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• LIPPI: QUAGLIARELLA BOMBER BUONO PER TUTTI I RUOLI DELL’ATTACCO •

02/06/2009 16:50:39
È impegnatissimo nella preparazione della Confederations Cup il ct Marcello Lippi che questa sera sarà il primo ad arrivare nel ritiro di Coverciano. Preparerà la partita amichevole con l’Irlanda del Nord, sabato a Pisa, poi domenica la partenza col gruppo azzurro per il Sudafrica. L’obiettivo dell’Italia campione del mondo in carica in questo vernissage - che è un vero e proprio premondiale - è arrivare fino alla finale, magari contro il Brasile che nell’amichevole di febbraio agli Emirates Stadium di Londra (il tempio dell’Arsenal) bastonò gli azzurri. Quagliarella arriverà in ritiro da ex udinese, è ormai del Napoli. Bel colpo della società azzurra, no? «Fabio è un giocatore della Nazionale, è un attaccante moderno che si adatta a giocare in tutti i ruoli dell’attacco, per lui una posizione o un’altra è lo stesso». C’è una caratteristica in particolare per cui Quagliarella si fa apprezzare? «È un ragazzo che ha una grande disponibilità sul piano umano, come giocatore posso aggiungere a quanto detto prima: è un attaccante moderno che sa attaccare lo spazio, incrociare, proporsi e poi pur non essendo altissimo ci sa fare anche nei colpi di testa e, infine, possiede quella dote naturale per cui segna gol difficilissimi con una semplicità disarmante». Si è fatto un’idea della caduta del Napoli nella seconda parte del campionato? «Non ne conosco i motivi, solo chi ci sta dentro può esprimersi, nella prima parte del campionato il Napoli è stato brillante, lo segnalai tra le realtà più significative con un Lavezzi determinante nella manovra d’attacco». Il campionato appena concluso che cosa ha detto? «Diciamo che è stato un torneo abbastanza interessante, fino ad un certo momento della stagione la Juventus ha dato la sensazione di poter insidiare l’Inter, poi ha mollato e la squadra nerazzurra s’è confermata campione dimostrando una supremazìa determinante, indiscutibile». Dal punto di vista tattico, ci sono state delle novità? «Più che di novità vanno segnalate le prestazioni di squadre di medio livello, penso all’Udinese, alla Sampdoria, al Siena, al Palermo che hanno fatto molto bene, esprimendosi attraverso la qualità del gioco». Ci sono stati giocatori che si sono imposti più degli altri all’attenzione? «In Italia sono arrivati tanti stranieri di ottimo livello, ma da ct della Nazionale posso affermare, con soddisfazione e con orgoglio, che sono stati tanti i giocatori italiani bravi, all’altezza della situazione, protagonisti di una stagione ad alto livello. Perciò ho voluto fare doppie convocazioni e premiare un gruppo di ottimi elementi, quelli che giocheranno sabato nell’amichevole con l’Irlanda del Nord a Pisa». La finale Champions ha consacrato il Barcellona, espressione massima del calcio spagnolo. «Il successo della squadra di Guardiola a Roma ha detto chiaro e tondo che questo è il periodo d’oro del calcio spagnolo, cominciato dopo l’eliminazione nel mondiale tedesco e proseguito con la vittoria negli Europei di Vienna e quindi la Champions, la Spagna ha un gruppo di giocatori tecnicamente fortissimi».
Fonte: Il Mattino
di VL
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