PianetAzzurro.it PianetAzzurro - Articoli - ANTEPRIMA: SAMPDORIA-NAPOLI, CIAO AZZURRI, CI VEDIAMO IN EUROPA
Cerca
Iscriviti alla Newsletter
Squadra e Società
Calcio Napoli

Articoli
• ANTEPRIMA: SAMPDORIA-NAPOLI, CIAO AZZURRI, CI VEDIAMO IN EUROPA •

15/05/2010 20:32:08

L’Europa è qua, ed ora il tanto agognato salto di qualità. Gli azzurri hanno portato a termine la missione e, ad una giornata dal termine, il sesto posto è ormai affare azzurro. Non resta adesso che tuffarsi nelle ipotesi di mercato facendo seguire anche i fatti a proclami che lasciano molto ben sperare. “Pazzini o un attaccante di egual o maggior valore”: queste le parole del patron azzurro, De Laurentiis, che dimostrano un’attenzione particolare alla questione offensiva. Il bomber di razza è l’obiettivo sul quale il Napoli dovrebbe concentrare la parte più cospicua dei fondi mercato per portare a termine un acquisto che possa far sognare piazza e società. Pazzini è di certo un gran bel nome, tuona in modo roboante mostrando le intenzioni belligeranti della società partenopea. Ma se si mettesse da parte questa ipotesi, dal cilindro delle possibilità vagliate e studiate salterebbe fuori come alternativa Matri. Azz, il Napoli sogna proprio in grande! È “giovane” - a 26 anni? -  e di prospettiva…si spera, perché in tutta la sua carriera calcistica questo è il primo anno in cui ha fatto qualcosa di buono, e per di più in Sardegna, col Cagliari: come dire Sant’Elia e San Paolo son la medesima cosa!!! Matri, ovvero come spendere circa 10 milioni per un panchinaro, in linea con i soldi buttati nelle ultime campagne acquisti: se il buongiorno si vede dal mattino, probabilmente di differente dagli ultimi due anni ci sarà solo la quantità di danaro speso in modo inusitato! Ma restando a guardare, come da una finestra, sperando che non debba capitare di dir troppo male, perché qualche acquisto in linea con le ambizioni azzurre magari verrà per davvero compiuto – e qui c’è solo da incrociare le dita e sperare che San Gennaro dia un’illuminazione circolare – c’è adesso da pensare all’ultimo match, vissuto in empasse perché ormai gli azzurri non hanno più nulla da chiedere. Genova attende l’undici di Mazzarri, appagato e per di più anche ampiamente rimaneggiato, per far da ultimo ostacolo ad una Sampdoria che sogna quel quarto posto che con un po’ di grinta e di maturità in più (basti citare solo le tre partite casalinghe con Fiorentina, Parma e Cagliari) sarebbe tranquillamente stato proprio terra di conquista azzurra. Lavezzi (squalificato) è già volato da Diego, felice della convocazione, e quasi certo di essere nei 23, perché il ct della selecion avrebbe intenzione di utilizzare il Pocho come esterno sinistro di centrocampo; i cognati Hamsik e Gargano hanno dato forfet, il primo per una contrattura al retto femorale, l’altro perché ancora afflitto dalla lombosciatagia. Ai tre si aggiungono anche Rinaudo, Aronica e Denis che sono in non perfette condizioni, per una formazione improvvisata che darà ad alcuni un’ultima chance di mettersi in mostra prima delle valutazioni di mercato. Cigarini potrebbe essere all’ultima presenza in azzurro, dopo una stagione fatta di molte, troppe ombre, giustificabilissime tuttavia se si pensa alla giovane età, al cambio di mister, con un Mazzarri che sulla mediana ha voglia di quantità, che è proprio ciò che al professore manca. Come per l’ex regista dell’under potrebbe essere tempo di saluti anche per il Boglia, e per Ufo Hoffer, che nel caso in cui dovesse concretizzarsi la defezione del Tanque si contenderebbero una maglia da titolare. Ultima di campionato dunque, ultima per chi andrà via, ultima per chi ha brillato, ultima anche per chi potrebbe rivelarsi “acquisto in casa”  fondamentale per la prossima stagione, come il leoncino di  Bahia Santacroce  e l’ex reeds Dossena, ultima per salutare una stagione che dall’ottava in poi è stata esaltante, e salutarla in linea con l’abnegazione dimostrata sotto la guida del livornese, quindi non concedendo favori, perché, come ha sottolineato Mazzarri, di favori al Napoli non ne ha fatti nessuno. E allora sebbene la differenza di motivazioni potrebbe risultare abissale, nonostante i partenopei non siano col loro miglior undici, che i blucerchiati facciano attenzione, perché oltre a perdere tutto lo staff dirigenziale destinazione Torino, oltre ad essere visti come un supermarket un po’ ovunque – adesso che il catalizzatore delle fortune doriane andrà via – dovranno anche sudarsi fino all’ultimo la qualificazione al massimo torneo continentale, perché il ciuccio in ogni circostanza ha sempre la pellaccia dura. A Genova dunque, per salutare con un sorriso un campionato che ci ha sorriso, dovrebbero scendere in campo il secondo mondiale di Buffon, garanzia e leader del reparto difensivo, Morgan De Sanctis; sul centrodestra il talento che tutti aspettano, il difensore dal senso dell’anticipo da giocatore di scacchi, il principale, vero acquisto per il reparto in ottica stagione futura, Fabiano Santacroce; al centro del terzetto il capitano, sollevato dai baratri di un buco nero plasmato di prestazioni assolutamente non soddisfacenti e diventato specchio di una solidità della quale è stato principale artefice, Paolo Cannavaro (the original made in Naples); sul centrosinistra il sindaco, preso dal dimenticatoio e posto a gomma da cancellare di tutti i maggiori talenti del campionato, Gianluca Grava; linea di centrocampo formata sulla destra dalla corsa inarrestabile di  Superbike, anche lui mondiale come il pirata, Christian Maggio; sulla  sinistra l’unico acquisto del mercato invernale, acclamato come salvatore nel risolvere l’atavico problema della fascia manca è stato lui a mancare per sfortuna e per una forma che non l’ha assistito, ma c’è da giurarci che la prossima sarà l’annata del riscatto, Andrea Dossena; al centro nella sua vita da mediano, a recuperar palloni, l’altro miracolo mazzarriano, Michele Pazienza; accanto il contrappasso di chi invece doveva fare sfracelli e invece ha vissuto troppo spesso l’amarezza della panca – ma le sue qualità non sono in discussione – Luca Cigarini; in avanti l’altro acquisto dell’anno scorso, controverso nel suo ambientamento, difficile per l’utilizzo su di una fascia che proprio non digeriva, ha poi preso confidenza in contemporanea anche ad una forma che via via lo ha assistito sempre più, dimostrando in questo finale le sue ottime doti, Camilo Zuniga; centrosinistra offensivo Masaniello, cuore di Napoli e Napoli nel cuore – emozionante era vederlo urlare “Napoli, Napoli” sotto la curva insieme ai tifosi, lui che è tifoso ancor prima che calciatore – Fabio Quagliarella; per chiudere il Tanque, sempre sotto pressione, sempre obbligato a dimostrare, ma anche lui ha contribuito in modo importante risultando spesso decisivo soprattutto quando è entrato in corsa, German Denis. La Samp col suo classico 4-4-2 si dovrebbe schierare con Storari tra i pali, Zauri, Gastaldello, Lucchini e Ziegler linea di difesa, Semioli, Palombo, Poli e Guberti i quattro di centrocampo con la coppia d’oro Cassano-Pazzini in avanti. Ultimi 90’ ed il campionato andrà in vacanza, gli azzurri hanno fatto fino in fondo il loro dovere, e non resta che essere orgogliosi della cavalcata compiuta a braccetto con la propria guida, Walterone Mazzarri: ciao azzurri, ora ci rivediamo in Europa!

 

Le probabili formazioni:

Sampdoria: 30 Storari, 8 Zauri, 28 Gastaldello, 6 Lucchini, 3 Ziegler, 77 Semioli, 17 Palombo, 16 Poli, 18 Guberti, 10 Pazzini, 99 Cassano.

A disposizione: 21 Guardalben, 13 Rossi, 22 Cacciatore, 12 Tissone, 20 Padalino, 7 Mannini, 9 Pozzi.

All. Del Neri

NAPOLI: 26 De Sanctis, 13 Santacroce, 28 Cannavaro, 2 Grava, 11 Maggio, 5 Pazienza, 21 Cigarini, 8 Dossena, 16 Zuniga, 19 Denis, 27 Quagliarella.

A disposizione: 1 Iezzo, 6 Aronica, 18 Bogliacino, 77 Rinaudo, 33 Rullo, 91 Maiello, 9 Hoffer.

All. Mazzarri 


di Emanuele Gargiulo

articolo

COMMENTA QUESTA NOTIZIA
cambia
Nessun commento a questa notizia

NEWS NAPOLI