In vista del big match tra Napoli e Roma di domenica prossima al San Paolo, Pianetazzurro ha intervistato in esclusiva il doppio ex Carmine Gautieri (nella foto), oggi allenatore dell’Olbia.

Carmine, che partita sarà Napoli-Roma?

Una partita spettacolare, ne sono certo. Napoli e Roma giocano un calcio molto tecnico, e si esaltano più del solito quando incontrano avversarie dello stesso rango. Credo che fare un pronostico sia veramente difficile, visto che potrebbe finire davvero in qualsiasi modo. Io dico che entrambe le squadre andranno in rete, è l’unica previsione che mi sento di fare. Non mi meraviglierei se una delle due squadre vincesse in rimonta, occorrerà massima concentrazione e determinazione per tutti i novanta minuti.

Nelle ultime partite il Napoli ha palesato qualche difficoltà in avanti. Credi che l’anno prossimo si andrà dritti su un bomber vero?

Il Napoli ha molta qualità in avanti, ma concordo sul fatto che manca il Milito/Gilardino della situazione. Sono certo che il Napoli si muoverà in questo senso in estate.

Tu su chi punteresti?

In ordine di preferenza, dico al primo posto Pazzini della Samp: a Genova ha ritrovato fiducia in se stesso e migliora di gara in gara, sarebbe un investimento sicuro. Altrimenti proverei a convincere Huntelaar del Milan: a Napoli l’olandese potrebbe davvero riesplodere, anche perché le sue caratteristiche si sposerebbero alla perfezione con quelle di Lavezzi e Quagliarella. In ogni caso, punterei su giocatori del nostro campionato, piuttosto che rischiare prendendo da altri tornei. Molto dipenderà anche da come si posizionerà il Napoli in campionato: se dovesse centrare il quarto posto, allora sarebbe il caso di prendere anche un paio di attaccanti. Pellissier sarebbe il rincalzo perfetto per un Napoli europeo…

A proposito di Europa, tu credi che il Napoli alla fine si piazzerà…

Quarto o quinto, ne sono convinto. Sono in molte a lottare per l’Europa in questo momento, ma con i primi caldi, non troppo lontani, le squadre di Mazzarri fanno sempre benissimo. Io dico che solo Inter, Milan e Roma hanno la certezza di finire davanti al Napoli a fine stagione, mentre Palermo e  Cagliari molleranno prima di quanto si possa immaginare. Credo che la Samp invece si qualificherà per l’Europa League. A meno che la Fiorentina non faccia miracoli, saranno questi i piazzamenti finali.

Subito dopo il campionato ci saranno i mondiali in Sudafrica. Chi pensi che farà parte della spedizione del ct Lippi, tra gli azzurri?

De Sanctis e Quagliarella di sicuro, Lippi stima molto entrambi e di certo fanno parte della lista già stilata per 2/3 dal mister. Credo molto in Paolo Cannavaro, che secondo me sta facendo benissimo negli ultimi mesi e potrebbe essere la convocazione a sopresa. Più difficile per Maggio e Dossena: il primo dovrebbe essere più continuo, mentre il secondo sta giocando troppo poco per meritarsi la convocazione.

Credi che Lippi potrebbe chiedere a Totti di giocare in Nazionale, qualora le sue condizioni fisiche dovessero tornare perfette?

Tra Lippi e Francesco c’è grandissima stima, ma non credo che vedremo Totti al mondiale. Troppi infortuni negli ultimi tempi, si rischierebbe concretamente di andare in Sudafrica con un attaccante in meno. Detto questo, se Francesco stesse benissimo fisicamente, Lippi non ci penserebbe due volte a convincerlo, anche perché il gruppo dei “senatori” lo adora e sarebbe più che felice di averlo al mondiale.

Passando a te Carmine, cosa ti auguri per la tua carriera di allenatore?

Di lasciare un ricordo positivo ovunque vada ad allenare, non importa in quale categoria e per quali obiettivi. Ovvio che il sogno è quello di partecipare a un Napoli-Roma da allenatore azzurro o giallorosso: sono le due squadre più importanti della mia vita. A Roma ho vissuto un periodo fantastico, ma Napoli è pur sempre la mia squadra del cuore. Il fatto che anche le squadre di vertice stiano iniziando pian piano ad affidarsi ad allenatori giovani e competenti è un buon segno per il movimento degli allenatori italiani. Io comunque non ho fretta, e poi sognare è legittimo.

Gli allenatori che hanno influenzato maggiormente il tuo modo di fare in panchina...

Di certo Zeman sul piano tattico,  sul piano della preparazione atletica Capello e Novellino per quanto riguarda l’approccio psicologico con i calciatori. Sono i migliori allenatori che abbia mai avuto, è stato un onore per me giocare per loro.       

di Mario Ipri