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• IL PUNTO SULLA A - LA SAMP NON SI FERMA PIU'. BERGAMO AFFONDA •

20/09/2009 17:11:49

Genova città in festa è uno slogan ancora d'attualità, ma soltanto per la sponda blucerchiata: trascinata dalle magie di Cassano, la Samp resta in cima e saluta tutti dall'alto verso il basso.

L'altra metà della Lanterna, dopo la scorpacciata di gol ed emozioni contro il Napoli, ha vissuto invece un brutto risveglio a Verona.  Il quarto turno incorona dunque i Del Neri boys, che inebriano il popolo di Marassi col consueto calcio-champagne, regolando senza affanni un Siena ordinato ma scarsamente incisivo.

FantAntonio ispira, Mannini capitalizza: per l'esterno toscano, scopertosi bomber, terza rete consecutiva. La Samp spicca il volo grazie alle sue ali: a segno, contro i bianconeri di Giampaolo, anche Padalino (autore di una doppietta) dopo lo spunto iniziale di Palombo, capitano coraggioso.

Avvio-shock, invece, per il Genoa di Gasperini. Al Chievo bastano sette minuti per portarsi sul doppio vantaggio, col rigore trasformato da Marcolini e il raddoppio dell'albanese Bogdani. Il punteggio non premia le scelte del trainer rossoblù, che si era affidato al turn-over, lasciando fuori Crespo e Rossi, oltre al coriaceo Sculli. Nella ripresa, dopo il penalty trasformato da Floccari e concesso per un inopinato mani di Yepes, ci pensa il solito Pellissier a chiudere i conti. Per i clivensi secondo successo consecutivo, mentre il Grifone si vede scavalcato da Juve ed Inter.

I bianconeri, nell'anticipo di sabato, hanno regolato un buon Livorno grazie al micidiale uno-due firmato da Iaquinta e Marchisio. Migliore in campo è risultato però l'intramontabile Gigi Buffon, tornato ai livelli mostruosi di tre stagioni fa, e autore di almeno cinque interventi decisivi.

I nerazzurri soffrono invece a Cagliari, dove gli uomini di Allegri si portano in vantaggio grazie al rigore di Jeda, concesso per un dubbio fallo di Maicon ai danni di Matri. Nella ripresa sale però in cattedra Milito, e non ce n'è per nessuno: in cinque minuti il Principe approfitta di una disattenzione di Canini, e di una splendida verticalizzazione di Stankovic, per stendere la formazione sarda e mantenere la corazzata-Mourinho a meno 2 dalla vetta.

Magro invece il bottino del Milan, che a San Siro deve accontentarsi dell'1 a 0 contro un Bologna che poco o nulla ha concesso alle iniziative rossonere. Nella ripresa ci pensa Seedorf a mettere in cassaforte il successo, dopo i tentativi sterili di Pato e di un evanescente Huntelaar: sempre più oggetto misterioso. Leonardo aveva scelto di tenere a riposo Ronaldinho: vittima dell'influenza e di un processo di involuzione tecnica che sembra non avere fine.

Continua invece il momento magico del Bari, che al San Nicola travolge l'Atalanta e inguaia Gregucci. Ai galletti basta un tempo per chiudere la pratica, grazie ai colpi di un ispiratissimo Barreto, che marca il suo debutto in serie A con una rete, salvo poi lasciarsi parare da Consigli il rigore del possibile 5 a 1. Numeri impietosi per gli orobici: ultimi a zero punti, con 7 reti al passivo e soltanto una realizzate. Decisive le prossime ore per il futuro della panchina nerazzurra, che scotta come non mai.

Prende invece una boccata d'ossigeno il Catania, che però non riesce ad andare oltre il pari con la Lazio, nonostante una prestazione generosa ed un secondo tempo giocato quasi sempre all'attacco. Alla prodezza di Martinez risponde il neo-entrato Cruz, colpevolmente dimenticato dalla difesa etnea.

Non è andata meglio all'altra siciliana, il Palermo, sconfitto a Parma da un gol di Zaccardo: "ex" col dente avvelenato. Per la squadra di Zenga, la conferma di un avvio poco brillante, per quella di Guidolin un buon viatico in vista di una stagione da vivere senza eccessivi patemi.

Stasera Roma-Fiorentina metterà di fronte una squadra ancora in cerca della sua identità ed un'altra decisa a restare aggrappata al treno-Champions. Sarà guerra di nervi, prima ancora che di muscoli. 

 


di Simone Spisso

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cambia

Che campionato....
Di Lucarié - scritto il 20/09/2009 20:21:29

A parte una squadra che è decisamente più forte di tutte, il campionato di quest'anno è molto mediocre, cioè tutte le altre squadre sono più o meno sullo stesso livello, non esistono delle squadre che si impongono senza problemi sulle altre. Ad esempio, il Genoa perde a Chievo, il Palermo a Parma. La Samp e la Juve, che non mi sembrano fortissime, finiranno anch'esse per perdere il momento magico. A proposito del Napoli, questo comporta un rammarico e molti timori. C'è rammarico perché con una campagna acquisti più sensata, meno illogica (un centravanti, un laterale sinistro e uno stopper) il Napoli finiva davvero in Champions League. Ci sono timori perché la squadra, che finora mostra scarsissima personalità, dovrà finire per ingaggiare una lotta dura e aspra ad ogni partita con squadre del suo livello (cioè tutta la serie A) per strappare un punto (vedi Udinese) o vincere (vedi Livorno), lotta per cui il Napoli non è francamente attrezzato.


calcio non e il cinema
Di tonino da londra - scritto il 20/09/2009 18:58:15

avere un presidente che non capisce di calcio, e un handicap gravissimo , cio significa che non andremo mai da nessuna parte , questanno lotteremo per non retrcedere , mi dispiace dirlo ma e cosi sempre noi a soffrire , per non vedere la nostra squadra vincere


che errori!
Di Gigi - scritto il 20/09/2009 17:58:40

Ho sempre sostenuto questa società e il direttore Marino nei momenti difficili, ma adesso basta non si possono commettere errori del genere. Il livello del Napoli è sempre uguale mentre abbiamo riforzato squadre come la Sanpdoria con la cessione di mannini, diretta concorrente per l'europa.


ottimo lavoro!
Di mrvain - scritto il 20/09/2009 17:50:10

complimenti alla societa' x la riuscitissima campagna aquisti. Utilissima la cessione di Blasi, Mannini, fondamentale l'aquisto di Zuniga, di Hoffer, le conferme di Amodio, Rullo, Pazienza. "Obbligare" il tecnico(anch'egli colpevole) di giocare con lo stesso modulo(3-5-2 ormi obsoleto) senza nemmeno i giusti calciatori(ext. sx. , centr. ctr. , att. di "peso"). Bene arriveremo lontano.


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