Rizzoli ha arbitrato bene, valutando con grande giudizio una partita vera, sotto tutti i punti di vista. Al 21’ Cassano ha un contrasto sulla corsa con Grava. Il barese chiede la punizione a favore della Samp, ma Rizzoli vede benissimo e assegna la punizione al Napoli. Il numero 2 azzurro infatti viene messo giù da Cassano, che si appoggia vistosamente, trascinandolo al suolo con sé. Perfetta l’interpretazione del direttore di gara. Pochi minuti dopo c’è un brutto pestone di Semioli a Maggio. Rizzoli forse avrebbe potuto anche sventolare il giallo in faccia al numero 77 della Sampdoria. Al 42’ viene ammonito Pazienza per gioco scorretto su Cassano. Giusta l’ammonizione, visto che Pazienza trattiene per la maglia il fenomeno di Bari vecchia. Poi al 45’ Dossena dà un calcione a Cassano, senza grossi motivi. Giustissimo il giallo all’esterno del Napoli.

Nel secondo tempo c’è da segnalare un parapiglia tra Hoffer e Gastaldello, non punito da Rizzoli. In realtà Gastaldello sembra rifilare una brutta gomitata all’oggetto misterioso austriaco. Il rigore però sarebbe stato eccessivo. Poi viene segnalato un fuorigioco molto dubbio a Pazzini. Il bomber doriano però continua l’azione, tira e si fa respingere la conclusione da De Sanctis. In questi casi, a norma di regolamento, ci dovrebbe essere il giallo. Ma Rizzoli grazia Pazzini, giudicando il tutto come se l'attaccante non avesse colto il suo fischio.

Napoli in Europa League, Samp in Champions. Però oggi ha vinto lo sport perché ha vinto la Sampdoria, giocando contro un Napoli sceso in campo per giocarsi la partita.

di PianetAzzurro.it