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• ANTEPRIMA: NAPOLI-FIORENTINA, IL FUTURO IN 90 MINUTI •

13/03/2010 11:32:48

Crederci o non crederci, that’s the question. Se l’Europa è un sogno troppo ardito per questo Napoli, che ha rincorso fino allo sfinimento vivendone adesso le fatiche e gli appannamenti susseguenti, o se è lecito chiudere gli occhi e credervi ancora? E se c’è da crederci, perché il Napoli  è ancora li, in un settimo posto che per il volgere probabile della coppa di lega potrebbe valere ugualmente un posticino in Europa League, bisogna allora concentrare tutte le proprie forze senza volare troppo in alto, o quei punti di distacco dalle compagini che precedono possono ancora essere recuperati spalancando le porte di un eden, sussurrato, poi urlato e adesso nuovamente solo accennato, come traguardo da raggiungere con una maggiore maturità, magari nel prossimo campionato? Sono queste le ipotesi di una settimana post sconfitta che ha lasciato a dir poco perplessi, ipotesi che si compenetrano con l’altrettanto dicotomico walzer di supposizioni che riguardano l’avversario di stasera, la Fiorentina: stanca e demoralizzata dopo l’uscita in Champions o arrabbiata e grintosa nell’aggrapparsi all’ultimo obiettivo disponibile in stagione? È anche vero che tante volte nel girone di ritorno si è parlato di un Napoli avvantaggiato contro formazioni che avevano disputato partite infrasettimanali, e poi il campo non ha mostrato alcuna differenza sul piano della tenuta, sia atletica che nervosa. La gara è un crocevia, la prima di un trittico infernale che potrà dare le risposte più importanti a quelle che sono le ambizioni di una squadra che ha fatto già il suo miracolo, ma che adesso non deve arrendersi per portare a compimento il suo recupero, coronando l’obiettivo che sa di trionfo assoluto per come era cominciata la stagione. Contro i viola i partenopei saranno in piena emergenza difesa. Grava non ha ancora recuperato - e quanto si è sentita a Bologna l’assenza della sua esplosività negli anticipi - Santacroce è ormai assente da una vita e non rientrerà prima di un mese ancora, ma ai due infortunati si sono aggiunti anche il capitano Cannavaro, fermato per un turno dal giudice sportivo e Dossena, bloccato ancora una volta da un leggero infortunio, l’ennesimo dal suo arrivo a Napoli che fa pensare anche ad un pizzico di sfortuna: troppo l’accanimento della  dea bendata sul laterale ex reds, che non ha ancora avuto la possibilità di mostrare ciò di cui è capace. Le assenze in difesa porteranno quindi un Aronica in notevole calo sulla linea dei tre proponendo Zuniga titolare su quella fascia mancina mal digerita dal colombiano. Due i ballottaggi da sciogliere e poi la formazione anti-gigliati è pronta: sulla mediana a contendersi una maglia ci sono Pazienza, anche lui in evidente calo dopo le prestazioni da gladiatore delle giornate scorse, al quale potrebbe essere preferito un Cigarini che sta imparando a presidiare la sua zona, nel complesso compito del mediano, e che di sicuro può garantire maggiore freschezza fisica, unitamente a piedi che potrebbero permettere al Napoli di girare meglio. L’altro dubbio è in attacco, quell’attacco abulico che non segna neanche a pagare i santi. Affidarsi ancora agli uomini di maggior talento, seppur in un momento nero, o far partire dal primo minuto il Tanque, che seppur sprecone di golose occasioni, è stata l’ultima punta ad andare in rete, contro la Roma, ed in precedenza contro la Sampdoria. Lasciati aperti quindi questi due ballottaggi che saranno sciolti in giornata il Napoli che scenderà in campo stasera al San Paolo per tornare a vincere è praticamente fatto. In porta De Sanctis, che dopo la svista, più plateale che non errore reale, contro il Bologna, ritorna a voler lasciare involata la sua rete. I tre di difesa saranno Campagnaro sul centro destra, Rinaudo centrale col siciliano Totò Aronica sul centro sinistra. A centrocampo sulla destra un superbike Maggio che nella gara in Emilia sembrava essere totalmente a corto di carburante, a sinistra i dribbling del sudamericano Zuniga, adattato ma voglioso di ben figurare, e sulla mediana punto fermo il moto perpetuo di Gargano, fresco di rinnovo, il quale anche nella disfatta del Dall’Ara è stato l’ultimo ad arrendersi, con accanto un punto interrogativo che potrebbe essere più “professore” che “distruttore”. In avanti  certi del posto dovrebbero essere Hamsik ed il Pocho, che a differenza dei compagni di reparto ha la scusante di venire da un infortunio e che quindi ha bisogno di giocare per recuperare la forma migliore, accanto ai quali probabilmente dall’inizio potrebbe venire schierato ancora una volta Masaniello, alla ricerca del gol perduto. La squadra di Prandelli, anche lei in emergenza per alcune defezioni importanti, resta pur sempre una squadra di alto rango, con calciatori capaci di risolvere l’incontro in qualunque momento, soprattutto nel reparto avanzato, e quindi va presa assolutamente con le molle. I viola dovrebbero scendere in campo al San Paolo con Frey tra i pali, una difesa parecchio distratta nelle ultime uscite che dovrebbe contare, da destra verso sinistra, la presenza di De Silvestri, Felipe, Kroldrup e Gobbi. Centrocampo a tre con Bolatti frangiflutti davanti alla difesa con la qualità e le geometrie di Donadel e Montolivo come interni. In avanti il fiuto di Gilardino supportato dalla rapidità di Santana e dall’estro di Jovetic, per un tridente al quale prestare estrema attenzione. Da stasera si va a caccia della verità, il Napoli deve vincere, non ci sono altre ipotesi papabili, se si vuole ancora credere a qualcosa di importante, senza lasciarsi risucchiare nel buco nero del centro classifica, che a guardare bene è li dietro le spalle non troppo distante, ed avanza prepotentemente. Una serata magica, dunque, per ripartire affermando ancora, noi ci siamo.

 Queste le probabili formazioni:

NAPOLI: 26 De Sanctis, 14 Campagnaro, 77 Rinaudo, 6 Aronica, 11 Maggio, 23 Gargano, 21 Cigarini, 16 Zuniga, 7 Lavezzi, 17 Hamsik, 27 Quagliarella.
A disposizione: 1 Iezzo, 33 Rullo, 91 Maiello, 18 Bogliacino, 5 Pazienza, 35 Liccardo, 19 Denis.
All. Mazzarri

FIORENTINA:  1 Frey, 29 De Silvestri, 16 Felipe, 2 Kroldrup, 19 Gobbi, 4 Donadel, 28 Bolatti, 18 Montolivo, 24 Santana, 8 Jovetic, 11 Gilardino.
A disposizione: 35 Avramov, 25 Comotto, 23 Pasqual, 15 Zanetti, 22 Liajic, 21 Babacar, 39 Kerrison.
All. Prandelli. 


di Emanuele Gargiulo

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Di jeiar - scritto il 13/03/2010 11:59:46

Sono preoccupato dalle parole del Presidente: “non investirò 50 milioni di euro a giugno”, per uno che vuole andare in champion sono frasi da non dire, significa che ci vuoi andare ma con il minimo sforzo (economico”) solo con il fattore “C”.

Invece andrebbero acquistati solo tre giocatori ma di spessore:

un difensore, un centrocampista ed un attaccante.

Poi per far coesistere i vari Quagliarella, Lavezzi, Hamsik ed un attaccante di peso, senza muovere gli equilibri di squadra, lo si può fare (ed anche quest’anno) cambiando modulo: un 4-2-3-1

Mantenendo sempre i due mediani tanto cari a Mazzarri ma rinunciando a Maggio che dovrebbe fare staffetta con i vari Hamsik, Quagliarella e Lavezzi (che gioca da ala dx o sx e non da seconda punta). Quindi le ali sx Quagliarella/Lavezzi e dx Lavezzi/Maggio sarebbero protetti alle spalle dai due terzini ad esempio Aronica/Dossena a sx e Campagnaro/Santacroce a dx




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