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• DE LAURENTIIS-MAZZARRI, L'INCONTRO PER PROGETTARE IL FUTURO •

22/05/2010 15:24:37
 Il futuro in quattro giorni. Gli appuntamenti sono già fissati da una settimana. A Roma e in Toscana: martedì negli uffici della Filmauro per questioni direttamente collegate al calcio ma più prettamente societarie; oggi nei pressi della campagna senese per disegnare il nuovo Napoli. La stessa location che in questi giorni fa da contorno, anzi da set, al nuovo film dell’etichetta di famiglia. Il prequel di quell’Amici Miei che ha segnato un’epoca e che per un giorno sarà applicato al pallone: Aurelio De Laurentiis e Walter Mazzarri. Faccia a faccia per decidere il destino del Napoli: Amici, loro. Presidente e allenatore-manager: studieranno i programmi, definiranno le strategie; parleranno di acquisti e cessioni; priorità e budget. Sistemeranno la situazione del contratto del tecnico e dei suoi collaboratori. E il quadro sarà probabilmente più chiaro. La riunione e le nozze E allora, il primo vertice: De Laurentiis e Mazzarri, dicevamo. E il ds Bigon. Riunione tecnica di mercato, con un occhio agli uomini che verranno e uno a quelli della squadra che già c’è: Christian Maggio, per la precisione, che oggi pomeriggio sposa Valeria e attende tutti al banchetto di nozze. In Veneto. Le strategie e un matrimonio, nella giornata che attende i due uomini chiave del Napoli al colloquio probabilmente più delicato da quando è nato il connubio. Perché da un lato c’è la società, che come ha sempre ribadito Mazzarri è sovrana, e dall’altro c’è un allenatore che si appresta a preparare una stagione piena zeppa di appuntamenti importanti: il campionato; l’Europa League; la Coppa Italia. Le prime due competizioni bastano da sole ad accendere i sogni e le fantasie del popolo azzurro, ma anche la spia rossa dell’allarme: «Per esperienza vi dico che serve una rosa competitiva di 22 uomini di pari valore, oltre a qualche giovane». Un concetto che il tecnico toscano ha ribadito cinque volte in altrettante conferenze stampa, sin dalla vittoria di Verona con il Chievo. Il budget Frasi evidenziate in giallo, rosso e azzurro. Frasi logiche, consequenziali: perché è vero che il budget lo determina il presidente, ma è anche vero che in panchina siede l’allenatore. È lui che deve metterci la faccia. È lui che deve lavorare e confrontarsi con il gruppo giorno dopo giorno: «Quando avremo parlato, allora potremo anche essere più chiari con la gente in merito agli obiettivi», ha sempre spiegato Mazzarri. Le indiscrezioni che filtrano parlano di una riduzione degli investimenti: una sforbiciata sostanziosa, corposa, massiccia. E allora, il Napoli dovrà fare cassa: le cessioni sono prioritarie; sono l’input per gli acquisti. Bisognerà incassare, prima di spendere ancora. Il club, però, comprerà: tre pedine almeno, secondo quanto dichiarato dal presidente in persona. Anche se bisognerà capire di che fascia e che valore. L’attaccante è la priorità: c’è poco da mettersi d’accordo, su questo punto. E per il centravanti, a quanto pare, potrebbe valere la deroga della giovanissima età prediletta da De Laurentiis: dovrà portare in dote innanzitutto gol, più che freschezza ma inesperienza. Il ritiro Il prossimo vertice, invece, andrà in scena martedì a Roma: un incontro tra dirigenti, per definire questioni di carattere commerciale e anche il ritiro. Il professor Pondrelli, il preparatore atletico, ha concluso il suo giro da inviato speciale in giro tra la Valle D’Aosta, il Piemonte e il Trentino-Alto Adige. Relazioni pronte: da Brusson e Varallo, passando per il Sestriere e Brunico. E non solo. Il ventaglio delle opzioni è aperto: non resta che scegliere.


Fonte: Il Mattino

di E.G.

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