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• OBIETTIVO NAPOLI - TRA SFORTUNA E LIMITI TECNICO-TATTICI ARRIVA L'ENNESIMA SCONFITTA •

28/02/2009
<div style="text-align: justify">La gara tra Juve e Napoli si è svolta secondo un copione tecnico-tattico ampliamente prevedibile. Gli azzurri hanno infatti disputato la loro gara basata tutta sull’impegno e sulla foga agonistica, riuscendo però a costruire pochissimo in zona gol, e i bianconeri si sono limitati al minimo indispensabile, contrastando con facilità gli attacchi partenopei, costruendo la propria partita sulla sola fortunosa rete realizzata in chiusura di primo tempo.<br />
A cospetto di una Juventus così poco brillante probabilmente il Napoli avrebbe potuto raccogliere di più, ma le risorse tecniche a disposizione di Reja si sono dimostrate, per l’ennesima volta, insufficienti a portare a casa un risultato positivo.<br />
Il mister goriziano ha inizialmente deciso di cambiare parzialmente l’undici titolare, ricorrendo a Pazienza a fianco di Blasi, per sostituire l’indisponibile Gargano, e preferendo Montervino a Maggio al fine di avere una maggiore copertura sulla corsia destra. In attacco è stata accantonata l’idea balenata in settimana di schierare Lavezzi prima punta con Russotto a suo sostegno, e ci si è affidati ancora una volta al Tanque Denis.<br />
Se la difesa, eccetto alcuni errori individuali, ha tenuto abbastanza bene il confronto con Del Piero e compagni, anche perché favoriti da una serataccia dei bianconeri, la situazione in fase d’attacco è stata anche stasera deprimente. Pure quando sotto di una rete le azioni offensive del Napoli sono state sempre troppo fumose, dettate più che altro dall’inerzia della situazione più che da precise idee tattiche. Le cose non sono migliorate con i vari innesti e cambiamenti tattici. All’inizio della ripresa Reja ha cercato infatti di cambiare le carte in tavola passando ad un 4-3-1-2, ma le azioni degli azzurri non sono state abbastanza pericolose da impensierire Buffon. Lavezzi ha confermato il suo momento buio, Datolo, pur mettendo in mostra qualche buona giocata, si è dimostrato troppo compassato per i ritmi del campionato italiano, Hamsik è stato troppo fuori dal gioco. Il tutto poi è aggravato dalla presenza in campo di un attaccante, Denis, che non riesce a partecipare alla manovra della squadra e si trova costantemente isolato nelle difese avversarie senza la speranza di ricevere rifornimenti precisi dai suoi compagni.<br />
Il solo lato positivo della serata viene dall’atteggiamento, comunque volitivo, della squadra nel secondo tempo. Gli azzurri hanno saputo infatti tenere nella propria metà campo una stanca Juve per gran parte della ripresa. Tuttavia le palle gol per gli azzurri sono state troppo poche per poter giudicare sufficiente la prova della squadra, anche solo nella seconda parte.<br />
Solo con la buona volontà è difficile uscire dalla crisi. Servono organizzazione tattica, risorse tecniche, serenità e magari anche un po’ di fortuna. Tutte cose che al Napoli mancano.</div>
di Eduardo Letizia
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