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• AMARCORD: NAPOLI-ATALANTA, C'E' UN SESTO POSTO DA MANTENERE •

06/05/2010 12:22:24
Valigie pronte, destinazione Europa! Non si conosce la data del primo viaggio continentale per gli azzurri, il sesto posto è ancora in bilico, ma a due giornate dalla conclusione del campionato il Napoli ha raggiunto la certezza dell’obiettivo prefissato ad inizio stagione, l’Europa League. Un’ipotesi improbabile dopo il pessimo inizio, una realtà agrodolce in questa conclusione, dopo che per mesi si era accarezzato anche il sogno di un qualcosa di molto più sostanzioso, vicino, possibile, sprecato per una compartecipazione di cause ed errori che hanno in parte, solo in parte, vanificato un torneo che avrebbe potuto assumere i contorni e le linee di un capolavoro. Il Napoli non ha osato a gennaio, quando il mercato (a dispetto di quello che in realtà hanno voluto far credere) proponeva bocconcini niente male, le oscenità arbitrali e la malafede del Casms (Comitato Anti Sportivo Mentitore Spudorato) hanno dato una prima botta sul freno delle ambizioni azzurre, l’inesperienza (non quella anagrafica, che ormai è solo un dito dietro al quale nascondersi, ma quella della lotta per grandi traguardi) e la paura di volare hanno completato l’opera, facendo perdere, proprio tra le mura amiche, in modo assurdo ed inconcepibile, quei punti che avrebbero permesso alla banda Mazzarri di concorrere al quarto posto fino all’ultima giornata, proponendola forse addirittura come maggiore candidata. Il verdetto è però sancito, ed il Napoli con la vittoria di Chievo (fondamentale nel risultato, ma come è spesso accaduto, vissuta sul filo della paura) ritorna ad emergere dai baratri di un anonimato che per anni ha tenuto i partenopei in apnea, sotto il livello del proprio passato e del proprio nome. Adesso viene il difficile: capire cosa si vuol fare da grandi, perché il passo successivo deve essere ponderato con molta attenzione, rinforzando la rosa, rinforzando l’undici titolare in modo sostanziale, investendo con criterio - questo è sacrosanto - perché cedere agli spropositi di chi spara alto per i propri pezzi è una debolezza che in passato è costata caro (troppi calciatori svalutati, o più semplicemente pagati molto più del loro reale valore). Il Napoli c’è, e con questa certezza bisogna tuffarsi nelle ultime due di campionato, cercando assolutamente di non fallire, almeno la prossima in casa, mantenendo quel labile vantaggio su una Juve che poi all’ultima va a Milano, dove i rossoneri, seppur incastrati in un terzo posto senza possibilità di mutazioni, si spera non regalino il bottino pieno alla vecchia signora. Cinque punti di svantaggio dalla quart’ultima, questo è il triste destino di un’Atalanta, prossima avversaria degli azzurri, ormai con un piede e tre quarti in serie cadetta. Frustrati dal pareggio casalingo proprio contro la diretta concorrente, il Bologna, che ha di fatto spento la fiammella della speranza, i bergamaschi dovrebbero venire al San Paolo totalmente scarichi e demoralizzati, una vittima sulla gogna per strappare di prepotenza i tre punti. I precedenti tra azzurri e nerazzurri a Fuorigrotta sono 39, dei quali ben 28 hanno salutato la vittoria del Napoli, 7 i pareggi e sole 3 vittorie dell’Atalanta, per un computo reti che vede i partenopei più che triplicare quelle dei lombardi con uno score di 69 a 22. Il successo più largo degli azzurri sugli orobici risale alla stagione 1993-94, quella del miracolo sotto la guida di Marcello Lippi. Maradona era da poco alle spalle, si sentiva ancora l’eco della gloria passata da breve e vissuta nella mediocrità del campionato precedente e con le prospettive non rosee della stagione che ci si apprestava ad affrontare dopo le illustri cessioni di Zola e Crippa. Soldi nada, orgoglio tanto, da parte di una rosa che aveva voglia di stupire, e da parte di un mister agli inizi della sua carriera e che aveva da subito mostrato di che pasta fosse fatto. Sesto posto finale, una Uefa che aveva il sapore di scudetto per un Napoli che in quell’anno ha vissuto l’ultimo breve e intenso momento di gloria prima di lunghi, lunghissimi lustri di totale abbandono, attendendo la rinascita dell’oggi. Napoli-Atalanta fu disputata il 12-12-1993, la prima parte di stagione era stata vissuta tra molti alti e bassi, ma verso fine novembre gli azzurri inseriscono il turbo mettendo in cascina ben tre vittorie nelle ultime cinque partite del girone d’andata. Dopo il 5-0 alla Reggiana, nel turno precedente al San Paolo, due turni andando indietro nel tabellino del torneo, un altro trionfo roboante tra le mura amiche fu quello sui nerazzurri, 4-0 e pratica chiusa con l’autogol di Valentini, doppietta di Rambo Policano in mezzo alla quale si frappose la rete dell’avvocato, Pecchia. Il Napoli della certezza Ferrara e della rivelazione Cannavaro, il Napoli del fiuto da bomber di razza di Fonseca, il Napoli di un miracolo inatteso fatto di sudore e abnegazione alla causa, tutti insieme un unico corpo proprio come quest’anno. Anche allora era un torneo premondiale, anche allora il Napoli arrivò al sesto posto garantendosi l’ultima casellina disponibile per l’Uefa, anche allora l’Atalanta fu retrocessa, serve altro? Forse solo incrociare le dita…
di Emanuele Gargiulo
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NEWS NAPOLI
sono molto preoccupato
Di dario - scritto il 07/05/2010 10:14:10
Sono molto preoccupato per le voci di mercato in questi giorni. prima si parlava di acquisti importanti quali Pazzini e Palombo, poi man mano si è passati a giocatori sempre più scadenti fino ad arrivare alla voce (e spero solo tale) dell'acquisto di Almiron, giocatore mediocre che la Juve non riesce a dare a nessuno. Se queste sono le premesse è meglio che lo dicano subito così noi tifosi ci mettiamo l'anima in pace e siamo consapevoli che questa società non potrà mai ambire per traguardi importanti.
pensate a vincere
Di tucaria - scritto il 06/05/2010 22:05:23
messaggio per quagliarella che ha detto: Napoli ti porto al 6 posto. Ma vai a cagare!!!!!!
PENSIAMO A VINCERE...
Di DISTACCATO - scritto il 06/05/2010 14:49:35
IL MERCATO STIMOLA DISCUSSIONI PIU' INTERESSANTI, MA SPERIAMO CHE LA SQUADRA STIA PENSANDO A VINCERE LA PROSSIMA PARTITA - L'ATALANTA NON E' ANCORA RETROCESSA, HA DIVERSI GIOCATORI INTERESSANTI (GUARENTE, TIRIBOCCHI, GARICS, VALDES. . . ) E PER NOI E' PIU' IMPORTANTE DI QUANTO SI PENSI VINCERE, ANCHE PER PROGRAMMARE IL MERCATO. . .