pronto ad entrare in scena, eppure è stata una settimana un po’ atipica, poiché solitamente i botta e risposta, tra commenti e conferenze, avvengono tra le compagini contendenti…e la settimana di Napoli-Inter è stata lasciata alle spalle…ma il retore Mourinhus, vestito come al solito di tutto punto del suo abito da seminatore di discordie, alla Bertran de Born, ha perso ancora una volta una buona occasione per tacere e non spararne una delle sue. Bersagli? I soliti, o meglio, scala la top ten degli oggetti nei pensieri del portoghese anche Napoli col suo patron ed il suo mister, ancora punzecchiati dallo special (chiacchier)-one, che evidentemente non sapendo cosa fare in qualità di allenatore, si dedica alla comunicazione ed alla vanità di essere sempre al centro dell’attenzione, come un bambino capriccioso. Ma tralasciando la tracotanza di un allenatore che, per carità, fa anche simpatia per il modo pavoneggiante in cui impersonifica il suo personaggio, c’è da pensare alla sfida con l’ultima della classe, rinvigorita dopo il trionfo di Verona, e che di sicuro ha voglia di credere ancora alla salvezza, consapevole che le poche, labili speranze di permanenza in A passano soprattutto dalle mura amiche. Sarà una gara, dunque, dallo squilibrio dei valori tecnici, questo di sicuro, ma tosta, per la determinazione che sicuramente metteranno in campo i bianconeri, di contro al subdolo timore che il Napoli possa prendere sotto gamba l’impegno. Ma in questo Mazzarri è una garanzia, ed è stato ben accorto a motivare i suoi, indicando quel bianconero toscano come una simulazione di Juve, trasformandolo quindi, un po’ come il rosso per un toro. E infuriato di agonismo il Napoli dovrà scendere in campo, perché sono tre turni che non vince, perché è arrivato il momento di interrompere il digiuno delle punte, perché queste sono le partite in cui bisogna fare a tutti i costi i tre punti se davvero si vuol credere fino all’ultimo alla Champions. Contro il Siena mancherà Gargano, appiedato dal giudice sportivo, ed anche Dossena, fermato da una leggera distorsione e neanche convocato per la trasferta. Discorso a parte va fatto per Santacroce. Il leoncino di Bahia è ormai pienamente recuperato, ha giocato 90 minuti nella partita vittoriosa della primavera contro la Reggina, e sebbene anche stavolta non risulti nella lista stilata dal mister, il suo ritorno in campo è sempre più prossimo , un valore aggiunto nel rush finale. Al Franchi quindi il Napoli scenderà in campo con quello che, probabilmente, è il numero uno dei portieri italiani in questo momento (considerando anche il leggero appannamento di Buffon), il pirata Morgan De Sanctis, tornato a subire zero reti contro l’Inter dopo il martirio di Udine. In difesa l’ormai consolidato trio formato da Campagnaro, un Cannavaro in formato nazionale, ed il sorprendente Gianluca Grava, che ha da annoverare nel suo personalissimo palmares personale la cancellazione dal campo, in questa stagione, di tutti i più grandi talenti della serie A. A centrocampo, dopo il torto, torna Superbike Maggio, amuleto del tecnico toscano, e soprattutto amuleto di Toscana, essendo andato in rete sia a Firenze che a Livorno, sulla destra, con Aronica sulla sinistra, trionfatore senza ballottaggio per la fermata ai box dell’ex reds. Sulla mediana coppia inedita formata dalla diga Pazienza e dal professore Cigarini. Coppia ideale probabilmente per la qualità del giovane regista, che libero dall’invadenza del motorino Gargano, e posto accanto ad un mediano puro, forse avrà maggiore possibilità di mettere in mostra le sue eccellenti doti. In avanti c’è un poc(h)o di dubbio, ma alla fine, almeno dall’inizio, dovrebbero scendere in campo i soliti, con un Marekiaro in ombra da troppo e che non segna su azione dalla presa di Torino – ha ancora il conto in sospeso di un gol da dedicare al figlio, e che sia questa la volta buona – con lo iellato dalle parabole avveniristiche, Fabio Quagliarella, il quale con tutti i legni che ha già preso in stagione davvero si meriterebbe il tapiro della sfortuna – ma la dea bendata, non era…bendata? – e col Tanque, criticato in settimana per la sua scarsa vena sotto porta, ma di sicuro prezioso nei movimenti, e negli spazi che crea. Il Siena dovrebbe rispondere col suo 4-1-4-1 schierando Curci tra i pali, difesa composta, da destra verso sinistra, da Rosi, Cribari, Pratali e Del Grosso, centrocampo con Ekdal, Reginaldo, Vergassola,  Tziolis e Ghezzal, a supportare l’unica punta, il rientrante Maccarone, che farà accomodare in panchina lo smanioso ex Emanuele Calaiò. Il Napoli ha bisogno dei tre punti, questo è ovvio, il Napoli deve credere alla Champions fino in fondo, perché la merita più di chiunque altro quest’anno, proponendo ormai da tempo il miglior gioco della serie A, ma in chiusura un pensiero extracalcistico: Torino era la capitale del regno di Sardegna, governato da casa Savoia…che dopo calciopoli, stasera, con Torino sempre fulcro dei giochi, ci sarà anche Sanremopoli???...  
Queste le probabili formazioni:
 SIENA: 85 Curci, 87 Rosi, 29 Cribari, 50 Pratali, 3 Del Grosso, 12 Ekdal, 7 Reginaldo, 8 Vergassola, 22 Tziolis, 18 Ghezzal, 32 Maccarone.
A disposizione: 31 Pegolo, 21 Rossi, 10 Codrea, 11 Calaiò, 23 Jarolim, 17 Fini, 24 Jajalo
All. Malesani
NAPOLI: 26 De Sanctis, 14 Campagnaro, 28 Cannavaro, 2 Grava, 11 Maggio, 21 Cigarini, 5 Pazienza, 6 Aronica, 27 Quagliarella, 17 Hamsik, 19 Denis.
A disposizione: 1 Iezzo, 77 Rinaudo, 16 Zuniga, 18 Bogliacino, 9 Hoffer, 33 Rullo, 7 Lavezzi
All. Mazzarri
 


di Emanuele Gargiulo

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cambia

zuniga.......
Di lucio - scritto il 21/02/2010 12:54:06

zuniga oggi non mi sarebbe dispiaciuto


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