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• LE STELLE DI DOMANI: MAMADOU SAKHO •

10/06/2010 18:21:46
Eppur si muove. Il campionato ormai è terminato da circa un mese, la rassegna iridata con i suoi trastulli è alle porte, ma il mercato procede in sordina, paralizzato dalla crisi, dall’oculatezza, e dalla ponderazione delle scelte. Ma gli ingranaggi  della macchina da soldi estiva, a mano a mano vanno sciogliendosi. I primi colpi sono arrivati, altri sembrano in dirittura, e per di più proprio da parte di quelle compagini fuori dall’Europa nella stagione appena conclusa, e col dente avvelenato in proiezione futura: insomma le squadre da cui il Napoli dovrà ben guardarsi per non procedere a ritroso nel campionato venturo. Ma intanto il club azzurro cosa fa? Valuta, valuta, valuta…sembra immobile nella paralisi di un organico over size tutto da sfoltire con una svendita all’ingrosso, eppur si muove…non si capisce bene in quale direzione, perché la spinta centrifuga spara voci a destra e a manca, ma chissà se tra quelle dichiarate ci sono realmente gli obiettivi azzurri, o semmai eclissati nel rumore assordante di una casbah calcistica, si lavora tra onde sottomarine per estrarre a sorpresa il classico coniglio dal cilindro? Non resta che attendere e vedere, perché finchè gli acquisti non sono compiuti sussiste sempre la speranza che a vestire il decoro azzurro possa essere un campione e non un bidone. Nell’ile de France, a portare le insegne della compagine capitale, il Psg, c’è un giovanotto classe ’90 dal presente impressionante, e dal futuro da campione assoluto, si chiama Mamadou Sakho. Nato a Parigi il 13 febbraio di venti anni fa, il colored transalpino fa parte della lunga lista di giovani fenomeni che la Francia ha partorito negli ultimi anni, da Gourcouff a Benzema, a Nasri. Statuario nel suo fisico, blocco marmoreo accarezzato dall'irruenza della natura, un metro e ottantasette di altezza per ottantatrè chili di pura, impressionante potenza. Scoperto dal Paris quando aveva appena undici anni – e giocava da punta – viene messo sotto contratto dalle giovanili del club parigino nelle quali esplode arretrando parecchio il suo raggio d’azione, piazzato come terzino sinistro, ruolo nel quale avrebbe potuto sfruttare a dovere la sua incredibile progressione, la sua forza prorompente ed una velocità impressionante considerata anche la stazza. A diciassette anni ed un giorno il tecnico del Psg, Poul Le Guen, decide di lanciare Sakho titolare nella partita d’andata dei sedicesimi di finale di coppa Uefa contro l’Aek, cucendogli sulla pelle un altro ruolo ancora, quello di centrale difensivo. La fiducia del mister, la sua incredibile personalità, le sue doti fisiche trabordanti, salutano all’unisono la sua vertiginosa ascesa: affezionato al suo numero 3 sulla casacca, debutta nel nuovo ruolo da centrale in coppa di Lega e in campionato, ed alla seconda presenza nella ligue 1, a soli 17 anni 8 mesi e 15 giorni, calca il terreno di gioco con la fascia di capitano del suo Psg, diventando così il calciatore più giovane nella storia della competizione a farlo. I successi personali nella sua squadra di club lo portano con prepotenza anche nelle giovanili della nazionale francese: semifinale europea nel 2007 con l’under 17, mondiali di categoria persi con la Spagna ai rigori, debutto nell’under 21 il 19 agosto del 2008, all’età di 18 anni, ed in breve ruolo da pedina inamovibile dello scacchiere. Definito dai più il vero erede di Lilian Thuram, per fisico, corsa, personalità, esplosività ed anche buone doti tecniche, Sakho questa estate potrebbe cambiare casacca. L’attenzione su di lui, inevitabilmente, è altissima, e potrebbe essere arrivato il momento, per la roccia della retroguardia parigina, di salutare la sua adorata città, e volare verso le stelle della gloria. Chapeau per Sakho, baluardo insuperabile della difesa. 


di Emanuele Gargiulo

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questo è forte
Di shark - scritto il 11/06/2010 11:30:26

sakho ha fisico, gambe e grinta. non è un difensore elegante stile thuram ma un buon blindato, pur non essendo altissimo è uno tosto da superare e può giocare da esterno sinistro dei 3 centrali nel 3-4-3 o 5-3-2. costa circa 12 milioni di euro, il psg punta molto su di lui e difficilmente se ne priverà. si potrebbe provare a prenderlo mettendo sul piatto amodio più 11 milioni di euro.

per il antonio

balotelli al napoli significa hamsik all'inter (cosa che forse tatticamente gioverebbe a tutti e 2) ma la realtà è che se arriva balotelli deve fare le valigie (o panchina) quagliarella e non credo che fabio sia entusiasta di sta cosa altrimenti un 4 3 3 con hamsik centrale avanzato, lavezzi a sinistra, quagliarelli a destra e balotelli prima punta porterebbe il napoli a lasciare sempre le fasce libere (a centrocampo dietro hamsik sempre 2 mastini) perchè i terzini non possono passare la 3/4 campo per non lasciare la linea difensiva a 2

tradotto significa perdere o vincere le partite 4-3 o simili risultati


io farei cosi ......
Di antonio - scritto il 10/06/2010 18:38:30

Dacci la tua opinioneio farei cosi . . . . . .

Di antonio - scritto il 10/06/2010 18. 35. 34



mi impegnerei a vendere tutti gli esuberi per prendere supermario in prestito oneroso viviamoci quest annata con lui e se e' quello che e' con la sua voglia di NAPOLI una soluzione l'anno prossimo si trovera' e completare con scambio di comproprieta' cigarini - inler e uno sforzo per bocchetti mi sa' che la domenica sarebbe un luna park davvero


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