Dubbi e perplessità, la difesa sotto torchio. Cannavaro e Aronica sono out, fermati dalla squalifica. Tutti gli altri in ballo per un posto. Si ricomincia dalle fondamenta. Grava, Santacroce e Rinaudo, allenati in prima persona da Mazzarri che rimescola le carte, per trovare la soluzione più solida, quella che assicura le migliori garanzie possibili: “Contro il Parma abbiamo preso tre gol da polli”.
Il Leoncino di Bahia potrebbe rientrare in prima linea a Bari, accanto a Rinaudo centrale e Grava a sinistra, ma Santacroce non ha l’intera partita nelle gambe. Si vedrà. Il mister valuta varie ipotesi, naturalmente. Optando per il nuovo assortimento difensivo, Campagnaro ritornerebbe sulla fascia. Certo, c’è Dossena, reduce dal suo ultimo infortunio.
A vederlo all’opera il mister non appare del tutto convinto, però sulla sua tenuta. Avrà ancora due giorni di tempo per capire se l’ex esterno del Liverpool potrà finalmente impossessarsi di quella fascia sinistra che era stata riservata al mancino che a sua volta – a partire da domenica - dovrà dimostrare definitivamente che il suo acquisto non è stato un errore. Finora le apparizioni di Dossena in azzurro sono difatti contate sulle dita di una mano, o qualcosina in più, nient’altro però da un giocatore che a Napoli è arrivato in pompa magna per occupare quell’out mancino privo di uno specialista del ruolo dai tempi di Mirko Savini. Il Club azzurro aveva giustamente pensato di aver risolto il problema, dopo due anni di corteggiamenti all’ex esterno del Liverpool, segnalato dagli osservatori del Napoli tra sessanta candidati e costato a gennaio scorso 5,5 milioni di euro, un affare.
Le difficoltà sono sorte però sotto altri profili: Dossena ha giocato globalmente sei partite più un match di Coppa Italia, briciole a causa di problemi fisici. Ora si è riallineato con gli altri azzurri, dopo l’ultimo infortunio, ma ancora una volta Mazzarri è piuttosto perplesso sul suo impiego. Altro che affare. (

Fonte: LEGGO

di VL