Paolo Cannavaro capitano di lungo corso, il ragazzo della Loggetta… “brucia” il fratello Fabio al quale strappa la bandiera azzurra dalle mani con un carico di presenze assolute nel Napoli di De Laurentiis: nella sfida di giovedì sera al San Paolo contro la Juve, raggiungerà le 148 presenze in campo, nessun altro calciatore dalla nascita del nuovo club – risorto sulle ceneri di quello precedente – può vantare una così lunga militanza, onorata tra l’altro da prestazioni di primissimo piano, tali da attirare le attenzioni del cittì Lippi. Paolo contro Fabio, tra l’altro. E’ uno dei motivi di grande interesse del match tra il Napoli e la Juve.
In un recente passato avevano reciprocamente immaginato di giocare un girono spalla a spalla, con la maglietta azzurra sulla pelle. Il destino ha invece deciso diversamente e i due fratelli si ritroveranno di fronte: c’è da ritenere che Paolo alla sua maniera, nei momenti opportuni della partita, si riverserà nell’area bianconera per tentare qualche soluzione di testa. Fabio dovrà fare molta attenzione, giacchè il fratello Paolo è particolarmente forte nel gioco aereo. Scontro in… famiglia, è vero, ma è anche uno scontro tra due capitani. Per quanto sia caro ai napoletani il Cannavaro campione del mondo, pallone d’oro e idolo del San Paolo ai tempi in cui indossava la maglia del Napoli, la Torcida azzurra tirerà per Paolo, è naturale. D’altra parte il centrale difensivo del team di Mazzarri ha realizzato il sogno della sua vita, tornando nella squadra del cuore dove aveva iniziato la sua carriera fin da ragazzino. Un po’ come Fabio che tuttavia a causa delle vicende del vecchio Napoli, ha proseguito alla grande la sua carriera diventando un mito del calcio mondiale. Sul fronte azzurro c’è invece un giovanotto carico di orgoglio e che ha una gran voglia di portare in Europa il team del quale è capitano e in cui vuole giocare per sempre.

Fonte: LEGGO

di VL