Il Napoli è sesto avanti alla Juve e si trova davanti l’ostacolo Atalanta non ancora matematicamente in B, ma tenuto in piedi da una flebile, per non dire utopica, speranza…
“Il Napoli giocherà una partita a senso unico perché il morale dell’Atalanta è a terra. La gara dovrebbe essere in discesa per gli azzurri perché hanno più motivazioni”.

Da poco è ricorso il ventennale del secondo Scudetto del Napoli: cosa ricorda del quel trofeo?
“Sono dei momenti e dei ricordi indelebili, irripetibili. Poi io sono meridionale, per me fu una soddisfazione incredibile. Ero giovane, furono dei giorni davvero indimenticabili”.

Lei fu anche protagonista in un Atalanta-Napoli di quell’anno in cui fu inscenata la storia della monetina che colpì Alemao. Gliel’hanno perdonata a Bergamo?
“A Napoli ero giovane, ero un ragazzo di buone speranze. All’Atalanta ho avuto la consacrazione, diventai anche capitano. Fu un episodio bruttino, ma i tifosi non diedero troppo peso alla cosa. Non a mie spese”.

Se dovesse indicare un difensore mancino, come lei, per il Napoli, chi indicherebbe?
“Non mi occupo di mercato. Il Napoli ha un’ottima società. L’importante è quello. La società vale più dei calciatori, perché le scelte in certi momenti devono essere quelle giuste. Di calciatori invece ce ne sono tanti. Lo staff del Napoli non lo conosco, ma sta facendo bene”

Con il Napoli ottenne anche la Coppa Uefa ‘89, oggi il Napoli torna nella stessa competizione, che ha preso il nome di Europa League: con quali prospettive?
“È un ottimo inizio. Credo che il Napoli negli anni a venire sarà prospettato verso traguardi importanti. La Coppa Uefa di quegli anni fu la firma di una squadra straordinaria a livello internazionale. Non potevamo vincere solo scudetti. Il Napoli sta facendo bene e ha le carte per crescere ancora”.

Un suo pronostico per Napoli-Atalanta…

“Per me vince il Napoli, ha più motivazioni. L’aspetto psicologico è importante. A meno che non succeda qualcosa di impensabile. Può anche darsi che l’Atalanta venga senza pressioni e giochi meglio, ma il Napoli rimane favorito”.

Rosanero in Champions, è ancora possibile?
“È una squadra con un presidente capace e abbastanza esperto di calcio. È una città con grande pubblico, quelle come il Palermo e il Napoli sono le squadre di oggi che possono dire la loro anche in Europa”.

Lazio-Inter: che impressione ha avuto?
“Non sarei scandalizzato, anche se non ho visto la gara. Sono più perplesso quando un tifoso muore dopo la partita. È una cosa normale che la Lazio sia scesa in campo sulle gambe. L’Inter a livello di motivazioni era molto più carico”.

L’autogoal di Peluso forse ha condannato l’Atalanta, quali consigli si possono dare ad un ragazzo così giovane dopo una simile disfatta?
“Non sono molto aggiornato, ma sono cose che capitano. Da quello che ho letto c’è stata anche un’espulsione. Giocare 10 contro 11 è dura e forse è più incisivo dell’autogoal. Sono episodi che capitano e rimane una cosa marginale”.

Napoli-Juve, chi la spunterà per il sesto posto?
“Già ho manifestato come la penso. Il Napoli è padrone del suo destino”.

Fonte: Tele5Napoli

di Gianmarco Delli Veneri