

Ora saranno chicche di calciomercato, tra squadre che scoppiano o sono già scoppiate in panchina e alla guida, acquisti più o meno reali di grandi e meno grandi.
All’ombra del Vesuvio oggi si festeggia, nonostante cada la pioggia. Lì alle pendici del vulcano sta per fare ritorno nella sua Castellamare un figliuol prodigo e tutti siamo contenti. Sapere che un certo Fabio Quagliarella, esperto del campionato italiano, autore di gran goal e nazionale azzurro, vesta la maglia della squadra azzurra (per la quale per di più tifa) è un onore. Ma…il ma è dietro l’angolo. Ci piacerebbe vedere il grande Fabio giocare con Lavezzi e laddove fosse possibile anche con il vecchio Hamsik in una squadra che possa finalmente lottare per conquistarsi un posto in vetta tra le quattro che si lanciano nell’Europa che conta. Il mercato è appena iniziato. L’inizio non delude, c’è da sperare che il prosieguo non sia fatto solo di botti presunti e di cessioni, o di lamentele per il ritocco dell’ingaggio. Come del resto avviene altrove. Vedere Inter. Ibra si lamenta, ma forse più per ottenere un ulteriore ritocco di ingaggio che per altro. Gioca a tira e molla anche il suo mister, e non sappiamo se il motivo è sempre quello. Nell’altra sponda di Milano addio storico di Carletto Ancelotti, da tempo dato come sicuro partente, per la sua prima avventura d’oltremanica. Addio tranquillo, tra la commozione dei giocatori e forse anche della società per uno che al Milan ha dato tanto come calciatore e come mister. Arriva Leonardo, ex rossonero, su cui si investono grandi speranze. Che possa diventare un epigono di Pep Guardiola? I rossoneri lo sperano, ma perché ciò avvenga bisogna partire da una grande squadra, investendo in calciatori che non siano soltanto belle figurine, come il pubblico, purtroppo ingiusto con capitan Maldini, ha comunque sottolineato. Da tener conto che i cugini nerazzurri hanno già messo a segno un doppio colpo da brividi con la coppia d’oro del grifone: principe Milito – Thiago Motta. Se ancora un altro anno dovesse passare come questo per la Milano rossonera sarebbero davvero dolori. In casa Juve addio storico di Nedved, che non abbandona il pallone, ma stranamente cambia squadra, e problemi in panchina. Chi al posto di Ferrara? Ferrara stesso o Antonio Conte, in non ottimi rapporti con capitan Alex, dopo che la Juve spedì il suo Arezzo in serie C? O addirittura un terzo uomo, con tanto di coinvolgimento di casa Roma? Sembra proprio che il prossimo campionato si giocherà a partire dalle panchine. Caos totale in casa giallorossa, alle prese con problemi di natura societaria, senza Champions League, con parecchi contratti da rinnovare e con un attaccante da acquistare. Totti è ormai in fase calante e non può più reggere da solo il peso dell’attacco romanista. Messo a posto il contratto di Aquilani (dopo una stagione praticamente non giocata…nessuno l’avrebbe acquistato) e quello del difensore Juan, c’è da mettere a punto il contratto di Vucinic e da evitare partenze importanti (si veda alla voce Mexes). Ma forse più di tutto ciò che preoccupa il popolo giallorosso sono le noie societarie. L’altra romana, fresca di coppa Italia, gioca in panchina (ma forse Delio Rossi riuscirà a rimanere) e si prepara a giocare soprattutto sul mercato. Ha qualche buon pezzo da vendere e probabilmente anche qualche buon acquisto da concludere, visto l’intuito per nulla scarso del presidente Lotito, che in più di un’occasione è riuscito a scovare con pochi danari buoni talenti.
Tutto tace in casa Fiorentina (almeno per il momento), nonostante anche Prandelli fosse dato come partente. Da vedere come si muoverà l’intuitivo Preziosi con il suo Genoa europeo post Milito. Da vedere se Cassano rimarrà in casacca blucerchiata. Ne avremo il tempo, lor signori, perché da oggi in poi saranno noie, chicche e boutade di calciomercato e poi il prossimo campionato. Beh il prossimo campionato nella migliore delle ipotesi sarà solo una bella copia di questo. Scusate se siamo poco convinti, ma tanto chi potrà vincere il tricolore? Siamo sempre lì, parte alta dello stivale e non si scherza…. Che dramma.
di Renata Scielzo

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