Ventura aveva promesso battaglia. Così è stato, ma il Napoli l’ha vinta. Al San Nicola, gli azzurri, privi di Quagliarella, Aronica e Cannavaro, si aggrappano a Lavezzi. Mai spalle furono più sicure. Mazzarri ritrova Denis e lo schiera davanti ad Hamsik ed al Pocho, Zuniga e Campagnaro presidiano le corsie esterne, mentre in difesa si rivede Santacroce. Bari rimaneggiato che si affida alle sgroppate di Alvarez ed al tandem sudamericano composto da Barreto e Castillo.

I partenopei giocano con la palla a pelo d’erba e dominano il gioco, pur non trovando grandi accelerazioni. Il nervosismo rende irto di ostacoli il cammino partenopeo. Il vantaggio viene sfiorato prima con un cross di Campagnaro che taglia tutta l’area ma non trova nessuno, poi con Hamsik che spara il diagonale dall’interno dell’area di rigore biancorossa sui guantoni di un attento Gillet. Zuniga contiene Alvarez ed il Bari si vede solo con una punizione di Allegretti, bloccata da De Sanctis. Al ventottesimo il San Nicola viene freddato dal killer argentino. Lavezzi si impossessa della sfera ai trenta metri, finta di corpo e destro incrociato imprendibile per Gillet. Un gioiello di rara bellezza. Azzurri in vantaggio. Il primo tempo è tutto qui, poi ci sono solo giocate sontuose dell’argentino, ma il Bari non va mai vicino al pareggio.

Nella ripresa il Napoli scende in campo con lo stesso piglio della prima frazione di gioco, deciso a chiudere l’incontro, ma il Bari le prova tutte e nel primo quarto d’ora mette in difficoltà la squadra di Mazzarri. Allegretti è il più pericoloso tra i galletti, ma la sua punizione non mette i brividi al portiere azzurro. Al dodicesimo il tango argentino suona ancora, ammutolendo l’impianto pugliese. Progressione di Zuniga, assist per Lavezzi che entra in area di rigore e fredda Gillet con un destro micidiale. La rete si gonfia ed il Napoli vola verso l’Europa. Sembra finita, gli azzurri danno la sensazione di gestire al meglio il vantaggio, ma lo spettro della trasferta di Cagliari (0-2 azzurro, 3-2 sardo, poi 3-3 finale) si ripresenta quando Almiron, appena entrato, svetta su Pazienza, acciaccato, su cross di Alvarez e riapre la partita con un quarto d’ora ancora da giocare. Il Bari sfiora immediatamente il pari con Sforzini che a porta vuota viene preso in controtempo e non arriva sulla sfera. Mazzarri si affida a Dossena e Bogliacino, sostituendo Denis e Pazienza, per gestire il vantaggio e mette la museruola a Ventura che si affida solo ai lanci lunghi. Il fischio finale è comunque un sospiro di sollievo ed assegna tre, meritati, punti al Napoli.

Immensa la prova di Lavezzi, che segna due reti bellissime, dimostra ritmo e cinicità sotto porta, si procura una quantità industriale di punizioni, rallenta Alvarez andandolo a raddoppiare in fase di non possesso azzurro. Generoso e micidiale, un tango irresistibile che ha lasciato senza fiato il Bari. Il Napoli scavalca la Juventus in classifica e si porta al sesto posto, a cinque punti dal sogno Champions, che per ora resta tale. All’ultima giornata vedremo. Ora conta solo continuare a vincere. Lavezzi ha preso per mano gli azzurri, adesso non bisogna avere le vertigini. Napoli ha voglia di volare.

Bari-Napoli 1-2

Bari: Gillet, Belmonte, A.Masiello, Bonucci, Parisi, Alvarez, Gazzi, De Vezze (13' st Almiron), Allegretti (25' st S.Masiello), Barreto, Castillo (13' st Sforzini). A disp. Padelli, Stellini, Koman, Gosztonyi. All. Ventura

Napoli: De Sanctis, Santacroce, Rinaudo, Grava, Campagnaro, Pazienza (34' st Bogliacino), Gargano, Zuniga, Lavezzi, Hamsik, Denis (39' st Dossena). A disp. Iezzo, Rullo, Maiello, Hoffer, Iuliano. All. Mazzarri

Arbitro: Bergonzi di Genova
Marcatore: 28' pt Lavezzi (N), 12' st Lavezzi (N), 30' st Almiron (B)
Note: ammoniti A.Masiello, Santacroce, Gazzi, Grava, Belmonte, Zuniga