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• ANTEPRIMA: NAPOLI-CATANIA, IL VIATICO PER L'EUROPA •

27/03/2010 15:56:24

Riporre l’entusiasmo per il trionfo roboante sulle ceneri della Juventis in uno splendido cassetto dorato, questo è il compito degli azzurri che, nel volgere di tre giorni dalla serata da sogno, devono ritornare con i piedi per terra perché a raggiungerli, ancora in casa, ancora davanti ad un San Paolo che potrebbe essere nuovamente gremito per il metà prezzo proposto da De Laurentiis, c’è il Catania di Sinisa Mihajlovic, una delle compagini più in forma del campionato, una squadra ostica, che ha corsa e qualità, che sa giocare al calcio e che dopo essere venuta fuori dalle sabbie mobili dei posti retrocessione, cerca gli ultimi punticini utili per potersi finalmente ritenere matematicamente salva. Occhio dunque a non sottovalutare l’impegno, perché gli etnei non sono certo gli zombie juventini, e vanno affrontati con la determinazione e l’applicazione solite, perché fare sei punti in tre giorni (quasi quanti se n’erano conquistati nelle dieci giornate precedenti) sarebbe un colpo di nitro fondamentale per ricandidarsi autorevolmente anche al sogno che non va neanche sussurrato, ma che intanto si ritrova li, a sole tre lunghezze di distanza, possibile da afferrare, perché basta solo allungare le mani, e magari la falcata sovrapponendo passi da tre punti uno dopo l’altro. Gli avanti azzurri hanno rotto il digiuno, Quagliarella si è scrollato di dosso due mesi e più di astinenza che iniziava a pesare sull’umore come un macigno incastrato sulla bocca dei respiri, idem per Marekiaro, ritornato al gol su azione dopo oltre centocinquanta giorni, durante i quali aveva potuto allisciare il ciuffo solo per un paio di realizzazioni dagli undici metri. Lavezzi, beh, il Pocho è tornato in forma, ed in questo momento è l’uomo in più di una squadra azzurra che pensa in grande, determinante quanto mai, con una vena realizzativa mai vista in questi anni, con due gol consecutivi in casa intercalati dall’assist milanese per il connazionale Campagnaro. Il fulmine argentino ha un buon calcio, lo ha dimostrato ampiamente anche con conclusioni dalla media distanza, e se il suo rapporto biunivoco con la rete dovesse instaurarsi in modo più continuo potrebbe diventare la freccia delle meraviglie nella faretra azzurra. Squadra che vince non si cambia, questa è una delle regole mai scritte del calcio, e Mazzarri sembrerebbe essere dello stesso avviso, pronto a rischierare anche contro i rossoblu la medesima formazione che ha svergognato la signora, sebbene Aronica sia pronto al rientro e Pazienza in mediana si mostri leggermente affaticato. Pertanto, nel sole di una primavera che sembra già inoltrata, sul manto di Fuorigrotta il Napoli dovrebbe partire con De Sanctis tra i pali, sicuro con i suoi guanti di ventosa, la cerniera difensiva che nel corso delle giornate si è rivelata più affidabile con Campagnaro, Cannavaro e Grava, sulla linea di centrocampo fasce presidiate da Maggio sulla destra e Zuniga sulla sinistra ed i soliti due in mediana, Gargano e Pazienza (con l’ipostesi Cigarini nel caso in cui gli venisse concesso un turno di riposo). In avanti dopo i dubbi e le perplessità delle giornate scorse, nelle quali l’astenia dell’attacco faceva invocare a gran voce qualche cambiamento, i tre gioielli azzurri, con l’inversione di ruolo tra Quaglia ed il Pocho, tornano ad incutere timore, desti dal torpore nel quale per troppo tempo si erano adagiati, e pronti a regalare ancora magie ai propri tifosi. Il Catania è stracarico di diffidati, e chissà che all’ultimo minuto il mister etneo, nonostante le dichiarazioni belligeranti, non ritenga opportuno compiere un sostanzioso turn over, per preservare il suo undici migliore in vista del derby col Palermo. Ma lasciando da parte le ipotesi che solo il campo potrà sciogliere, i rossoblu dovrebbero presentarsi a Napoli con quel 4 3 3 che tanto bene sta facendo, schierando Andujar in porta, linea difensiva a quattro con, da destra verso sinistra, Bellusci, Silvestre, Terlizzi e Augustyn; Ledesma perno di centrocampo con Biagianti e Ricchiuti interni a supporto di un tridente composito di potenza guizzi e fantasia formato da Mascara e Martinez laterali ed il pilastro centrale rappresentato dall’acquisto di gennaio Maxi Lopez.  Niente alibi, l’obiettivo è uno solamente, vincere, perché le avversarie per la lotta all’Europa arrancano, perché il Napoli ha crediti con la sorte e con gli “episodi”, perché è la squadra che ha mostrato la maggiore continuità nelle prestazioni, buone anche laddove il risultato non è stato lusinghiero. Il Catania ormai è quasi salvo, gli azzurri giocano in casa e lottano per un obiettivo che dopo i primi due mesi di campionato nessuno si sarebbe mai potuto aspettare. Siamo agli sgoccioli, mancano 8 gare, solamente 8 gare, ancora uno sforzo, di quelli che si compiono con l’anima e la grinta, un ultimo sforzo prima dell’apoteosi.

Queste le probabili formazioni:

NAPOLI: 26 De Sanctis; 2 Grava, 28 Cannavaro, 14 Campagnaro; 11 Maggio, 5 Pazienza, 23 Gargano, 16 Zuniga; 17 Hamsik, 27 Quagliarella; 7 Lavezzi.
A disposizione: 1 Iezzo, 6 Aronica, 77 Rinaudo, 33 Rullo, 18 Bogliacino, 21 Cigarini, 19 Denis.
All. Mazzarri

CATANIA: 21 Andujar; 14 Bellusci, 6 Silvestre 23 Terlizzi, 18 Augustyn; 8 Ledesma, 27 Biagianti, 19 Ricchiuti; 25 Martinez, 11 Maxi Lopez, 7 Mascara.
A disposizione: 1 Kosicky, 26 Sciacca, 3 Spolli, 13 Izco, 17 Moretti, 4 Delvecchio, 15 Morimoto.
All. Mihajlovic 


di Emanuele Gargiulo

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cambia

goooooooooooooollllllllllllllllll
Di michelino da sepino - scritto il 27/03/2010 18:46:15

domani il catania perderà e il Napoli trionferààààààààààààààààà !!!!!!!!!!!!!!!!


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