Cominciamo dai nostri. Bella partita del Napoli, a parte qualche goal sbagliato (chiedere a “El Panteron” nella foto di Felice De Martino) e qualche goal annullato (chiedere al “guardialinee”). Certo il Milan non è da Champions League –e questo è dinanzi agli occhi di tutti– ma qualche movimento in più ieri si è visto. Nonostante tra i tanti mancasse Lavezzi (un po’ troppo stanco, un po’ fuori forma) e nonostante gli arbitri continuino a far finta di dimenticare quella lista di torti che nei confronti del Napoli si allunga ogni giorno di più. Il pareggio ci sta bene. Certo poteva andar meglio. Ma aver rivisto correre Mannini, averlo visto giocare come un tempo ci fa ben sperare. Speriamo che le cose si mettano al meglio. In testa alla classifica l’Inter vince e la Juve stravince. Non cambia nulla.Con i Mourinho boys pronti a mettere le mani sull’ennesimo scudetto e Moratti con una nuova gatta da pelare: è bastato che Ibra facesse due goal in una partita che eccolo arrivare: “vuole di meglio”. Beh uno che in Champions League ha segnato un solo goal forse dovrebbe pure cominciare a chiedersi se ha diritto ad avere di meglio o se tra lui e Cristiano Ronaldo non ci sia qualche differenza di troppo. Ma questi sono affari loro; probabilmente nuovi soldi da sborsare per Moratti o nuove polemiche da gestire, tanto per cambiare. Nel frattempo continua la polemica contro Mourinho accusato un po’ da tutti i tecnici di aver avuto parole troppo dure per Ancelotti e colleghi. Forse dopo Manchester lo SpecialOne farebbe bene a seguirsi gli affari suoi. Ma tra una polemica e un’altra la palla passa alla stampa, quando invece è proprio Mourinho, che, pur di stare al centro dell’attenzione, ne tira fuori una dopo l’altra. Noi non crediamo che abbia sbagliato paese. Ha scelto quello giusto. Facciamolo parlare e facciamo finta di non sentirlo, forse incomincerà a stancarsi. Inter e Mourinho a parte, passiamo alle altre. In casa Juve si festeggia una vittoria a metà, conseguita contro una Roma stremata e piuttosto inutile se l’Inter non molla. La Roma dal canto suo, mezza acciaccata, sembra dover rinunciare al quarto posto e alla Champions. I ragazzi e Spalletti continuano a crederci, ma i punti di distanza dal Genoa cominciano ad essere parecchi e lo scontro diretto si è già consumato. Senza tener conto l’altra che anticipa: la non bella ma fortunata Fiorentina. Da elogiare ad oggi il solo Genoa, che pur tra non troppi favori (se si eccettua l’espulsione di Sanchez di ieri) sembra davvero meritare quel quarto posto. In basso piange il Toro e con lui Novellino, uscito malridotto dallo scontro con la sua ex squadra. O Cairo corre ai ripari o per il Toro quest’anno sembra davvero tirare cattiva aria. E le altre. Tante ce ne sarebbero da aggiungere. Ma ci fermiamo un po’: la nazionale e Lippi ci faranno tirare un sospiro di sollievo. Forse.