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• MAZZARRI E LO SCHEMA DELL’OROLOGIO •

18/03/2010 11:41:57
Si sveglia alle 7 in punto per concedersi le telefonate della giornata. Non pranza per non sottrarre secondi al lavoro e solo dodici ore più tardi si «rilassa» a cena. Il resto è allenamento, studio dei dvd delle squadre avversarie, tecnica e tattica studiata al secondo. Walter Mazzarri è arrivato a Napoli e sin dal primo allenamento ha predicato il suo credo: lo schema dell’orologio. Quello cioè che prevede massima attenzione al tempo, sia in campo che fuori. Quei sincronismi delle giocate fondati sul concetto della velocità, prevedono che l’azione tipo per andare in porta (dalla difesa all’area avversaria) può durare venti secondi.
Tre quattro tocchi, anche se l’azione si sviluppa per una ripartenza da centrocampo. Finora in tre gare clou della sua gestione, Milan, Roma e Fiorentina al San Paolo, la perdita di secondi preziosi avrebbe sottratto al suo Napoli almeno cinque punti. Spieghiamo, anche per meglio comprendere l’ultimo monito di Mazzarri nello spogliatoio: al gol niente più esultanza, palla a centrocampo e via. Contro la Roma, sotto due a zero, il Napoli rimonta e pareggia al minuto ottantanove con Hamsik su rigore. La partita sarebbe terminata almeno quattro minuti dopo, ma lo slovacco si attarda ad esultare. Trenta secondi, per carità. Ma per Mazzarri ci sarebbe stato il tempo (i secondi) per il 3-2.
Stessa situazione in occasione della sfida con il Milan (girone di andata): pareggio in rimonta con gol di Cigarini prima e Denis poi. Il tanque insacca al minuto novantadue, l’arbitro ne aveva assegnati cinque di recupero. L’argentino ha esultato per «ben» cinquanta secondi, mentre il tecnico si sbracciava dalla panchina richiamava tutti a centrocampo: c’era il tempo per il terzo gol e quindi per la vittoria. Con la Fiorentina, sabato scorso, questione diversa. Il Napoli ha perso per 3-1, ma sull’uno a zero (secondo tempo) Lavezzi, che al San Paolo non segnava da tredici mesi, ha festeggiato anche lui quasi per un minuto intero. Arco di tempo in cui, secondo lo schema dell’orologio, si possono almeno fare tre gol.
E non è un concetto astratto, perchè Mazzarri conta il tempo, sul tempo basa la sua vita lavorativa e non. Lo si vede fumare una sigaretta durante una pausa di lavoro? Anche quello è un momento da «bruciare» in pochi secondi. L’appuntamento con i giornalisti per le conferenze stampa? Spacca il secondo, e per due motivi: avere il tempo necessario per dare spiegazioni su tutto e anche di più. E per non sottrarre neanche un secondo alla riunione tecnica con i suoi calciatori. Ha l’abitudine di fare colloqui individuali, anche quelli sono sincronizzati. Sincronizzata l’azione, sincronizzati i movimenti con e senza palla. Sincronizzata anche la chiacchierata con il presidente De Laurentiis. Che è quotidiana, ma avviene tra le sette e le sette e trenta del mattino. E meno male che il patron azzurro ha sempre l’orologio spostato in avanti di quaranta minuti.
Freme in panchina, durante la partita quando il gol pur se della sua squadra fa perdere tempo e concentrazione. Guarda l’orologio, indica ai suoi di tornare a centrocampo. E’ adrenalinico anche in questo. Evitare le esultanze era una usanza che aveva stabilito anche negli altri club che aveva allenato. Martedì scorso l’ha proposto al suo Napoli. Per Walter Mazzarri la vittoria in campo è questione di secondi. E ai suoi calciatori, dal primo momento, ha fatto capire il perchè. Con un’unica eccezione: mai secondi sulla palla.
Fonte: Corriere Mezzogiorno
di E.L.
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NEWS NAPOLI
mi correggo
Di enzuccio83 - scritto il 18/03/2010 20:08:48
mi correggo risultato era 1-2 ecco la cronaca originale ANNO 1999 In una finale memorabile, conquistata all'ultimo minuto, il Manchester United ha battuto il Bayern di Monaco e si e' aggiudicato la Coppa dei Campioni che non vinceva dal 1968. I tedeschi erano andati in vantaggio al sesto minuto con una rete di Mario Basler su punizione, ma dopo aver controllato l'intera partita a pochi secondi dal fischio finale si sono visti beffare da un'eccezionale doppietta inglese. 'Eroi' del Manchester, Teddy Sheringham, che ha realizzato al 91º il gol del pareggio, e Ole Gunnar Solskjear, che al 93º ha firmato la vittoria.
si walter
Di enzuccio83 - scritto il 18/03/2010 20:06:13
Mazzarri ha ragione anche 30 secondi son fondamentali non so se ricordate la finale di champion di qualche anno fa tra bayern e manchest utd. . . ebbene sul risultato di 2 a zero per il bayern a poki minuti dalla fine il manchester riusci a ribaltare il risultato vincendo la coppa campioni senza esultare a nessu goal riportando per 3 volte la palla a centrocampo subito. . . . COSI SI DIVENTA GRANDI!!!!!!!!!!
Finitela.
Di El Loco - scritto il 18/03/2010 13:42:58
tutti allenatori da salotto vedo. . . . . . la differenza è che mazzarri allena in serie A e tu stai davanti al pc di casa.
Alla fine sono i giocatori che vanno in campo e se il sig hamsik cammina invece di giocare il problema non è di Mazzarri.
Mazzarri inizia a dare i numeri!!!
Di antiPanico - scritto il 18/03/2010 12:18:45
Mazzarri inizia a dare i numeri!!!
Ma che stiamo scherzando , , su novanta minuti piu' recuperi sta a guardare i cinquanta secondi persi dai giocatori quando si pareggio' contro il milan nel recupero??!! Questo inizia ad arrampicarsi sugli specchi e non si rende conto di che minkiate dice!!
Pensasse a rimettere la difesa a posto magari con 4 difensori : Zuniga - Campagnaro -Cannavaro - Dossena
magari potrebbe essere una soluzione ed inserire a cantrocampo sempre Cigarini che sa costruire la manovra togliendo Pazienza perche' con 4 difensori basterebbe Gargano!!
In avanti Hamsik con le 2 punte!!
Mazzarri altro che orologio io non vedo l'ora di tornare alla vittoria!!!