

Ilario Castagner, ex tecnico di Inter e Milan, è intervenuto durante la trasmissione televisiva condotta da Raimondo Miraglia, con la collaborazione del direttore di Pianetazzurro Vincenzo Letizia, Area Azzurri. Ecco l’intervista nelle sue fasi salienti, riproposta ai nostri lettori.
Una breve considerazione sulla sconfitta con il Parma?
“Sono quelle sconfitte che bruciano, inaspettate, soprattutto per chi ha l’entusiasmo di raggiungere un importante traguardo europeo. Sono sconfitte che capitano, che devono essere messe in previsione. Quello che è importante è la reazione della squadra, anche se per la prossima partita ci sono squalificati illustri”.
Crede che il Napoli in futuro possa predisporre una difesa a 4 o continuerà a proporre la difesa a 3?
“Le diagnosi da lontano è difficile poterle fare. Mazzarri ci sa fare, lo ha dimostrato più volte. Dipende dagli uomini che ha e dagli equilibri che riesce a vedere negli allenamenti e in partita. Non credo che ci sia la possibilità di dire meglio a 3 o meglio a 4. Lo deve decidere lui”.
Vedendo le caratteristiche di Quagliarella e Lavezzi, probabilmente agirebbero meglio più decentrati…
“La scelta di Lavezzi come prima punta nelle ultime partite, per poter dare ad Hamsik e a Quagliarella la possibilità di partire da lontano sembrava azzeccata. Adesso chiaramente con la squalifica di Quagliarella, dovrà cambiare perché Denis non può partire da dietro, deve essere la punta centrale pronta a sfruttare sponde e colpi di testa”.
La difficoltà del Napoli quest’anno è stata la finalizzazione: in prospettiva futura l’acquisto di un bomber è necessario? E poi come si disporrà il terzetto che attualmente utilizza Mazzarri, con un arretramento di Hamsik sulla linea mediana o con l’esclusione a turno di uno tra Lavezzi e Quagliarella?
“Hamsik per me è intoccabile, è il punto fermo del Napoli. Io sono convinto che al Napoli arriveranno molte richieste per questo ragazzo, che nel nostro campionato è quello che più assomiglia a Lampard. Un centrocampista che va sempre in doppia cifra, e va tenuto stretto. Se la società riesce ad individuare il Milito della situazione che fa 20 goal a stagione è chiaro che risolverebbe tantissime cose. C’è il problema Lavezzi: un giocatore utile e generoso che però fa pochi goal”.
Il calendario propone la trasferta di Bari, qual è l’insidia maggiore che si nasconde in questa partita? Qual è il suo pronostico?
“L’insidia maggiore è il discorso squalifiche. Bisogna evitare di affrontare la partita senza la concentrazione e la cattiveria giusta. Sono convinto che a Bari il Napoli troverà una squadra vogliosa di rivincita dopo la figuraccia di Siena. Alla fine chi ha la motivazione giusta riesce a trovare forze nascoste, a soffrire quando arriva la fatica. Chi invece è appagato, quando arriva la fatica molla. È importante fare risultati attraverso la carica agonistica. Il Napoli può vincere a Bari”.
Fonte: Area Azzurri
di Gianmarco Delli Veneri

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