Partita combattuta, ma senza grandi emozioni al San Paolo, dove la paura la fa da padrona in casa azzurra, con l'Inter che gestisce il pallone e il Napoli che prova qualche sortita offensiva, cercando di spezzare le manovre nerazzurre. Molto attento Santacroce in difesa, forse il migliore dei suoi. Solo due gli spunti del Pocho, sempre su calcio di punizione.
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La prima metà gara del posticipo del San Paolo termina 0-0 tra Napoli e Inter. Per la sfida alla capolista Donadoni recupera Santacroce in difesa e si affida a Denis-Lavezzi in attacco, con Hamsik pronto a ispirarli. Mourinho propone invece il solito Ibrahimovic come punta di diamante di un attacco coadiuvato da Figo e Balotelli sulle bande laterali, mentre manda il “Bambino” Santon in panchina facendo arretrare capitan Zanetti nella posizione che l'ha visto troneggiare per tante stagioni, cioé sull'out difensivo destro.
Sono subito squilli di tromba, con Samuel che di testa saggia subito i riflessi di un impeccabile Navarro, che sventa son una prodezza. Nonostante il pericolo nerazzurro, la prima fase della gara vede gli azzurri in costante proposizione. Le azioni più pregevoli vedono però protagonista Balotelli, che al 12' ingaggia – perdendolo – un duello corpo a corpo con Santacroce in area (per Rosetti è fallo dell'interista) e poi al quarto d'ora scarica un gran fendente da fuori area che si spegne solo qualche centimetro sopra la traversa difesa da Navarro. Stessa sorte che capita al tentativo di potenza che parte dai piedi di Ibra poco più tardi. Alla mezz'ora, con Julio Cesar ancora inoperoso, è Samuel a toccare la sfera con le mani offrendo a Lavezzi un interessante calcio di punizione che però l'argentino manda alle stelle. Centra invece la misura Balotelli, che al 33' scocca un bolide al volo che però è fin troppo preciso dal momento che finisce esattamente tra le braccia del ben posizionato Navarro. Al 37' è nuovamente Lavezzi, di gran lunga il più pimpante dei suoi, a tentare la conclusione all'indirizzo della porta interista, ma il terzo tiro su altrettanti tentativi finiti fuori dallo specchio dimostrano che la mira del Pocho necessita di una registrata. Peggio ancora fa Hamsik quando a tempo scaduto prova in area avversaria una girata al volo che avrebbe meritato ben altra finalizzazione.

di Armando Aruta