Il destino di Donadoni si deciderà (per il momento) a Roma, al cospetto dei giallorossi di Ranieri che, al pari degli azzurri, ancora devono riuscire a trovare una definitiva identità tattica ed una continuità nei risultati.

Il passaggio da Spalletti a Ranieri ha infatti reso la Roma una formazione ibrida, a metà tra la squadra offensiva e spumeggiante (almeno nelle intenzioni) del suo ex allenatore, e quella più accorta e pragmatica voluta da Ranieri.

In attesa della giusta sintesi tra le due opposte concezioni tattiche, i giallorossi procedono nella loro stagione alternando prestazioni altamente deludenti ad altre che lasciano intravedere sprazzi della bellissima Roma di qualche stagione fa. A quest’ultima categoria appartengono le partite contro Fiorentina e CSKA Sofia. Quella contro i viola di Prandelli è stata sicuramente la miglior prestazione dei capitolini in questo inizio di stagione, anche se c’è da sottolineare come la Fiorentina in quella gara fosse gravata dai postumi di una gara di Champions League. Contro il CSKA Sofia invece sono state le carenze, soprattutto difensive, dell’avversario a rendere più agevole il compito dei giallorossi.

Contro il Napoli si spera che la Roma possa trovare maggiori difficoltà.

Ranieri spera di recuperare Totti e Juan per la gara contro gli azzurri, due elementi fondamentali per gli schemi della squadra. Totti ha problemi alla schiena, che l’hanno costretto precauzionalmente in panchina nella partita di Europa League. La sua presenza come punto di riferimento offensivo è spesso stata un’ancora di salvezza per la Roma nei momenti difficili, non solo per l’abilità del capitano di sfornare assist, di andare in rete e di dirigere il gioco d’attacco dei compagni, ma anche per la spinta psicologica che la sua presenza infonde nei compagni. Juan è invece un tassello imprescindibile per una difesa che accusa ancora non pochi problemi. Con già Cassetti e Mexes fuori causa, un eventuale forfait anche del difensore brasiliano costringerebbe Ranieri a puntare su Andreolli, giovane poco considerato dall’entourage tecnico giallorosso, che in estate aveva cercato in tutti i modi una nuova sistemazione lontano dalla capitale.

La difesa dunque, davanti al portiere Julio Sergio, dovrebbe vedere schierati Motta e Riise sulle corsie laterali e Burdisso con uno tra Juan e Andreolli centrali.

La situazione è più delineata a centrocampo, vista l’assenza di Taddei e la miope ostinazione di Ranieri a non puntare nelle partite importanti su giovani come Menez, Cerci e, soprattutto, Guberti, elemento dall’elevato potenziale tecnico, ma mai preso seriamente in considerazione dal nuovo allenatore. La linea mediana dovrebbe quindi disporsi a rombo con Brighi e Pizzarro ai lati di De Rossi e Perrotta come vertice alto. Tuttavia spesso capita che il rombo di Ranieri si trasformi in una prudente linea a quattro, con lo spostamento di Perrotta sulla sinistra, nel ruolo di laterale.

In attesa di sapere se Totti sarà della gara, la Roma dovrà affidare le sorti del proprio attacco a Vucinic, che partendo dalla sinistra potrebbe approfittare delle assenze di Santacroce e Campagnaro, sfruttando la poca attitudine difensiva di Maggio e la scarsa adattabilità di Cannavaro nel ruolo di centrale di destra della difesa a tre partenopea. Se il capitano giallorosso non dovesse recuperare è probabile che al fianco del montenegrino venga schierato, vista l’indisponibilità tra gli altri di Baptista, Stefano Okaka, andato in gol in coppa e probabilmente preferito al più indisciplinato Menez.

di Claudio Russo