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• OBIETTIVO NAPOLI - LA VITTORIA NON ARRIVA, MA E' UN NAPOLI TRASFORMATO •

21/03/2010 18:15:48
Che si potesse lasciare San Siro col rammarico l'avevamo messo in conto: che il sentimento fosse dettato da una vittoria mancata, invece, era più difficile da prevedere. Alla luce di un primo tempo dominato dagli azzurri, l'impressione era che la squadra di Mazzarri fosse davvero in grado di guastare la festa al Milan. Il Napoli ci è riuscito soltanto a metà, ma il punto raccolto al termine di una gara vibrante ed intensa dev'essere comunque accolto positivamente. Alla soddisfazione per aver interrotto la striscia di sconfitte consecutive, fermatasi a due, si aggiunge infatti la consapevolezza di aver ritrovato lo spirito e la determinazione che permisero ai partenopei di scalare i vertici della classifica nel girone d'andata. Dal punto di vista tattico, quello schierato da Mazzarri è stato un Napoli quasi perfetto. Sulla carta, la squadra era schierata con quattro difensori in linea per presidiare al meglio tutto il fronte d'attacco del Milan, ed arginare la fantasia di Pato e l'incisività nell'uno contro uno di Ronaldinho. Due autentiche spine nel fianco, e non soltanto per la loro posizione defilata. Con l'ex Pallone d'Oro schierato sulla sinistra e francobollato da Grava, era Campagnaro a dover tenere a bada l'altro brasiliano. Proprio la posizione del difensore napoletano si è rivelata la mossa vcincente di Mazzarri. Con gli azzurri in possesso palla, l'argentino diventava infatti il quinto giocatore a sinistra. Con le sue accelerazioni sull'out mancino, Campagnaro ha costretto per tutto il primo tempo Oddo a mantenere la posizione: anche Pato e successivamente Mancini, subentrato al connazionale vittima di un infortunio muscolare, erano costretti spesso ad indietreggiare. Nel primo quarto d'ora è un Napoli corto, compatto, aggressivo. Gli azzurri riescono ad annullare le fonti di gioco del Milan, con Seedorf francobollato a tutto campo da Pazienza, spesso coadiuvato da Gargano. Anche Pirlo è stretto nella morsa di Hamsik, che non gli lascia mai il tempo della giocata e ne ostruisce la visione di gioco. Davanti, Maggio è il solito pendolino sulla fascia destra: corre, tampona e poi riparte. La posizione di Quagliarella, leggermente più arretrata rispetto a Lavezzi, consente al Pocho di sfruttare la sua velocità nel puntare l'uomo, riuscendo ad infilarsi fra le maglie dei centrali Favalli e Thiago Silva come una lama nel burro. Proprio da un'iniziativa in contropiede dell'argentino nasce il pasticcio difensivo, con lo scontro fortuito fra Abbiati e Oddo, che spiana la strada a Campagnaro per realizzare il vantaggio a porta completamente vuota. Il Napoli sa che può far male e sembra aver ritrovato l'autostima, favorito da un Milan in confusione ed incapace di trovare sbocchi per le proprie giocate offensive. E' sufficiente però una disattenzione per rimettere in discussione il risultato, e vanificare gli sforzi compiuti in precedenza. Su azione da palla inattiva, Maggio è poco reattivo nei confronti di Ronaldinho, che lo punta e riesce a piazzare un cross coi giri giusti per la testa di Inzaghi. Rinaudo appare nettamente in ritardo nella chiusura, con l'ex attaccante della Nazionale che gli sbuca davanti, ed anche De Sanctis non appare del tutto esente da colpe: avrebbe potuto tentare infatti l'uscita di pugni. Il Napoli incassa bene però il colpo, e riprende ad attaccare a testa bassa. La sfortuna, unita alle qualità di Abbiati, impediscono a Lavezzi e Quagliarella di trovare il raddoppio in almeno cinque occasioni. Tornano a manifestarsi anche il limiti in fase realizzativa di un Napoli che non ha nelle sue file un vero rapace, in grado di realizzare gol sporchi, piazzato al posto giusto nel momento giusto. Gli azzurri vanno al riposo sull'1 a 1: un risultato che non premia la squadra di Mazzarri, capace di sviluppare una mole di gioco nettamente superiore, con un numero di palle-gol elevatissimo al cospetto di un Milan che ha trovato la via della rete sull'unica azione degna di nota di tutto il primo tempo. Nella ripresa, il Napoli paga il dispendio di energie e l'orgoglio dei rossoneri, i cui attacchi si fanno arrembanti. Ronaldinho fa ammattire Grava, costringendolo al fallo da ammonizione che lo costringerà a saltare la sfida con la Juve di giovedì. Inzaghi, sempre bravo a giocare sul filo dell'offside, è una minaccia costante per i due centrali. Il Napoli arretra a poco a poco il proprio raggio d'azione, affidandosi solo a qualche sporadica sortita. In compenso, sale in cattedra De Sanctis: il portierone azzurro riscatta l'incertezza del primo tempo con due interventi miracolosi. Il primo di istinto su Inzaghi, da distanza ravvicinata, e l'altro su Mancini che aveva approfittato della scarsa lucidità degli esterni azzurri. Mazzarri ridisegna il Napoli con gli ingressi di Cigarini, Dossena e Denis: gli azzurri chiuderanno la partita con un 5-4-1 a protezione del prezioso risultato di parità, senza però subire in modo eccessivo la pressione del Milan. Il punteggio finale rispecchia fedelmente l'andamento della gara, con le due squadre che hanno avuto un tempo a testa. Il Napoli ritorna da questa trasferta portando con sé la consapevolezza di aver affrontato alla pari la seconda forza del campionato. Gli azzurri hanno ritrovato in un pomeriggio la determinazione e la compattezza nel cercare il risultato, che nell'ultimo mese e mezzo erano venute a mancare. Manca ancora all'appello il cinismo, ma la classifica induce all'ottimismo. Nonostante sia l'ottava domenica senza vittorie, il sesto posto dista solo due punti (Samp permettendo), mentre la zona-Champions è rimasta a 5 lunghezze. Ora sotto con la Juve, perchè il Napoli visto oggi non ha nessuno da temere.


di Simone Spisso

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è vero Gargano è scarso
Di domenico - scritto il 22/03/2010 14:47:48

Condivido quello che dicono alcuni tifosi su Gargano è un giocatore scarso, tanto fumo ma pochissimo arrosto rispetto al primo anno è meno preciso e soprattutto molto lento. Come cerca di impostare l'azione perde il pallone ormai è diventato un peso in questa squadra perchè non riesce più a dare un contributo positivo. E'preferible vendere un giocatore così.


speriamo bene
Di raigi1963 - scritto il 22/03/2010 13:02:12

basta chiacchere, la squadra è questa e dobbiamo solo andare avanti. . . . . ora ci aspetta la odiata juve, speriamo bene


Gargano
Di Fabio82na - scritto il 22/03/2010 09:16:28

Gargano mi fa imbestialire ogni partita.

Ma che gli hanno rinnovato a fare il contratto. . . è uno scarsone, recupera 50 palloni ne perde 200.

O si vende oppure gli si fa capire che quando recupera un pallone lo deve passare al comagno più vicno (massimo 2mt seno sbaglia!!).

Compriamo Inler e Palombo e l'anno prossimo voliamo!!


MAZZARRI
Di CIRO - scritto il 21/03/2010 21:06:21

MAZZARRI HA FATTO VEDERE IN QUESTE ULTIME GIORNATE I SUOI LIMITI


Deludente Hamsik
Di Juliano - scritto il 21/03/2010 20:37:51

Se questo sarà sempre Hamsik, preferisco che lo vendano

per comprare gente con il sangue addosso. E' discontinuo e spesso ti innervosisce. Me rutt o cazz.


Bel Napoli ma...
Di bill - scritto il 21/03/2010 20:22:51

Bel Napoli battagliero che soprattutto nel primo tempo è stato addirittura superiore al Milan, ma occorre evidenziare la nuova prova incolore di Hamsik e i continui errori di Gargano che continua a portare palla per poi regalarla agli avversari, questo giocatore corre, corre ma spesso a vuoto risultanto assolutamente inconcludente.


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