

“Molti ragazzi devono fare un salto di mentalità. Napoli non so se agevoli la cosa, ma a me piace responsabilizzare molto, non mi va di controllare. Mi piace creare un ambiente sano, dove ci si diverta senza sbracare”. Roberto Donadoni (nella foto di Felice De Martino) in un’intervista rilasciata ai colleghi del ‘Guerrin Sportivo’ prova a responsabilizzare i propri giovani calciatori e indica come modello
Non fa promesse il tecnico azzurro: “Non amo raccontare balle o dire cose convenienti. Quello che posso dire è che lavorerò per dare una nuova mentalità alla squadra”.
Prima di essere chiamato dal Napoli è stato molto vicino alla panchina del CSKA Mosca: “Ma non vedevo un progetto affidabile” rivela l’ex cittì della Nazionale.
Tra i colleghi, stima Delneri, Spalletti e Gasperini, ultimamente molto meno Mourinho: “Mi stava abbastanza simpatico, meno negli ultimi tempi. Se uno apre bocca deve andare sino in fondo. E di alcune ultime sortite avrei piacere di capire le motivazioni reali”. All’estero invece apprezza Guardiola del Barcellona: “Ma lì il materiale umano lì è di un altro livello”.
di VL

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