PROFETI
IN PATRIA

Il
rosso Ferrari va così tanto di
moda da presiedere ormai tutte
le piste sparse per il mondo.
Con un mondiale in tasca e
sfarzose collezioni da record,
la scuderia di Maranello si
toglie la soddisfazione di
vincere davanti al suo
affezionato pubblico. E lo fa
nel migliore dei modi, con il
pilota meno rappresentativo e
meno dotato, con la paziente
“spalla” del tedesco delle
meraviglie. Rubens alla riscossa
quindi, dopo una partenza non
troppo entusiasmante a causa di
un’errata valutazione tecnica.
La pista era ormai asciutta dopo
la pioggia del mattino, montare
delle gomme intermedie è
risultata essere una scelta
infelice. Il brasiliano partiva
in pole e dopo soli tre giri
rientrava ai box proprio per
sostituire i pneumatici
maledetti. Schumacher a causa di
un testacoda finiva al 13°
posto ed era costretto alla
rimonta, mentre un agguerrito
Alonso passava in testa
spodestando Barrichello. Poi era
la volta di Button che con un
paio di giri veloci passava
Alonso covando vane speranze di
vittoria. Ma quest’oggi il più
agguerrito e desideroso di
gloria sembrava essere il
ferrarista sudamericano che
rimetteva in riga tutti
conquistando la vetta della
gara. Negli ultimi giri Alonso
abbandonava la corsa per il
solito testacoda e Schumacher
passava Button terminando al
secondo posto. Per una volta
tanto dietro al suo compagno di
scuderia. Doveva essere il
giorno dei festeggiamenti e così
è stato. A Monza una folla
rossa ed impazzita ha accolto il
più bel trionfo dell’anno
urlando al cielo una fede che si
rafforza stagione dopo stagione,
grazie all’instancabile lavoro
di un team di altissimo livello.
I meccanici in primis, i piloti,
i manager, tutti gli addetti ai
lavori. Una squadra
inattaccabile, forte come il
granito. E non finisce qui. Il
sogno Ferrari continua…
Salvatore
Maiorino
12/9/2004
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