

Il nuovo campionato inizia per gli azzurri con un compito tutt’altro che facile. Lavezzi e compagni saranno infatti ospiti dell’ambizioso Palermo di Zenga, in una sorta di scontro diretto anticipato tra due formazioni che agognano l’Europa e si propongono come possibili outsider per le prime posizioni del campionato.
Nelle sue prime dichiarazioni l’ex allenatore del Catania aveva affermato, non senza una buona dose di gusto per la provocazione, di voler puntare al massimo, cioè allo scudetto, determinando ilarità e critiche in numerosi addetti ai lavori. Ma quali sono le reali potenzialità di questo nuovo Palermo? Obiettivamente, a parte provocazioni che possono essere più o meno utili a motivare i propri uomini, i rosanero ci sembrano una squadra non ancora attrezzata per competere per i vertici del campionato. La formazione dello scorso anno aveva legato le sue fortune, oltre che alla bravura della coppia d’attacco, ad un equilibrio tattico che le aveva imposto l’allora tecnico Ballardini, riuscendo a ricavare il massimo dai propri uomini ed inventando per molti di loro nuove posizioni e modi di stare in campo (esplicito l’esempio di Simplicio). Un eventuale salto di qualità, quindi, non dovrebbe quest’anno essere legato al cambio di allenatore, ma casomai ai nuovi innesti nella rosa. Andando a leggere l’elenco dei nuovi arrivati però ci sovviene la convinzione che il mercato del Palermo si sia prevalentemente fondato su due scommesse: gli argentini Bertolo e Pastore. Entrambi sono stati due protagonisti dello scorso campionato argentino e le loro potenzialità tecniche sono indiscutibili. Ma quale potrà essere il loro effettivo apporto nel loro primo anno in Europa non è dato saperlo con certezza. Noi tifosi napoletani siamo ben consci di quanto incerte possano essere le prestazioni di argentini al primo anno in Italia, nel bene e nel male. Per cui non è da escludere che il Palermo possa effettivamente lottare per le posizioni “europee”, ma le variabili che potrebbero insidiare il cammino dei siciliani sono abbastanza individuabili sia dal principio, senza tralasciare, inoltre, i possibili risvolti nefasti che potrebbero sorgere dall’incontro di due personalità forti come quelle di Zenga e di Zamparini. Staremo a vedere.
Per quanto concerne la gara di domenica le idee tattiche che Zenga ha portato avanti nel suo precampionato sono due: il 4-3-1-2 e il 4-2-3-1. Nella gara di Coppa Italia della scorsa settimana “l’Uomo ragno” ha mandato inizialmente in campo i suoi uomini con quello che potrebbe essere lo stesso modulo che affronterà il Napoli, un 4-3-1-2 che dovrebbe vedere, il neoacquisto Rubino tra i pali, con una difesa a quattro composta da Cassetti, Bovo, Kijaer e Balzaretti. Nei tre di centrocampo a Nocerino saranno affidati i compiti di interdizione, mentre Simplicio (che in tal caso ritornerebbe in una posizione più arretrata rispetto a quella dell’anno scorso) e soprattutto Bresciano cercheranno di inserirsi a sostegno delle punte. L’argentino Pastore, l’elemento di maggior curiosità nel Palermo, agirà alle spalle della temibilissima coppia-gol formata da Cavani e Miccoli. Tuttavia, come si diceva in precedenza non è escluso che Zenga possa ripiegare su un modulo che sembra dargli più soddisfazioni: il 4-2-3-
di Eduardo Letizia

POLITICA FALLIMENTARE
Di ALTERES - scritto il 21/08/2009 14:39:38
NON GANASSATE, SE PAREGGIAMO CI VA BENE, SIAMO DA META CLASSIFICA, CON QUESTA SQUADRA SCADENTE. . .
UOMO DI MERDA
Di PIFF - scritto il 21/08/2009 14:34:30
SEI UN PAGLIACCIO UOMO RAGNO DEI MIEI STIVALI IL GRANDE VARRIALE TI HA MESSO A TACERE L ANNO SCORSO PRESUNTUOSO SBRUFFONE GIUSTO CON ZAMPARINI PUOI ANDARE D ACCORDO SBRUFFONE DI UOMO RACHIDE
vedrai...
Di kiatto68 - scritto il 21/08/2009 13:13:06
mo so cazzi tuoi zenga. . . .