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• OBIETTIVO NAPOLI - RIPARTIRE IMPARANDO DAI PROPRI ERRORI •

30/05/2010 11:33:34

Per il Napoli quella appena conclusa è stata senza dubbio una stagione dai mille volti. Vertiginosi alti e bassi l’anno caratterizzata fin dalle prime giornate, non sono mancati i cambi di obiettivo in corsa, alla fine è emerso qualche rimpianto ma, tutto sommato, il finale è stato lieto. La conquista del sesto posto è stato un traguardo importante, per il raggiungimento del quale va dato merito ad allenatore e giocatori.

Tuttavia il Napoli di questo campionato ha anche subito numerosi momenti di calo che ne hanno precluso un’eventuale approdo in zona Champions ed avrebbero messo a rischio la stessa qualificazione in Europa League se non ci fossero state le concomitanti debacle di Juventus e Fiorentina.

Che le prime giornate con Donadoni siano state disastrose ce lo hanno ricordato costantemente sia De Laurentiis che Mazzarri. Il tecnico bergamasco non è stato in grado di gestire una rosa costruita con ingenti spese, ma poco raziocinio, da Pierpaolo Marino. Il buon Donadoni, già dalla stagione precedente, si era dimostrato poco adatto, con il suo carattere mite e chiuso, ad affrontare le insidie che un ambiente come quello partenopeo pone alla sua squadra. Ed è stato proprio su quest’ultimo aspetto che l’arrivo di Mazzarri ha segnato una rivoluzione rispetto al suo predecessore. Il tecnico toscano ha saputo infondere nei suoi giocatori un nuovo spirito, rispolverando elementi ai margini della prima squadra e facendone punti fermi del suo nuovo Napoli, raccogliendo immediati frutti dal suo lavoro.

La lunga serie di risultati positivi da lui conquistati si è però arrestata con l’avvio del girone di ritorno, in cui gli azzurri hanno attraversato un nuovo periodo di crisi che ha mandato all’aria quel sogno Champions che era maturato fino al giro di boa.

Questo forte rallentamento è forse un aspetto su cui si è ragionato troppo poco. Troppo spesso infatti si è puntato il dito contro le prime sette giornate del torneo, imputando con eccessiva sufficienza i vari passaggi a vuoto del 2010 alla sfortuna o a torti arbitrali. Quello che è avvenuto è invece stato il riproporsi della consueta crisi che affligge il Napoli nella seconda parte dei campionati. Anche questa volta il calo di rendimento di alcuni elementi, Hamsik in primis, ne è stato un emblema, e lo stesso Mazzarri non è riuscito a trovare alcuna soluzione tattica per sovvertire il momento no.

In particolare i partenopei si sono spesso dimostrati incapaci di imporsi sull’avversario nelle partite decisive, in quelle che avrebbero potuto rilanciarli definitivamente nella corsa all’Europa che conta. Sconfitte come quelle contro la Fiorentina e il Parma hanno segnato degli stop che, uniti ai troppi pareggi ed alle poche vittorie interne, hanno reso impossibile ogni tentativo di rincorsa.

L’ultimo mese ha poi dimostrato come gli azzurri, sgravati dalla pressione di dover agguantare il quarto posto, siano riusciti a tornare ad esprimersi al meglio. Dopo il pareggio contro il Cagliari, che aveva messo fine alla questione Champions, contro Chievo e Atalanta è sembrato più semplice conquistare le due vittorie consecutive che hanno permesso di agguantare la sesta posizione. Probabilmente proprio per una maggiore libertà mentale.

A bocce ferme sarà ora compito di De Laurentiis e Bigon analizzare attentamente i limiti palesati dalla squadra nell’arco del torneo, al fine di porvi rimedio e costruire un nuovo Napoli che possa costantemente migliorare i suoi risultati. Sarà importante che in sede di mercato, oltre ai noti tre ruoli dichiarati, non si tralasci di dotare l’allenatore di valide alternative ai titolari, per non correre il rischio di rimanere senza le necessarie risorse per affrontare gli impegni in Europa ed Italia. Questo sarà indispensabile per non incorrere nello stesso errore dell’ultima Sampdoria di Mazzarri che, impegnata su tre fronti, rischiò quasi la retrocessione in campionato.

Sarà inoltre saggio dotare la rosa di qualche elemento di grande esperienza, che sappia trasmettere la mentalità vincente a tutto il gruppo e che possa dileguare la paura di volare accusata in lunghi tratti di quest’anno.

D’altra parte le idee di De Laurentiis sembrano diverse. Il presidente ha dichiarato di voler puntare principalmente su giocatori giovani, di prospettiva. Tuttavia i giovani, per essere utili alla causa partenopea, devono essere di grande qualità e questi costano molto. Il presidente un giorno dichiara di volere Balotelli, Pazzini o qualcuno più forte, il giorno seguente però fa sapere di non voler investire troppo in questa campagna acquisti. Tali contraddizioni non possono che disorientare i tifosi azzurri ai quali non resta che aspettare gli esiti del mercato, sperando che non si ripetano gli errori del recente passato.

Foto di Felice De Martino (E' vietata la riproduzione totale o parziale delle immagini di proprietà esclusiva della PianetAzzurro Notizie)


di Eduardo Letizia

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Contraddizioni
Di Stefano68 - scritto il 30/05/2010 12:35:08

Sono d'accordo con l'articolo di Letizia, effettivamente il campionato del Napoli andrebbe analizzato freddamente, perche' oramai il calo del Napoli ( arco Dicembre - Marzo )costituisce una costante di tutti gli ultmi 3-4 campionati. Certo le cause non sono sempre le stesse, ma una chiave di lettura (almeno per quest'anno) puo' essere sicuramente l'immaturità della rosa a gestire e sopportare responsabilità gravose come il raggiungimento di obiettivi importanti e prestigiosi, vedi Champion's League, oltre a chiaramente periodi di scarsa forma dei migliori (Hamsik, Lavezzi, Quagliarella) e a carenze strutturali nell'organico (bomber da doppia cifra) e ad alcune sviste arbitrali. Sono altresì d'accordo con l' articolo quando parla di forti elementi di contraddizione del Presidente. De Laurentiis un giorno vagheggia e fa sognare i tifosi con grandi nomi, Pazzini, Balotelli, Pandev, poi il giorno dopo se ne esce con dichiarazioni fortemente di segno opposto, dove senza un discorso chiaro ed onesto fa capire, intuire, che il mercato del Napoli sarà povero e con forti limitazioni. . . L'ho scritto piu' volte sul forum, noi tifosi abbiamo bisogno di chiarezza e sincerita', non e' giusto essere presi in giro. Il Presidente dovrebbe dichiarare i reali obiettivi del Napoli per quest'anno senza illudere nessuno. De Laurentiis dovrebbe capire che il tifoso non e' stupido e che se gli viene detta la verita' accetta di buon grado anche di aspettare tempi migliori visto l'andamento dell'economia in generale.

Riguardo il mercato del Napoli, c'e' da tenere presente, che quest'anno sono andate male molte squadre: Juventus, Fiorentina, Genoa ecc. ecc. e quindi il mantenimento dell'attuale rosa con l'innesto di elementi non di eccelso valore (come sembra che debba accadere) non darebbe la certezza di un miglioramento del 6° posto di quest'anno, anzi con l'inevitabile rafforzamento delle squadre che hanno fallito sarebbe, forse, già un successo la riconferma, per l'anno prossimo, del piazzamento di quest'anno. Io credo che questo De Laurentiis e Bigon dovranno considerarlo quando, si spera, parleranno chiaro ai tifosi.


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