Giornata ricca di gol, la settima di ritorno: ben 35 in questo week-end di serie A, che ribadisce il dominio dell'Inter. Senza difesa titolare, e con Thiago Motta centrale per tamponare l'emergenza, i nerazzurri hanno espugnato il 'Friuli' vincendo in rimonta (2-3) una gara intensa fino all'ultimo respiro. In pieno recupero, una traversa colpita da Inler avrebbe potuto cancellare l'impresa degli uomini di Mourinho, che hanno ritrovato il successo a Udine dopo due zero a zero consecutivi.

All'inseguimento della capolista c'è sempre il Milan, che resta a -4 dopo la vittoria senza affanni ottenuta contro l'Atalanta (3-1). Pato, autore della doppietta decisiva, ha dovuto abbandonare il campo nei minuti finali per un sospetto stiramento agli adduttori. Leonardo può comunque gioire, anche per aver incrementato il vantaggio sulla Roma, avversaria nello scontro diretto in programma domenica.

Al San Paolo, la squadra di Ranieri coglie un 2-2 frutto dell'ennesima rimonta straordinaria del Napoli. Dopo un primo tempo dominato, gli azzurri vanno sotto per un rigore di Baptista ed una rete del solito Vucinic. Denis riapre la gara con un gran sinistro al volo: poi Rizzoli, dopo aver negato un penalty netto su Quagliarella, concede la massima punizione per fallo di mani dubbio di Mexes. Hamisk, con la nona rete stagionale, consente agli azzurri di conservare l'imbattibilità casalinga.

Il team di Mazzarri si trova però adesso a -2 dal quarto posto, per effetto dell'impresa realizzata dal Palermo. A Torino, nel posticipo, i rosanero pescano dal cilindro una magia di Miccoli. A sugellare l'incredibile vittoria (0-2) ci pensa nel finale il neo-entrato Budan, che sfrutta un cadeau del bianconero Grygera. Una Juve imballata a centrocampo, sterile in attacco e distratta in difesa. Per Zaccheroni è di nuovo notte fonda.

La lotta per la Champions resta comunque agguerrita, nonostante abbiano fallito quasi tutte le inseguitrici. La Samp "spuntata" (out Pazzini, Cassano e Pozzi) perde a Parma in una gara decisa dal gol di Zaccardo e dalle stravaganze dell'arbitro Rocchi. Il fischietto di Firenze prima concede un rigore ai blucerchiati per fallo di Galloppa su Mannini, poi (dopo l'intervento del quarto uomo) annulla la decisione. Per le giacchette nere un'altra giornata da dimenticare, con la settimana prossima che si annuncia ancora all'insegna delle polemiche.

Anche l'altra squadra di Genova ha vissuto una domenica poco felice. I rossoblù di Gasperini hanno subito infatti la seconda sconfitta stagionale a Marassi, per opera di un Bologna capace di rimontare tre volte dallo svantaggio. Decide una tripletta dell'ex Adailton, nella gara in cui un altro grande ex del Genoa, Marco Di Vaio,  è stato costretto al forfait.

A quota 38 il Grifone resta in compagnia del Cagliari. La squadra di Allegri va ko per la seconda volta in tre giorni a Verona, contro un Chievo che fa un passo decisivo verso la salvezza con la reti di De Paula e del 'Diablo' Granoche.

In coda, si complica invece la situazione del Livorno. Nel derby toscano del 'Picchi' i labronici vengono sconfitti dal Siena, che ha raccolto 7 punti nelle ultime tre gare. Dopo il rigore trasformato da Lucarelli, i bianconeri trovano il sorpasso con una bella rete di Calaiò ed una prodezza di Maccarone.

La squadra di Malesani torna così a sperare nella salvezza, essendo ora a -6 dalla Lazio che, nell'anticipo contro la Fiorentina, non è andata oltre l'1 a 1 casalingo contro la Fiorentina. Continua invece il momento d'oro del Catania, che sabato si è imposto con un rotondo 4-0 sul Bari. Mihajlovic, che aveva raccolto gli etnei sul fondo della classifica, comincia a sentire profumo d'impresa.    

di Simone Spisso