Denis si, Denis no? Questo molto probabilmente non è più un dilemma soprattutto per Walter Mazzarri, almeno nelle scelte iniziali. La certezza è che “El Tanque” tornerà a vestire i panni del bomber di scorta partendo dalla panca. Scelte e certezze a parte Denis, detto “il carrarmato” potrebbe essere ribattezzato anche come lo “Spacca-Napoli” di una città divisa a metà tra coloro che lo vorrebbero in campo fin dall’inizio ed altri che lo preferiscono a gara in corso. Fatto sta che l’attaccante argentino ha fallito la grande occasione contro la Fiorentina, gara in cui è stato schierato fin dal primo minuto dove Mazzarri lo ha preferito addirittura a Fabio Quagliarella, ovvero il più grande investimento della storia del club pagato ben 18 milioni di euro. Lui, Denis invece è costato ben 10 in meno rispetto al suo compagno. Voluto a tutti i costi dall’ex direttore generale del Napoli Pierpaolo Marino che lo ha preferito a Diego Milito. Il paragone oggi è a dir poco improponibile, perché la differenza tra i due è che Milito è un bomber vero, mentre Denis è ancora uno di scorta all’occorrenza. Già, perché di gol in maglia azzurra ne ha realizzati complessivamente 12 in 56 presenze.
L’anno scorso 8 gol in 34 gare, quest’anno giusto la metà in 22 apparizioni. Gol comunque pesanti contro il Milan, Parma, Sampdoria e Roma che sono valsi sei punti. Ma soprattutto il dato che viene fuori è che Denis diventa un cecchino infallibile quando Mazzarri lo convoca dalla panchina. In ben tre occasioni su quattro è andata esattamente così. Con Milan, Roma e Samp. Solo con il Parma ha giocato dal primo minuto realizzando la rete del momentaneo vantaggio. Ma la fotografia più bella della sua stagione resta la gara dell’andata contro il Milan in cui il Tanque dopo essere subentrato ha realizzato a tempo scaduto il gol rocambolesco pari in rimonta. Da autentico bomber di scorta.

Fonte: LEGGO

di VL