

Pur non possedendo un organico di primissimo livello, il Bologna è senza dubbio una di quelle formazioni che il Napoli soffre maggiormente. Colomba ha infatti plasmato i suoi uomini secondo il proprio credo, facendo dei rossoblù una compagine molto compatta e attenta in difesa, che sa però anche rendersi pericolosa in fase di ripartenza, in virtù delle caratteristiche tecniche dei suoi attaccanti.
Dopo aver provato numerosi moduli nella prima parte di campionato, il Bologna ha trovato la sua stabilità tattica in un classico 4-4-2. La squadra difende in maniera molto ordinata, sulle due linee di centrocampo e difesa. I centrocampisti centrali sono elementi votati prevalentemente all’interdizione del gioco e rendono molto difficili le penetrazioni centrali. Le corsie esterne sono bene presidiate da coppie abili in fase di copertura, che sanno però dare anche la giusta rapidità in fase di ripartenza. La potenza fisica dei due centrali difensivi rende inoltre quasi proibitivi gli attacchi per via aerea in area di rigore dove, tra l’altro, la stazza degli attaccanti azzurri suggerirebbe ben altri tipi di soluzioni.
Il Napoli per avere la meglio su una compagine così organizzata sarà necessariamente costretto a rendere imprevedibili e rapide le sue giocate. Fondamentali saranno le iniziative nell’uno contro uno di Lavezzi, che dal suo lato dovrà cercare di mettere costantemente in crisi il suo diretto avversario per creare la superiorità numerica.
Non bisognerà poi sottovalutare i pericoli che potrebbe incorrere la squadra di Mazzarri lasciando troppi spazi alle ripartenze avversarie. Il pericolo numero uno, data l’assenza di Di Vaio, si chiama Adailton, e non tanto per il momento di forma attuale, suggellato dalla tripletta della settimana scorsa, quanto piuttosto per gli stimoli sconosciuti e la verve improvvisa che il brasiliano riesce da sempre a trovare quando si trova al cospetto della maglia azzurra del Napoli. Attenzione in particolare a non concedere ad Adailton opportunità su calci piazzati, sua principale specialità.
Altro elemento di pericolosità dell’attacco bolognese è rappresentato dall’ex azzurro Zalayeta. Le qualità del “Panteron” sono bene note: potenzialità tecniche lodevoli, forza fisica, ed eccezionale abilità nel tenere palla per far salire la squadra. Bisognerà stare attenti poi a quando l’uruguayano si troverà nei pressi dell’area di rigore. Spesso agisce lontano dalla porta avversaria, ma nelle rare occasioni in cui si trova nella zona calda è capace di inventare giocate letali ed imprevedibili.
Alle spalle della coppia Adailton-Zalayeta ci sarà un centrocampo, come detto, molto muscolare. Guana e Mudingayi saranno i centrali, mentre sulle fasce agiranno Buscè sulla destra e Modesto, vicinissimo a vestire l’azzurro a gennaio, sulla corsia mancina, col compito di dare un sensibile apporto alla fase difensiva in occasione delle discese di Maggio e Campagnaro.
Il reparto difensivo, a guardia del portiere Viviano, verterà sulla forza fisica di Moras e Portanova, mentre Raggi a destra e Modesto a sinistra chiuderanno le corsie laterali.
di Eduardo Letizia

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