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• WALTER MAZZARRI: "ATTENTI, TROVEREMO UNA ROMA AGGUERRITA" •

27/02/2010 13:57:00
Contro la Roma non sarà un match da dentro o fuori per la Champions. Ma una vittoria contro i giallorossi per il Napoli sarebbe una bella iniezione di fiducia e di consapevolezza nei propri mezzi. Quanto all’Europa, gli azzurri - dal pubblico alla società ai giocatori - ci tengono da morire. Parole e musica di Walter Mazzarri, domani atteso da una delle sfide più delicate da quando siede sulla panchina partenopea. Il tecnico livornese ha però più di un dubbio riguardo la formazione, in particolare in attacco: sembrava che al San Paolo si sarebbe rivista la coppia Quagliarella-Lavezzi, ma le condizioni fisiche dei due non sono ottimali e Mazzarri non sa ancora se potrà schierarli.

COME SI VINCE - Mazzarri innanzitutto spiega quale sarà l’atteggiamento del suo Napoli: «Con la Roma serve che la squadra faccia una prestazione oltre il massimale e che gli episodi ci diano ragione. Se analizzate tutte le partite pareggiate, penso che vedreste che avremmo meritato i tre punti quasi sempre. Ma il calcio non è una scienza esatta e gli episodi non ci hanno dato ragione. Quella con la Roma non è una partita da dentro o fuori per la Champions. Mancano ancora molte partite». I giallorossi sono appena stati eliminati dall’Europa League e potrebbero arrivare al San Paolo demoralizzati. Mazzarri è di opinione opposta: «Speravo che la Roma passasse il turno perché così arrivavano qui rilassati. Invece questo vantaggio non ci sarà perché è stata scottata da questa eliminazione, tra l’altro immeritata. Hanno preso tre in contropiede e hanno perso una partita che dal punto di vista del gioco avrebbero sicuramente meritato. Ora hanno una rabbia sportiva che riverseranno su di noi e questo per noi non è un fatto positivo. Grande difesa contro grande attacco? Ogni partita fa storia a sé. Le statistiche e i numeri sono fatti per cadere». Ultimo dettaglio rivelato dal tecnico del Napoli a proposito dell’approccio dei suoi al match: «Quello che ho dovuto fare per tenerli concentrati a Siena - afferma - questa settimana non ho dovuto farlo perché siamo tutti convinti di avere di fronte una grande squadra. Quindi dal punto di vista della carica sportiva viene tutto facilitato. Se dovesse andare bene - e non voglio nemmeno pronunciare quella parola (vittoria, ndr) - sarebbe una bella iniezione di fiducia».

SQUADRA DI FERRO - Il Napoli segna poco, soprattutto ultimamente. Ma non prende nemmeno gol. Invece di elogiare solo i difensori, però, Mazzarri vuole complimentarsi con tutta la squadra: «La squadra è equilibrata, non solo la difesa. Grazie anche ai centrocampisti la difesa e il portiere sono stati poco impegnati o impegnati in modo tale da non andare in difficoltà. La squadra è organizzata, attacca, ma sa come non subire il gioco degli altri. È un segnale positivissimo per il futuro al di là del risultato del momento».

EUROPA SI’, EUROPA NO - In settimana il presidente del Napoli De Laurentiis ha affermato che il suo Napoli non è ancora pronto dal punto di vista economico per affrontare le grandi competizioni europee. Quando gli viene chiesto un parere su questa delicata questione, l’allenatore azzurro svicola abilmente: «Da come lo conosco - dice - so che per lui non è così, ma non lo è soprattutto per noi dal punto di vista sportivo. Lui magari parlava dal punto di vista aziendale, cosa di cui io non voglio sapere niente. Da un punto di vista puramente sportivo io vedo che quando non vinciamo le partite non è contento, perché a questi tifosi vuole regalare delle gioie. Entrare in Europa sarebbe un’impresa straordinaria visto da dove siamo partiti. Potrebbe essere la base su cui costruire in futuro e un progetto interessante. Quello di De Laurentiis è un discorso da interpretare dal punto di vista imprenditoriale e non da quello sportivo».

DUE PEDINE - Prima di terminare Mazzarri, stuzzicato dai giornalisti, parla di due suoi giocatori. Uno è Gargano, l’altro Dossena. Di quest’ultimo preoccupano soprattutto l’incapacità di inserirsi nel gruppo. «Il suo inserimento non è stato difficile - smentisce il tecnico partenopeo -. Ci sono momenti fortunati e sfortunati. Stava bene, era in forma. Poi ha avuto degli infortuni: influenza, problemi alla caviglia, non c’è altro. Anche a uno che è stato sempre con noi può succedere di tutto. Ma il giocatore non c’entra». Solo elogi, invece, per Gargano: «Se l’ho fatto giocare sempre significa che lo reputo importante. In più nella mia gestione è mancato solo una volta e abbiamo pareggiato, in un periodo in cui del resto ci capitava spesso. Nel momento in cui le cose non girano e riesci comunque a non perdere ed è solida è un buon sintomo».


Fonte: Corriere dello Sport

di S.S.

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TIFOSO?
Di IL GIUTSO - scritto il 28/02/2010 11:10:15

E tu saresti un tifoso? Almeno informati sui risultati delle partite. . . con il <siena abbiamo pareggiato. . . e ad udine moralmente vinto. . . dominato e puniti da un arbitro scandaloso.


Mazzarri fai meno chiacchiere e più fatti
Di Azzurrino - scritto il 27/02/2010 15:03:20

In tre partite in casa non hai segnato un gol, sei ridicolo e perso con Udinese e Siena ultime due in classifica!


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