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• L’INCREDIBILE CASO DEL SAN PAOLO: MOLOTOV E IL NUOVO QUESTORE... •

27/03/2009 20:20:24

Domenica sera allo stadio San Paolo di Napoli, e anche fuori, è successo di tutto: e la colpa, attenzione, non è soltanto di alcuni ultrà del Napoli. Lo stesso Osservatorio del Viminale, ha "stigmatizzato l'inaccettabile comportamento tenuto dai 315 tifosi milanisti a cui è stata consentita la trasferta a Napoli in quanto in possesso della tessera 'cuore rossonero'. Su costoro sono in atto accertamenti...". Possibile quindi un "eventuale ritiro dell'agevolazione": sempre che le indagini portino a qualche risultato (cosa che dubitiamo). Ma che è successo? E' successo che in occasione di Napoli-Milan era stata consentita la trasferta solo ai possessori di tessera del tifoso e il Milan, insieme con l'Inter, è l'unico club ad averla sinora adottata. Solo che i controlli al San Paolo sono come al solito inesistenti, e non c'entra la tessera del tifoso: alcuni ultrà del Milan hanno subito lanciato fumogeni in direzione della curva napoletana, poi è volata (da parte napoletana) anche una molotov che ha sfiorato uno steward. 

A fine gara l'auto di Adriano Galliani è stata circondata da circa 50 ultrà, fuori dallo stadio: solo l'intervento dei poliziotti in moto, i Falchi, ha evitato guai seri. Ma Galliani era scortato: come è possibile che sia successo? Anche qui gravissime carenze organizzative. Secondo Galliani si trattava di tifosi del Napoli, infuriati con lui (ma che c'entra?) perché non possono più andare in trasferta. Secondo altri invece è stato un autentico giallo, e sarebbero stati (anche) alcuni ultrà del Milan a prendersela con l'amministratore delegato. Da tempo ormai Galliani è sotto scorta per contrasti con una frangia di tifosi rossoneri: un problema di biglietti omaggio, di facilitazioni nelle trasferte, eccetera. Ora per fortuna c'è stata una stretta, fra il club e gli ultrà non ci sono più quei rapporti del passato. Galliani ha avuto coraggio a chiudere le porte. 

Tornando a Napoli, c'è un problema di ordine pubblico che si trascina ormai da tempo: dal famoso treno fantasma del 31 agosto scorso, di cui abbiamo scritto tante volte (i giornalisti, è vero, hanno avuto la colpa di enfatizzare l'episodio ma non dimentichiamo cosa disse Maroni...). 

Ci sono carenze organizzative nella gestione delle partite: ora tocca al ministro Maroni e al capo della polizia Manganelli venirne a capo. Ricordiamo solo che il questore del treno, Antonino Puglisi, non fa più il questore: dopo tre anni lascia infatti Napoli. E' stato "promosso" e dal prossimo primo aprile dirigerà l'ispettorato generale della polizia di Stato al Senato. Al suo posto arriverà Santi Giuffrè da Reggio Calabria. Auguri di buon lavoro. Ho sempre difeso i tifosi napoletani per bene, che sono milioni in tutta Italia e sono stati pesantemente penalizzati, in qualche caso più di altre tifoserie (che magari contano di più politicamente). Ma è possibile che al San Paolo entri ancora di tutto, molotov comprese?


Fonte: repubblica.it

di VL

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