Sono passati vent’anni dal secondo scudetto della Napoli calcistica. Il 29 aprile 1990 lo stadio San Paolo, colmo come avviene anche in questi giorni, esplose per la conquista del tricolore. Fu un gol del difensore Marco Baroni a lanciare gli azzurri verso il trionfo, con un colpo di testa nei minuti iniziali della sfida contro la Lazio. «Quel gol lo ricorderò per sempre» racconta ancora oggi l’ex azzurro. Con lui c’era il grande trascinatore, Diego Armando Maradona, insieme ai brasiliani Careca e Alemao. Una squadra di campioni, tutti ancora nel mondo del calcio, ad eccezione del compianto Giuliani e di De Napoli. Proprio l’asso argentino, tra alti e bassi, ha avuto la carriera più brillante e guiderà in Sudafrica la sua nazionale a caccia del titolo mondiale. Sulla panchina si sono seduti anche lo stesso Baroni, al Siena, Ciro Ferrara, alla Juventus, Gianfranco Zola, attualmente al West Ham, in Inghilterra. Tutti gli altri, da Mauro a Tarantino, da Corradini a Carnevale, Crippa o Francini, sono impegnati come commentatori televisivi, dirigenti, tecnici o procuratori sportivi. C’è però un nome che ricorre dal Napoli dello scudetto a oggi, quello di Bigon. Allora Albertino era il tecnico della squadra dei miracoli, oggi il figlio Riccardo è il direttore sportivo di una società pronta a tornare in Europa che, a piccoli passi, sta seguendo le orme della squadra vincente del padre.

Fonte: LEGGO

di VL