E’ l’ultimo dei grandi marcatori che non ci sono più. E’ il “piccolo grande Grava”, un mastino che è riuscito a mettere il bavaglio a calciatori del calibro di Ronaldinho. E’ anche Grava – ribattezzato dai compagni Gravatar – uno dei grandi segreti del Napoli di Mazzarri: “Sono felice. Grazie al mister sono rinato. Mi conosceva poco eppure mi ha dato fiducia, per questo lo ringrazio.

Spero di continuare su questi livelli, dimostrando partita dopo partita quanto valgo e quanto valiamo. Quello che è stato fatto oramai conta poco. Sono migliorato soprattutto perché gioco nel mio ruolo, da marcatore vero, cosa che non ho fatto in passato”. Gravatar è ora al centro delle attenzioni, ma sull’album della Panini non c’è la sua foto. Scherza: “In me non ci credevano nemmeno loro…”.

“Sabato sarà una battaglia. Dobbiamo andare a Roma con la consapevolezza di dover e poter prendere i tre punti. Il mister ci ha dato una grande mentalità. Riusciamo ad esprimerci sempre bene anche quando magari il risultato pieno non arriva. Contro la Lazio non sarà comunque facile, loro sono in una posizione di classifica che non meritano rispetto al valore della rosa. Reja per noi è stato un padre, gli stringerò la mano”. E con Zarate come al mettiamo? “Mazzarri ci fa studiare sempre gli attaccanti avversari, è un buon vantaggio…”.

Fonte: leggo

di E.L.