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• ANTEPRIMA: CHIEVO-NAPOLI, I PREDATORI DEL SESTO POSTO PERDUTO •

01/05/2010 19:18:23
Napoli bifronte, impegnato nell’ultimo stralcio di campionato e con l’occhio già vigile sul calciomercato. Una rima baciata a far da sintesi al last minute partenopeo per la stagione calcistica 2009-10, quella del rilancio dopo la goffaggine del girone di ritorno del torneo passato, nata sotto un’aura negativa col viso serioso di Donadoni, proseguita poi tra “allucchi” e trionfi – fino ad un certo punto – con la rinascita mazzarriana, ed un po’ trascinata in questo finale, con parole sempre uguali e incontri decisivi spesso giocati come se fossero un giro di giostra. Campionato e calciomercato, anche solo fino alla settimana scorsa erano l’uno conseguente all’altro, ma svanita ormai la chimera Champions, e quasi certo l’accesso all’Europa League (che sia sesto o, ahinoi, settimo posto) riprendono a compenetrarsi nella ricerca di ciò che occorre per far fronte ad una stagione, la prossima, nella quale affacciarsi alla serie A con ambizioni ancora maggiori, dovendo affrontare l’onere di diventar grande concorrendo anche sul fronte “Europina”. E cosa occorre al Napoli del prossimo futuro? “A.a.a. cercasi bomber disperatamente”, sembrerebbe essere questo l’annuncio sulla pagina degli incontri proposto dal club di De Laurentiis per il prossimo mercato estivo del quale già si pregusta l’olezzo. Un bomber di razza – non come Quagliarella, preso e pagato con le stelle, per snaturarlo, mortificarlo ed aspettarsi da lui ciò che non aveva mai fatto in carriera – di quelli che te la menano in porta anche con la forza del respiro, un prestigiatore della rete capace di dare un apporto sostanzioso di realizzazioni, la famigerata doppia cifra (abbondante), ad un reparto offensivo azzurro che non segna manco per scommessa (l’unico in doppia cifra dei partenopei è Marekiaro, che attaccante non è!). Tanti i nomi che si seguono, più o meno altisonanti, ma il criterio di ricerca è sempre il medesimo (e prosegue l’annuncio): “attaccante d’aria di rigore forte fisicamente e col fiuto da segugio”. E spogliando la margherita si legge sui suoi petali Pazzini, Bianchi, Matri, Maxi Lopez, nomi ai quali se ne aggiungono altri che si confondono nel vociare confuso delle vie dell’indiscrezione. Per Maxi è stato fatto già un sondaggio, l’ad catanese, Pietro Lo Monaco ha risposto picche: l’argentino non si vende per meno di 20 milioni!!! Il Napoli sarà disposto a questa pazzia? Chissà, anche se in effetti ha spesso abituato a esborsi spropositati…mentre gli altri fanno gli affari! Proprio Maxi Lopez è stato pagato solo quattro mesi fa dagli etnei 3 milioni, non poteva pensarci a gennaio il Napoli? L’avrebbe pagato un sesto della richiesta attuale, e magari sarebbe andato anche in Champions!!! Idem Pazzini, offerto al Napoli prima di passare alla Samp, 4,5 milioni per la comproprietà, 9 per l’intero cartellino: e adesso, a distanza di poco più di un anno il Napoli lo vorrebbe, ma non si tratta per meno del doppio! Due stagioni fa fu la volta del principe Milito, anche allora il costo era di circa 9 milioni, valore che si è più che raddoppiato, ma gli azzurri (e per loro il “mitico” Marino) preferirono il buon Denis per una cifra pressoché simile. E dulcis in fundo il fenomeno palermitano, Hernandez, offerto al pelato ex dg partenopeo che lo bocciò ritenendolo inadeguato…e poi il Napoli ha il problema del gol? Messi da parte i colpi del primo anno di A, Hamsik ed il Pocho, il napoli ha spesso strapagato i calciatori per poi svalutarli, mentre altrove i surplus trabordano grazie alla capacità di un’organizzazione societaria che al Napoli prima mancava, e che adesso a mano a mano si sta costruendo. Ma tralasciando discorsi che tra poche settimane diventeranno il centro di ogni pensiero (magari non immediatamente considerando la manifestazione mondiale) il Napoli deve soffermarsi adesso sull’impegno in trasferta di Verona. È importante vincere perché quel posticino da guadagnare (a scapito della Juve, e già di per se sarebbe una gran goduria) vorrebbe dire poter cominciare la stagione futura con tutti i crismi, pianificando al meglio preparazione e mercato. Lavezzi a Verona ci sarà, questa la buona notizia dell’ultima ora. Convocato ed in odore di undici titolare il Pocho ha voglia di portare in Europa il suo Napoli, ha voglia di convincere Diego a portarlo ai mondiali (dopo l’infortunio di Martin Palermo c’è anche un antagonista in meno) ha voglia di stupire ancora magari andando ancora in rete per mantenere una media, che da Firenze in poi è…da bomber! Anche Maggio, dopo aver riassaporato il campo (dopo manco 20 giorni dallo stop) la settimana scorsa, dovrebbe tornare titolare contro il Chievo riappropriandosi di una fascia destra in ogni caso ben custodita da Zuniga, che potrebbe, vista la sua splendida condizione, essere il favorito per l’out opposto. Tre punti a Verona potrebbero permettere agli azzurri di sopravanzare la vecchia signora, impegnata a Catania (dove non è mai facile vincere), e allora l’occasione è ghiotta e non è possibile che una volta ancora il Napoli si lasci prendere dalla tremarella facendosi fermare da chi in campo scende rilassato e senza più troppe motivazioni. L’undici azzurro che dovrebbe presentarsi sul manto erboso del Bentegodi dovrebbe essere quindi composto da De Sanctis tra i pali (anche lui recuperato dopo i dubbi settimanali), davanti al quale verrà schierato il trio più affidabile di stagione con Campagnaro, Cannavaro e Grava. Sulle fasce, come detto dovrebbero scaricare i propri cavalli Superbike e Zuniga, con i soliti Gargano e Pazienza in mediana, stanchi, al limite del logoro, ma pur sempre preferiti a Cigarini. In avanti ultimo turno di squalifica per Quaglia ci saranno ancora Marekiaro, Pocho e Denis all’ultima chiamata per convincere Mazzarri a tenerlo anche per il prossimo anno. La compagine di Di Carlo dal canto suo dovrà fare a meno di Yepes e Luciano, scendendo in campo con Sorrentino, linea a quattro di difesa composta da Sardo, Morero, Mantovani e Jokic, centrocampo con Ariatti, Rigoni, Marcolini e Pinzi ed il duo offensivo con Pellissier e Granoche. Il Chievo è salvo, il Chievo è salvo, il Chievo è salvo, i calciatori del Napoli se lo devono ripetere allo sfinimento, per scendere in campo decisi (senza però prendere sotto gamba l’incontro) e portare all’ombra del Vesuvio i tre punti. Verona 20 anni fa ci regalò il secondo scudetto, Verona quest’anno ci ridoni l’Europa.
Queste le probabili formazioni:
CHIEVO: 28 Sorrentino, 20 Sardo, 2 Morero, 4 Mantovani, 17 Jokic, 19 Ariatti, 16 Rigoni, 7 Marcolini, 6 Pinzi, 31 Pellissier, 11 Granoche.
NAPOLI: 26 De Sanctis, 14 Campagnaro, 28 Cannavaro, 2 Grava, 11 Maggio, 5 Pazienza, 23 Gargano, 16 Zuniga, 17 Hamsik, 7 Lavezzi, 19 Denis.
di Emanuele Gargiulo
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