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• SALERNITANA: IL RITORNO DELL'IPPOCAMPO •

14/08/2009 21:31:24
E' campana, è granata, è la Salernitana. Domenica sul palcoscenico napoletano del San Paolo andrà in scena la prima partita ufficiale della stagione azzurra: il derby di Coppa Italia contro i cugini salernitani. I derby, lo si sa, sono partite particolari, e non importa che ci sia una categoria di differenza a scoraggiare i granata, non importa che proprio quest'anno il Napoli abbia portato avanti una notevole campagna di rafforzamento, non importano le differenze di tasso tecnico. Il derby è un'isola nell'oceano del calcio nella quale tutto può accadere, c'è passione, c'è grinta, c'è accanimento, talvolta anche oltre misura, e di certo la Salernitana domenica non avrà nessuna intenzione di immolarsi sull'altare partenopeo, o almeno non senza aver fatto l'impossibile per rompere le uova nel paniere alla banda di Donadoni. Di motivi per cercare a tutti i costi di ben figurare la Salernitana ne ha a iosa, e se non basta quello più immediato di una “straregionale”, si può aggiungere l'orgoglio di giocare nuovamente con l'ippocampo sulle maglie, il simbolo storico dei granata, quasi un'effige ancestrale da blasone nobiliare. Due mesi fa il presidente Lombardi lo ha acquistato all'asta, regalandolo ai tifosi ed alla società dopo quattro anni, ossia da quel 2005 anno del secondo fallimento nella storia della società. La salernitana nasce nel 1919, quest'anno festeggia il novantennio, e in occasione del compimento di un decennio, ad un'età così lusinghevolmente veneranda, di certo l'incontro col Napoli potrebbe essere una ghiottissima occasione di incominciare al meglio questa stagione. Dopo un campionato scorso terminato al cardiopalma con una salvezza raggiunta proprio in extremis all'ultima giornata, senza neanche passare per il purgatorio dei play out, quest'anno la società si è mossa tanto sul mercato cercando di imbastire una rosa che possa garantire un campionato tranquillo, un torneo senza ne infamie ne lodi, che tuttavia risuonerebbe come un trionfo per i granata. 15 calciatori acquistati con l'intenzione per mister Brini di disegnare sul campo un 4231 tutto al servizio del suo fuoriclasse, Roberto Merino. Mago Merino, il Maradona delle Ande, un talento grande con giocate da campione (e di certo resterà nella storia il suo gol da 40 metri all'Albinoleffe), purtroppo un paio di settimane fa ha fatto crack: partiti i legamenti del ginocchio, addio prima parte di stagione e scombinati i piani del tecnico, il quale dovrà fare a meno anche del miglior acquisto di quest'anno, Ciccio Cozza, infortunatosi circa un mese fa al dito del piede. Una contusione, che se fosse stata a qualunque altra parte del corpo sarebbe stata una sciocchezza, ma i piedi per un calciatore sono gli arnesi del mestiere, e quindi il fantasista è ancora fermo ai box limitandosi ad un allenamento in piscina. Col Napoli, dunque, Brini potrebbe coprirsi di più, magari con un 4411 o con un più classico 442. La difesa è solida. A porta è stato acquistato Polito, ex Catania, il quale un paio di stagioni fa, proprio nella squadra del “liottro” (l'elefante), ha mostrato grandi cose, e di certo è un buon portiere. Il capitano Fusco al centro del reparto arretrato è una garanzia per grinta ed esperienza, mentre accanto a lui il posto di titolare è più incerto. Sulle fasce due nuovi arrivi: sulla sinistra Machado, brasiliano giunto a Salerno dal CSKA Sofia, formazione bulgara con la quale ha vinto un campionato e disputato anche i preliminari di Champion's. Per lui è giunto da pochi giorni il transfer, e proprio col Napoli potrebbe fare il suo esordio. Sulla destra Galasso, jolly cresciuto nelle giovanili della Roma (con la quale anni fa ha anche esordito in A) e giunto in Campania in prestito dal Bari. A centrocampo vi sono calciatori di categoria come Soligo e Pestrin, ma che garantiscono alla mediana grande esperienza. La mina vagante potrebbe essere un quartetto di giovani, giunti in granata tutti quest'anno, di buone prospettive: Soddimo, giovane di talento, in giro a fare esperienza in attesa di tornare alla Doria; Carcuro, l'anno passato nel Crotone di Moriero e pallino dell'ex Inter (e anche Napoli) il quale lo avrebbe voluto portare con se a Frosinone, vedendosi beffare proprio dalla Salernitana; Statella, laterale offensivo di buone doti giunto in prestito dal Bari e, soprattutto, Caputo, baby bomber di 22 ani, anch'egli giunto in granata grazie a quella corsia preferenziale creata dai buoni rapporti con la società barese, e che ha da subito mostrato i numeri del cannoniere di razza (suo è il gol su rigore all'11 st che ha deciso la sfida col Benevento). Insomma, la Salernitana si presenterà al San Paolo con la voglia di far bene e, laddove non arriveranno i mezzi tecnici, ci proverà col cuore. Le guerra civile di un derby è più complicata da risolvere, ed il Napoli dovrà fare attenzione perchè dietro le barricate granata, se non scardinate alla perfezione, potrebbero nascondersi insidie e pericoli...mancano due giorni e l'ippocampo sfiderà il ciuccio...i pronostici sembrano scontati, ma in tempo di saldi attenzione alle fregature...
di Emanuele Gargiulo
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NEWS NAPOLI
IL DERBY
Di napoletano - scritto il 15/08/2009 15:51:24
SARA' DIFFICILE COME TUTTI I DERBY, CI POTREBBE SCAPPARE PURE LA SORPRESA. DE LAURENTIIS PENSA SOLTANTO AI SOLDI.
tutti allo stadio
Di antofRzAnPOLi - scritto il 14/08/2009 19:35:01
domenica allo stadio e VIVA a facc re salernitan ke non ci possono andare hahaha
DERBY???
Di Antonio87 - scritto il 14/08/2009 19:17:04
PER ME E' SOLO UNA MARCA DI UN SUCCO DI FRUTTA!!!!
ma quale derby
Di ale napoli ale - scritto il 14/08/2009 16:59:24
SE LA MERDA FOSSE ORO, A SALERNO CHE TESORO!
SALERNO MERDA!