Una volta tanto ci troviamo a scrivere di una sfida in cui è il Napoli, finalmente, la squadra priva di motivazioni, presumibilmente appagata dall’obiettivo europeo già messo in cassaforte, e che potrà affrontare la sfida di Marassi priva di affanni, con il solo obiettivo di chiudere in bellezza la stagione e di onorare il campionato, cercando di rendere ostico, per la Sampdoria, il raggiungimento di un quarto posto che la squadra di Mazzarri ha sognato a lungo durante l’arco di questo torneo.

Affrontare i blucerchiati a sesto posto acquisito è per gli azzurri una grande fortuna. La Sampdoria è infatti una squadra difficilissima da affrontare, soprattutto tra le proprie mura. A testimonianza di ciò basti pensare che non perdono una gara casalinga di campionato dal 18 gennaio 2009, quando il Palermo si impose 2-0; nelle successive 27 partite lo score interno dei doriani è stato di 16 successi ed 11 pareggi. La Sampdoria è quindi una delle tre squadre dell’attuale Serie A a non aver ancora perduto in casa (12 successi e 6 pareggi), al pari di Inter e Palermo.

A maggior considerazione della pericolosità dell’avversario ci sono poi i dati che ricordano come la Sampdoria abbia perso solo una delle ultime 11 gare disputate in assoluto in campionato: è accaduto lo scorso 24 marzo quando venne superata per 1-2 a Bari. Nelle altre 10 partite prese in esame lo score ligure è di 7 successi e 3 pareggi (tutti per 1-1). Negli stessi ultimi 11 turni di campionato la Sampdoria ha sempre segnato almeno una rete, per un totale di 16 reti all’attivo. L’ultimo digiuno assoluto blucerchiato risale al 28 febbraio scorso quando, in Serie A, i liguri furono sconfitti per 0-1 a Parma.

Statistiche a parte quello che ha più impressionato della Samp di quest’anno è stata la solidità. Se si eccettua una fase di calo a metà campionato l’undici di Del Neri si è sempre dimostrato una compagine compatta, mai troppo spettacolare, ma con un’idea di gioco precisa e degli interpreti adatti a metterla in atto.

È ovvio che parlando di Sampdoria si pensi immediatamente alla coppia Cassano-Pazzini. I due attaccanti sono stati effettivamente i trascinatori della squadra. Pazzini è risultato fondamentale con i suoi 18 gol ed ha potuto godere sia delle precise assistenze di Cassano, sia del famoso gioco sulle corsie esterne di Del Neri, diventando uno dei giocatori più decisivi del campionato. Divide questo record con il solo Di Natale: sono 22 i punti portati alla causa delle rispettive squadre dai loro gol decisivi.

Su Cassano c’è poco da dire, per lui è il talento puro a parlare. L’annotazione che può essere interessante, e che aumenta i meriti di Del Neri, è che nel momento decisivo della stagione i blucerchiati hanno saputo anche fare a meno del suo estro, ricorrendo a Pozzi e riproponendo il fuoriclasse barese nel momento più opportuno.

Sarebbe tuttavia ingiusto limitare tutti i meriti della Samp alla sola coppia di attacco. I liguri possono infatti godere di buoni elementi in tutti i reparti. A cominciare dal portiere. Storari, arrivato a gennaio dal Milan, si è infatti dimostrato uno dei migliori “numeri 1” di tutto il campionato, in una stagione in cui è riuscito a trovare un po’ di continuità, dimostrando le enormi qualità che in altri club, che non gli avevano dato fiducia, aveva messo in mostra solo a sprazzi. La difesa, che contro il Napoli potrebbe fare a meno di Zauri, che sarà probabilmente sostituito da Cacciatore, ha trovato in Gastaldello e Lucchini una coppia di centrali dalla grande affidabilità e completezza. Nel ruolo di terzino sinistro, poi, lo svizzero Ziegler è stato spesso un valore aggiunto, fondamentale con le sue discese sull’out mancino e con i suoi precisi cross.

Anche il reparto centrocampo non manca di qualità, anzi. La coppia centrale, composta dal nazionale Palombo, sogno dei tifosi azzurri per la mediana, e dalla giovanissima rivelazione Poli, è sicuramente una delle meglio assortite della Serie A. Le fasce sono poi presidiate da due ottimi elementi del calibro di Semioli e Guberti, che però nel corso delle partite Del Neri fa spesso alternare con Mannini e Padalino, per garantire una spinta costante ed freschezza atletica per tutti i 90 minuti.

Guastare la festa alla Sampdoria sarà dunque un compito tutt’altro che agevole per il Napoli. Tuttavia è lecito aspettarsi da parte degli azzurri il massimo impegno, anche in considerazione del fatto che dalla qualificazione o meno in Champions dei blucerchiati potrebbero dipendere alcune importanti manovre di mercato, che potrebbero portare all’ombra del Vesuvio alcuni prezzi pregiati della collezione di Garrone. Juventus e Marotta permettendo.

di E.L.