

"Vogliamo coronare una stagione esaltante". Leandro Rinaudo è raggiante e guarda al futuro. Il difensore palermitano si sente parte integrante del gruppo e sente che l'obiettivo è vicino....
Leo, è stata una settimana fondamentale...
"Sì, devo dire che abbiamo dato una grande spinta al nostro campionato. Abbiamo conquistato un punto d'oro a Milano e poi abbiamo vinto alla grande con Juve e Catania. Dopo un periodo in cui i risultati non ci hanno arriso nonostante le buone prestazione, siamo riusciti a ridare impulso al nostro campionato. Adesso però serve la continuità, e vogliamo fare un altro passo avanti all'Olimpico con la Lazio".
Nello spogliatoio parlate di traguardi?
"Onestamente no. Cerchiamo di lavorare quotidianamente. La classifica non la commentiamo, un po' come fa anche il mister. Si pensa alla settimana che abbiamo davanti. Manca un mese e mezzo alla fine della stagione ed il tempo volerà più di quanto possiamo pensare. perciò questo è il momento di ottimizzare quanto di buono fatto finora. Ci giochiamo tutto in sette partite e sarà lo sprint decisivo"
Hai segnato un gol a Bologna che però non è valso punti. Lo sogni un gol decisivo?
"Sono sincero. Baratterei un mio gol per una vittoria. Non mi interessa segnare, mi interessa che la squadra vinca. Chiunque segni sarà un gol d'oro. E' il successo che ci rende orgogliosi non il gol"
Nella corsa Champions c'è davanti il tuo Palermo...
"Credo che ci siano 5-6 squadre in pochi punti. La lotta non sarà ridotta ad un duello ma a più duelli. Basta distrasi e finisci sotto, basta vincerne due e finisci sopra. Noi dobbiamo tenere altissimo il rendimento fino alla fine".
Leo, raccontaci la scelta del tuo numero di maglia, il 77...
"E' per mia nonna. E' morta a 77 anni. Per me fu un trauma, ero legatissimo a lei. Ho scelto quel numero per tenerla sempre con me".
In questi giorni a Napoli non si parla di Champions, ma del matrimonio tra te e Lavezzi. Come è nata la cosa?
"E' nata perché Pocho è pazzo. Lo sapete. Tra l'altro guardavo la trasmissione con mia moglie e quando Pocho ha detto quella cosa, mia miglie mi ha guardato strano. A parte gli scherzi, speriamo che questo matrimonio si faccia in nome dell'Europa..."
Fonte: sscnapoli
di Giuseppe Palmieri

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