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• QUAGLIARELLA: LAVEZZI FIDATI DI ME, NON SONO EGOISTA •

07/09/2009 10:18:26

Un calcione rimediato da Paolo Ferrara, figlio dell’allenatore della Juve, lo ha messo KO costringendolo a lasciare ieri l’allenamento con una borsa di ghiaccio per una forte contusione al ginocchio (qui). Non è ancora al meglio Fabio QUAGLIARELLA. Ma se è in forse la sua presenza con la Bulgaria (anche perché Lippi gli preferirebbe comunque Giardino) non dovrebbero esserci, invece, problemi per la partita del suo Napoli contro il Genoa.

Lo stabiese ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport.

Quagliarella, può diventare la punta che finalmente fa gol, contro la Bulgaria.

 «A me interessa stare in questo gruppo, mettermi a disposizio­ne. Poi titolare o pochi minuti: l’importante è entrare e dare il massimo».
Lei c’è riuscito meglio di tutti in quella mezz’ora finale.

«Sono stato fortunato. Nel sen­so che non è facile calarsi in cor­sa nella partita. Però avevamo segnato, la Georgia era un po’ demoralizzata e io ne ho appro­fittato».
La doppietta col Napoli l’ha sbloccata.

«Non c’è dubbio che il gol sia tutto per un attaccante. Ma la cosa più importante per me è che sto molto bene fisicamente. Di solito, per la mia struttura, in questo periodo non sono al meglio. Invece devo ringrazia­re Donadoni, che in ritiro ci ha preparati molto bene, lavoran­do col suo staff anche sulla rapi­dità. E così adesso sono scattan­te e pronto».
Evidentemente ha fatto bene anche a Datolo, che ha segnato al Brasile, anche se l’Argentina ha perso.

«Sono contento per lui. Siamo in parecchi, ben 8, impegnati con le rispettive nazionali. Mer­coledì ci sarà Uruguay-Colom­bia, vale a dire Gargano contro Zuniga. Speriamo di tornare tutti in ottime condizioni, per­ché domenica poi ci attende una sfida importante a Marassi contro il Genoa».
A Napoli è già un idolo. Con La­vezzi fa sognare i tifosi.

 «Il Pocho è fortissimo e ancora non ha dato il meglio di sé. Tra l’altro è logico che ancora dob­biamo lavorare tanto insieme, visto che abbiamo giocato solo tre partite. Io glielo dico sem­pre: devi fidarti, non sono un at­taccante egoista, tu scatta in profondità e io ti darò sempre la palla. Sono convinto che po­tremo divertirci tanto. L’impor­tante è seguire i consigli di Do­nadoni: lui ripete spesso a La­vezzi di giocare 20 metri più avanti. Diventerebbe micidia­le».
Dove può arrivare il Napoli?

«Non faccio promesse. Ma la strada sul piano del gioco è quella tracciata nell’esordio a Palermo. Sembra assurdo, ma giocando in quel modo difficil­mente perderemo altre parti­te».


di VL

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cambia

GRANDE
Di ALEX - scritto il 07/09/2009 10:43:22

gRANDE qUAGLIA SEI IL NUMERO UNO, SARAI PER SEMPRE CON OI


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