

10 maggio 1987: 23 anni dopo il primo tricolore azzurro il Napoli festeggia ancora, tornato prepotentemente in Europa dopo l’incubo di solo un lustro fa. A ricordare quei momenti, parlando anche del Napoli di oggi, il capitano di quel Napoli, Beppe Bruscolotti che ai microfoni di Radio Goal ha esordito: “Grandi emozioni,è una data indelebile, anche la canzone, la coreografia”.
“Napoli, Napoli, Napoli, ti regaliamo il triocolore”, così intonava la canzone con la quale i calciatori festeggiarono quello scudetto: “Io non ne ho fatto parte di quel gruppo canoro. – ricorda Beppe sorridendo, prima di parlare dell’Europa League conquista nell’oggi - È un bene non un male, sarebbe stato un impatto troppo grande la Champions, meglio prendere coscienza pian piano di quelle che possono essere le reali possibilità di questa squadra, vedere chi arriverà e speriamo che possiamo avere quei calciatori che il presidente ha detto, così che il Napoli con la loro esperienza possa arrivare dove tutti speriamo. – e il presidente ha parlato di Pazzini - È gente che garantisce dei gol ogni anno, difficilmente si può sbagliare, però non è solo lui, perchè poi sono calciatori che hanno bisogno di un organico come si deve perché ha bisogno di essere rifornito, ma qui non penso che ci sarebbero problemi avendo Lavezzi e Quaglirella vicino. – e ricordando lo scudetto - Noi vivevamo in una città trasformata, aspettava l’ora della partita come noi, l’ansia era tanta, io andai a svegliare tutti alle 6 del mattino di domenica, perché per me era inconcepibile che si potesse dormire”.
Fonte: Radio Goal
di E.G.

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