In poche ore ieri il popolo napoletano è passato dalla grande gioia per l'ufficializzazione dell'acquisto di Fabio Quagliarella allo sgomento per la lettera aperta con cui Ezequiel Lavezzi si è congedato da Napoli, lasciando la squadra in anticipo senza permesso per volare in Argentina.
A contorno le dichiarazioni di fuoco del procuratore Mazzoni, che accusa la società azzurra, con il Ds Marino in testa, di essere venuta meno alle promesse di adeguamento contrattuale fatte mesi fa al Pocho. Nelle parole dell'agente viene agitato lo spettro della faraonica offerta del Liverpool, con invito perentorio al club partenopeo ad accettarla o in alternativa mantenere la parola data al giocatore.
Ma secondo la Gazzetta dello Sport il club di Benitez - disposto a mettere sul piatto 22 milioni - non sarebbe l'unico interessato all'attaccante argentino, visto che la rosea svela un incontro che sarebbe avvenuto ieri pomeriggio a Roma - prima di spiccare il volo - tra Lavezzi ed un emissario del Manchester United.
A Napoli intanto ci si divide tra chi sta con il giocatore e chi sposa le ragioni della società, come Beppe Bruscolotti: "Ri­badisco il mio concetto - spiega lo storico capitano azzurro - Se si pensa sempre e solo batter cassa, meglio sciogliere il legame ed eliminare in par­tenza i dubbi, puntando su gen­te più motivata".
Molto critico anche un editoriale pubblicato oggi sulla prima pagina del Corriere dello Sport, a firma Luigi Ferrajolo, ed intitolato significativamente "Chi dà l’esempio e chi fa l’ingrato", con riferimento al diverso atteggiamento mostrato da Quagliarella e Lavezzi.
"Tra tanti presunti campioni che giocano sulle percentuali o ignorano i contratti pur di strap­pare un aumento, per fortuna c’è anche chi mette la passione, il cuore, davanti ai soldi - scrive Ferrajolo - Fabio Qua­gliarella è uno di questi. Ieri ha realizzato un piccolo sogno, quel­lo di giocare con il Napoli, con la squadra della sua terra e della sua gente. Non ha parlato di mi­lioni con De Laurentiis, gli ha subito detto che sarebbe andato a Napoli di corsa e la sua risolutezza ha spinto Pozzo a fare persino uno sconto, a cederlo senza troppe storie. Quaglia­rella non è un giocatore qualsiasi, è un talento puro, fa gol pazzeschi, passati alla storia. E’ un attaccante di Lippi, della nazionale e da ieri è anche la pun­ta di diamante di Donadoni".
Lavezzi, invece... "E' da tempo irrequieto e ieri ha superato i limiti: è partito al­l’improvviso, lasciando in sede una let­tera e aprendo ufficialmente il caso. So­lo sei mesi fa la società gli ha aumenta­to l’ingaggio e ora sembra disposta a prolungargli ulteriormente il contrat­to. La società è ragionevole, Lavezzi molto meno e il suo deprecabile atteg­giamento lascia immaginare che die­tro ci sia qualche club più ricco. L’inaffidabilità di Lavezzi crea un bel problema sia dal punto di vista tecnico, che nella gestione del gruppo. Il Napoli per ora non molla, non è di­sposto a rinunciare ad un giocatore co­sì importante, che ha scoperto e valo­rizzato in questi due anni, ma non può nemmeno subire ricatti...".

Fonte: goal.com

di PianetAzzurro.it