All'intervallo, nella tribuna stampa dello Stadio San Paolo, si incontrano persona che la storia del calcio sul terreno di gioco l'hanno fatta. Antonio Carannante con la maglia azzurra ha vinto il primo storico scudetto e la Coppa Uefa del 1989. Un terzino sinistro che ha fatto sognare i tifosi partenopei.
Avvicinato tra il primo e il secondo tempo della sfida contro l'Inter, poi vinta per 1-0, l'ex gloria azzurra era fiduciosa per la prova del Napoli. Sulla stagione della formazione partenopea: "Bisogna ripartire da questo organico. Non è una stagione fallimentare, ma c'è necessità di prendere almeno un paio di giocatori di grandissimo livello, che alzino il tasso tecnico della rosa. Non bisogna puntare solo sui giovani di prospettiva, ormai si è arrivati al momento in cui serve puntare a competere con le grandi, cercando giocatori capaci di dare esperienza e qualità ad una rosa giovane che può ancora crescere".
Carannante analizza cosi, il crollo nel girone di ritorno degli uomini di Donadoni: "Il Napoli ha fatto un girone d'andata importante, ma ha mostrato dei cali fisici e psicologici che una squadra del rango degli azzurri non si può permettere. Bisognerà lavorare molto, il prossimo anno, sul fattore psicologico". Parola di Antonio Carannante. Uno che era un giovane di belle speranze. Poi, ha fatto la storia.

di Armando Aruta